Si chiude oggi il primo giro di consultazioni di Mario Draghi con gli incontri cruciali con Lega e Movimento 5 stelle.
Ecco che cosa ha detto Salvini uscendo dal colloquio con Draghi.
Dopo la telefonata di ieri fra Beppe Grillo e il presidente del consiglio incaricato – arrivata dopo l’iniziale “no” del M5S – si è saputo che il comico genovese farà parte della delegazione che andrà da Draghi assieme a Vito Crimi e Paola Taverna. Subito prima ci sarà una riunione dei pentastellati anche con Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.
Ieri, con la delegazione del Pd e delle altre forze politiche che sono arrivate alla Camera per le consultazioni, Mario Draghi si è congedato sempre con una semplice richiesta: vi chiedo di avere fiducia, di credere in me e nel mio operato. Parole rassicuranti, anche se non per tutti.
Non lo saranno probabilmente per la Lega e per il Movimento 5 stelle che si aspettano delle garanzie sui temi che verranno portati avanti.
Il premier incaricato ha cominciato a svelare le carte: sarà un governo tecnico-politico, ha spiegato, farò io la squadra e sarà composta di persone capaci.
E sul fatto che il sostegno è ampio e non sarà facile rivolgersi a tutte le forze politiche che puntano ad appoggiarlo, si è limitato ad osservare: le scelte saranno politiche ma tutti sono consapevoli della gravità del momento.
Ecco, il riferimento che l’ex numero uno della Bce ripete in ogni occasione è legato alle emergenze che deve affrontare il Paese, mentre temi come la giustizia e la legge elettorale saranno lasciati al Parlamento.
Al momento i nomi della lista di ministri non ci sono. Non saranno solo dei tecnici d’area, anche perché il Movimento 5 stelle non lo appoggerebbe.