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Non solo nucleare: con Chevron i data center andranno a gas

Nel breve termine sarà il gas naturale (e non il nucleare) il vero vincitore della crescita di domanda elettrica per l'intelligenza artificiale. Chevron sta pensando di costruire delle centrali dedicate ai centri dati; Meta si affida al gas per la sua struttura in Louisiana.

Una delle grandi storie degli ultimi mesi è la convergenza tra l’intelligenza artificiale e l’energia nucleare: i centri dati hanno bisogno di una fornitura abbondante e costante di elettricità, che deve inoltre provenire da fonti pulite altrimenti le compagnie tecnologiche non potranno esibire il rispetto degli obiettivi di sostenibilità; le centrali nucleari possono soddisfare questo fabbisogno nelle modalità richieste, visto che producono energia elettrica in maniera continuativa e a zero emissioni.

NEL BREVE TERMINE SARÀ IL GAS – NON IL NUCLEARE – AD ALIMENTARE I DATA CENTER

Nei mesi scorsi tutte le Big Tech statunitensi – a cominciare da Microsoft per arrivare a Meta, passando per Alphabet e Amazon – hanno annunciato degli accordi di compravendita energetica con gli operatori di centrali nucleari, hanno presentato una richiesta per la costruzione di nuovi reattori oppure hanno investito in società specializzate nelle tecnologie modulari.

Eppure, secondo Dale Klein – ex-presidente della Nuclear Regulatory Commission degli Stati Uniti – nel breve termine non sarà il nucleare ma il gas naturale a soddisfare la crescita della domanda di elettricità legata ai data center: ci sono infatti dei tempi tecnici, più o meno lunghi, per la riattivazione dei reattori, per la costruzione di nuove centrali e per l’affermazione degli impianti modulari.

IL PIANO DI CHEVRON

Che sarà il gas, e non il nucleare, il vero vincitore del boom di domanda elettrica creato dall’intelligenza artificiale – almeno all’inizio – ne è convinto anche Mike Wirth, amministratore delegato della società petrolifera americana Chevron.

Durante un evento organizzato dal think tank Atlantic Council, Wirth ha detto infatti che Chevron sta valutando la possibilità di costruire delle nuove centrali a gas per l’alimentazione diretta dei centri dati. Il gas naturale è il meno emissivo dei combustibili fossili e gli Stati Uniti ne sono i maggiori produttori al mondo.

“Penso”, ha dichiarato Wirth, “che la generazione con turbine a gas sarà una parte importante della soluzione” per l’alimentazione dei data center.

META NON RINUNCIA AL GAS

A proposito della necessità del gas, Meta Platforms – la società madre di Facebook, che pure sta esplorando fonti di energia pulite come il nucleare e la geotermia – attingerà proprio a questo combustibile per alimentare il suo grande centro dati in costruzione nel nord della Louisiana: la società energetica Entergy sta costruendo tre impianti a gas dalla capacità superiore a 2 gigawatt, più varie infrastrutture.

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