BIDEN E IL PARTITO SILICON
"Il partito democratico Usa è legato alla Silicon Valley. I tycoon della tecnologia finanziano entrambi i partiti e il costo della politica fa sì che abbiano più leve su chi viene eletto rispetto a 30 o 40 anni fa", dice al Corsera James Robinson, economista e antropologo.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2021
Come e perché Google, Microsoft, Comcast e Verizon coccolano Biden
Gioie e timori di Facebook, Apple, Microsoft, Amazon e non solo ai tempi di Biden. Parla Aresu
GIURAMENTI E OMAGGI
"Gesti e abbigliamento: nulla nella sua comparsa in scena è lasciato al caso. La cerimonia del giuramento sembra più un omaggio alla numero due Kamala Harris che al presidente Joe Biden", sintetizza Repubblica.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2021
Kamala Harris, chi è la vice di Biden e cosa farà con le Big Tech
ASPETTANDO IL PD
Spetta al Pd di Zingaretti e Franceschini, che si considera l’asse del sistema e in un certo senso lo è, prendere adesso un’iniziativa politica. Tutti l’attendono, anche il Quirinale. (Stefano Folli, Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2021
L’UNIONE DI CENTRO SBRINDELLATA
Udc spaccata. De Poli ancorato al centrodestra e marcato a vista da Ghedini, Cesa corteggiato dal premier, Saccone
orientato a seguire il segretario, Paola Binetti tentata dall’ingresso in maggioranza. (fonte: Repubblica)— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2021
QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
Tra gli americanologi italiani, secondo me il più bravo – ossia non melenso, non banale e non tronfio – è Dario Fabbri di Limes. Passo e chiudo.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2021
Il convegno “Emicrania. Combattere il disagio e prospettive future” è stato organizzato dal Sole 24 Ore, leggo sul quotidiano della Confindustria.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2021
Il Travaglio di una volta avrebbe già vergato un corsivo così titolato: Il travaglio a 5 stelle della Badante che spasima per il premier.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 20, 2021
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Ecco le parole d’ordine di Joe Biden. Il Taccuino di Mario Sechi
Cambia il presidente, cambia il tempo.
Nevicava a Washington Dc ma quando Joe Biden ha giurato è uscito il sole. Qualcuno dice che e’ di buon auspicio.
Le sfide sono di portata “storica”, come lo stesso Biden sottolinea, e la strada maestra è quella dell’unità: “Dobbiamo affrontare questo momento come Stati Uniti d’America”, “dobbiamo porre fine a questa guerra incivile che vede i rossi contro i blu, i conservatori contro i liberal”.
Il nuovo comandante in capo promette di essere “il presidente di tutti”, anche di quelli che non lo hanno votato.
“Per affrontare queste sfide, curare l’anima della nazione e assicurare il futuro dell’America non bastano le parole, occorre l’elemento piu’ inafferrabile in una democrazia: l’unita'”, avverte Biden, impegnandosi a rilanciare l’economia, contrastare il cambiamento climatico, assicurare giustizia razziale e sanare le divisioni. Donald Trump ha snobbato l’inaugurazione del successore come non accadeva da 150 anni, volando in Florida e promettendo di “tornare in qualche forma”.
Nel suo intervento, durato una ventina di minuti, Biden esorta a voltare pagina, “a smettere di urlare, ad abbassare la temperatura”, dopo 4 anni di retorica divisiva. “Possiamo trattarci con dignità e rispetto”, dice Biden, sottolineando come proprio il Capitol sia stato il teatro di violente proteste.
“Questo e’ giorno dell’America, e’ il giorno della democrazia”, proclama il nuovo presidente ma segnalando come vi sia “molto da riparare”. A partire dalle alleanze internazionali, con l’America che vuole tornare ad essere un partner affidabile per la pace e la sicurezza. “L’America e’ stata messa alla prova – e’ l’affondo indiretto contro Trump – ma ne usciremo pià forti.
Ripareremo le nostre alleanze e torneremo a impegnarci con il mondo, guidando con l’esempio”.
Stigmatizzando il predecessore per aver istigato l’assalto al Congresso, Biden esorta a rigettare “la cultura dei fatti manipolati o inventati”. Gli ultimi avvenimenti “sono stati dolorosi e ci hanno insegnato una dura verita’: ci sono i fatti e ci sono le menzogne. Bugie dette per il potere e per il profitto. Tutti noi abbiamo responsabilità come cittadini. Gli americani, e soprattutto i leader, devono onorare la Costituzione e proteggere la nazione”.
Durante il suo discorso, Biden ha osservato un momento di silenzio per rendere omaggio ai morti per il coronavirus. Prima del giuramento, nelle mani del giudice capo John Roberts e usando la stessa Bibbia di famiglia del giuramento da vice presidente, Biden, il secondo inquilino cattolico della Casa Bianca dopo John Kennedy, era andato a messa nella chiesa St.
Matthews, la stessa dove si svolse il funerale del predecessore ucciso a Dallas.
La vice presidente Kamala Harris, che ha rotto il soffitto di cristallo come prima donna, prima persona di colore e di origini indiane in questo ruolo, ha scelto di giurare nella mani di Sonia Sotomayor, prima giudice ispanica della Corte Suprema.
Harris ha sfoggiato una mise viola, in omaggio anche a Shirley Chisholm, la prima donna di colore a correre per la presidenza degli Stati Uniti. La cerimonia al Capitol e’ stata aperta con l’inno nazionale cantato da Lady Gaga, con una enorme spilla a forma di colomba sulla giacca, in segno di pace. Si e’ chiusa con la benedizione del reverendo Silvester Beaman che riecheggiando le parole di Biden ha dichiarato: “Diventeremo amici dei nostri nemici”.
(Estratto dell’articolo pubblicato dall’Agi; qui la versione integrale)