Il patron di Facebook e Instagram ha detto di aver ricevuto pressioni dall’amministrazione Biden per rimuovere dalle sue piattaforme contenuti sul Covid e su Hunter, il figlio del presidente. Pentito, promette di non farlo mai più e di voler essere neutrale alle prossime presidenziali ma con Trump, che lo ha recentemente minacciato, è particolarmente gentile. Tutti i dettagli

Gli Stati Uniti, attraverso l’intelligence, gli hanno dedicato un po’ troppe attenzioni. La Russia gli ha prima dato la caccia e ora lo erge a simbolo della libertà di espressione. Elon Musk, Edward Snowden, la destra americana con Kennedy jr e il fondatore di Rumble (ora in fuga) si uniscono alla coalizione #freepavel. Ecco come ognuno sta usando per i propri interessi l’arresto del fondatore di Telegram Pavel Durov

Pavel Durov, fondatore di Telegram, fra progetti, successi, stop e flop

Che cosa penso del caso Arianna Meloni sollevato dal Giornale. I Graffi di Damato

Annunciato tre anni fa e poi sparito nel nulla, Grand Theft Auto San Andreas VR era uno dei pochi videogiochi che potevano tirare la volata al Meta Quest 3, la cui divisione interna, tra tagli al personale e chiusure, continua a perdere pezzi

ByteDance si appella al Primo Emendamento, sostenendo che il governo Usa sta interferendo con il diritto alla libertà di espressione. E chiarisce il proprio funzionamento “slegato” dalla Cina

Flixbus travolta dalle critiche. Ecco come e perché.

Fondato 21 anni fa, lo studio guidato Andrea Pessino è finito vittima della drastica riduzione dei costi che prevede di ridurre il budget della divisione principale dedicata a visori e metaverso, Reality Labs, del 20% entro il 2026, anno in cui sono previsti i lanci dei nuovi visori VR Meta Quest 4 e Quest 4s. Game over per Ready at Dawn

Reality Labs, la divisione dedicata alla realtà virtuale e a quella aumentata, sta insistendo sui conti del gruppo con ben 8,3 miliardi di dollari di perdite. Segno che i visori e il metaverso non decollano: fino a quando Meta continuerà a scommetterci?

Meta e Universal Music Group ampliano il loro accordo, già esistente per Facebook e Instagram, anche a Messenger, Horizon, Threads e WhatsApp, facendo aumentare così i guadagni dei cantanti. Ma sui rischi posti dall’IA per ora ci sono solo buone intenzioni. Tutti i dettagli