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JP MORGAN CHASE

Jp Morgan, cosa si dice negli Usa del semi salvataggio pubblico-privato di First Republic Bank

JpMorgan, una delle banche più grandi degli Stati Uniti, ha acquisito le attività di First Republic. Il peggio è passato per gli istituti regionali, assicura il Ceo Jamie Dimon. Ecco fatti, commenti e curiosità.

 

La Federal Deposit Insurance Corporation (Fdic), l’autorità americana di regolazione bancaria con il compito di assicurare i depositi delle banche, ha preso il controllo dell’istituto di credito californiano First Republic Bank, viste le sue gravi condizioni economiche. Si tratta del secondo fallimento bancario più grande nella storia degli Stati Uniti, scrive la CNN, nonché del terzo episodio dallo scorso marzo, dopo Silicon Valley Bank e Signature Bank.

COSA PREVEDE L’ACCORDO FDIC-JPMORGAN

Lunedì è stato annunciato che la maggior parte degli asset di First Republic Bank sono stati trasferiti dalla Federal Deposit Insurance Corporation (Fdic) a JPMorgan, una delle quattro banche più grandi del paese, che ne ha acquisito tutti i depositi. Non ne assumerà invece il debito societario, e sarà la Fdic a coprire l’80 per cento delle perdite sul portafoglio di prestiti a famiglie e imprese di First Republic.

Jp Morgan riceverà un finanziamento di 50 miliardi di dollari dalla Fdic per completare l’operazione. Pagherà tuttavia una somma di 10,6 miliardi all’autorità per acquisire gli asset di First Republic e restituirà i 25 miliardi di fondi che altre banche avevano depositato lo scorso marzo presso l’istituto californiano per stabilizzarlo. L’accordo dovrebbe garantire a JPMorgan un guadagno di 2,6 miliardi.

– Per approfondire, leggi anche: Jp Morgan digerisce First Republic Bank e fa un favore a Biden

I CORRENTISTI DI FIRST REPUBLIC SONO SALVI. MA GLI AZIONISTI?

Secondo il Financial Times, l’accordo per First Republic tutela i correntisti ma non gli azionisti, “spazzati via”. I principali sono le società di investimento statunitensi Vanguard Group (11,4 per cento), BlackRock (7,3 per cento) e Capital Group (5,7 per cento).

IL SISTEMA FINANZIARIO AMERICANO È IN CRISI?

Mohamed A. El-Erian, ex-amministratore delegato di Pimco e opinionista per Bloomberg, ha scritto che la “vulnerabilità” finanziaria di First Republic “è stata amplificata dall’errata definizione iniziale dell’inflazione come transitoria da parte della Federal Reserve [la banca centrale degli Stati Uniti, ndr], dall’incapacità di adottare misure tempestive e dall’inevitabilmente molto concentrata serie di rialzi che ne è seguita”.

Secondo El-Erian, l’accordo tra la Fdic e Jp Morgan su First Republic avrà quattro conseguenze per gli Stati Uniti. “In primo luogo”, scrive, “gli Stati Uniti hanno ora un sistema bancario più concentrato, e quelle banche che un tempo erano considerate ‘troppo grandi per fallire’ e ‘troppo grandi per essere gestite’ sono diventate più grandi”.

“In secondo luogo”, prosegue l’economista ed editorialista, “vi sono ancora più dubbi sulla natura del sistema di assicurazione dei depositi in vigore. In terzo luogo, il rischio all’interno del sistema bancario di una minore estensione del credito all’economia continuerà, aggravando potenzialmente i venti sfavorevoli a una crescita elevata e inclusiva”.

“Infine”, conclude, “resta da valutare il costo totale della risoluzione di First Republic, compreso il modo in cui l’onere verrà ripartito tra il settore pubblico e quello privato e, di conseguenza, l’entità del ‘salvataggio’ per le undici banche che avevano ingenti depositi presso la First Republic”.

JAMIE DIMON, UN EROE?

Jamie Dimon, l’amministratore delegato di Jp Morgan, ha detto che l’acquisizione di First Republic mette fine al periodo di crisi delle banche regionali americane. “Forse ce ne sarà un’altra più piccola, ma questa le risolve tutte”, ha precisato.

Come ha fatto notare Quartz, Dimon viene un po’ considerato il cavaliere senza macchia di Wall Street, che compare nei momenti di difficoltà e si fa carico dei problemi. Durante la crisi finanziaria del 2008, ad esempio, andò al salvataggio degli istituti Washington Mutual e Bear Stearns (salvo poi pentirsene).

Il giornale si chiede allora se Dimon sia mosso semplicemente dal desiderio di ingrandire Jp Morgan, o se invece abbia una sorta di “complesso del salvatore”. Non dà una risposta, ma ricorda la passione del banchiere per la serie televisiva Ted Lasso, in cui un coach di football americano diventa allenatore di calcio e riesce inaspettatamente a ottenere grandi risultati, compensando l’inesperienza con uno stile di leadership partecipativo e positivo. È forse così che Dimon vuole essere ricordato? Intanto, Jp Morgan è arrivata a controllare da sola oltre il 10 per cento dei depositi statunitensi.

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