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Leonardo Fincantieri Wass

Cosa farà Fincantieri con la Wass di Leonardo

Fincantieri rileva Wass da Leonardo per 300 milioni di euro, più un massimo di 115 milioni legato all'andamento nel 2024 del business. L'operazione sarà finanziata attraverso un aumento di capitale fino a 500 milioni di euro in due tranche. Fatti, numeri e approfondimenti

Fincantieri compra da Leonardo Wass (Whitehead Alenia sistemi subaquei), la controllata armamenti navali dell’ex Finmeccanica che è una società di punta nella realizzazione di siluri, sonar e sistemi di difesa subacquei.

I due colossi della difesa nazionali hanno firmato un accordo vincolante per la vendita della linea di business Underwater Armaments & Systems (Uas) a Fincantieri.

L’operazione ha un valore di 300 milioni di euro, con una componente variabile per massimi 115 milioni di euro al ricorrere di determinati obiettivi di performance per l’anno 2024, per un Enterprise Value totale pari a massimi 415 milioni di euro.

È arrivato nella serata di ieri l’annuncio dell’operazione, tramite due comunicati aziendali, confermando i rumors dei mesi scorsi secondo cui il gruppo navale di Trieste stava trattando con l’ex Finmeccanica l’acquisizione della Wass per una operazione che avrebbe potuto richiedere un aumento di capitale.

Infatti, ieri il consiglio di amministrazione di Fincantieri ha deciso anche un aumento di capitale di 400 milioni di euro che sarà utilizzato proprio per finanziare l’operazione. “Al perfezionamento di questa, Fincantieri acquisirà oltre alle tecnologie produttive dei siluri, anche il controllo di tecnologie subacquee acustiche”, comunica l’azienda guidata da Pierroberto Folgiero.

Il gruppo cantieristico di Trieste ha individuato proprio nelle attività subacquee una delle principali direttrici di sviluppo, con la volontà di posizionarsi come leader nel dominio underwater all’interno del Polo nazionale della subacquea a La Spezia, inaugurato lo scorso dicembre.

Ieri le azioni di Fincantieri – che ha una capitalizzazione di mercato di 1,15 miliardi di euro – hanno chiuso in ribasso del 7,5%, dopo aver perso oltre il 9%, con gli analisti preoccupati per l’entità della ricapitalizzazione proposta per finanziare l’operazione, segnala Reuters.

Tutti i dettagli sul nuovo capitolo nella collaborazione tra i due colossi della difesa nazionali nel settore subacqueo.

LEONARDO CEDE WASS A FINCANTIERI

Fincantieri acquisirà la linea di business Uas di proprietà di Leonardo attraverso questi passaggi: “il conferimento, da parte di Leonardo, del ramo d’azienda UAS in NewCo e la successiva cessione, sempre da parte di Leonardo, delle partecipazioni rappresentative dell’intero capitale sociale di NewCo, libere da qualsivoglia vincolo, in favore di Fincantieri”.

COSA FA WASS

Wass è la società con sede Livorno attiva nell’industria della difesa subacquea che produce siluri e sonar. Oggi impiega con 450 dipendenti. Dal primo gennaio 2016 le attività di Wass sono confluite nella divisione Sistemi di Difesa, nell’ambito del settore Elettronica, Difesa e Sistemi di sicurezza di Leonardo, la ex Finmeccanica, insieme a Oto Melara.

Nel 2021 infatti Leonardo aveva messo in vendita Oto Melara e Wass, le due controllate armamenti terrestri e navali, cessione rimasta in stand-by finora. Oto Melara e Wass, che producono rispettivamente cannoni navali e siluri, impiegano più di 1.500 lavoratori in quattro stabilimenti italiani (La Spezia, Brescia, Livorno e Pozzuoli). Il giro d’affari della divisione è di circa 550 milioni di euro. In particolare Wass è responsabile dello sviluppo dei siluri Black Shark, quelli che equipaggeranno i sottomarini U212 NFS (Near Future Submarine) della Marina Militare Italiana realizzati da Fincantieri.

La linea di business include anche la partecipazione al 50% nella GEIE EuroTorp (costituita con Naval Group e Thales), dedicata alla progettazione e costruzione del siluro leggero MU90, ed è localizzata in due sedi, Livorno e Pozzuoli.

IL VALORE DELL’OPERAZIONE

Quindi il gruppo cantieristico di Trieste pagherà 300 milioni di euro per Wass, più una somma aggiuntiva fino a 115 milioni di euro in base alle prestazioni dell’unità nel 2024, hanno affermato le società.

I NUMERI

Nel 2023, la linea di business Uas ha generato ricavi per circa 160 milioni e un margine operativo lordo (Ebitda) di 34 milioni di euro. “Siamo di fronte a un multiplo di oltre 10 volte il mol (compreso l’earn out)” rileva Repubblica.

LE TEMPISTICHE

Il closing dell’operazione è previsto per l’inizio del 2025. L’acquisizione prevede il conferimento del predetto ramo d’azienda in una nuova società di capitali.

LA STRATEGIA DI LEONARDO

“La cessione di Underwater Armaments & Systems rientra nel piano di razionalizzazione del portafoglio di business di Leonardo. L’iniziativa dà ulteriore impulso alla collaborazione tra Leonardo e Fincantieri, nel quadro di una più efficace difesa e competitività globale” ha dichiarato Roberto Cingolani, ad e dg di Leonardo.

LE PAROLE DI FOLGIERO

“Siamo estremamente soddisfatti di questa operazione, che rappresenta una pietra miliare cruciale nella nostra equity story e nell’attuazione della strategia underwater di Fincantieri per il prossimo ciclo industriale. L’autonomia tecnologica subacquea e le capacità esecutive globali, in questo nuovo scenario geopolitico e industriale, saranno i fattori distintivi che consentiranno di valorizzare pienamente il potenziale di Fincantieri nell’interesse degli stakeholder industriali e finanziari del Gruppo” ha commentato Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato di Fincantieri.

NECESSARIA LA RICAPITALIZZAZIONE PER FINCANTIERI

Per finanziare l’operazione, Fincantieri lancerà un aumento di capitale da 400 milioni.

Gli azionisti avranno diritto d’opzione, in un’operazione che vedrà inoltre un raggruppamento azionario funzionale alla ricapitalizzazione. In particolare, il socio di controllo Cdp Equity (che ha il 71,32% delle quote) contribuirà con 287 milioni, in un aumento garantito da un consorzio di istituzioni finanziarie (tra cui Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo, Jefferies, Jp Morgan e Mediobanca). Ai sottoscrittori saranno assegnati warrant da esercitarsi in futuro (entro 36 mesi) a valere su una seconda tranche di aumento del capitale fino a 100 milioni.

L’emissione di warrant consentirà inoltre agli azionisti che sottoscriveranno le azioni rivenienti dall’’Aumento di Capitale di beneficiare degli eventuali apprezzamenti futuri del titolo Fincantieri, legati alla realizzazione del Piano Industriale, spiega la società.

IL SUPPORTO DI CDP (PRINCIPALE AZIONISTA DI FINCANTIERI)

Allo stesso tempo Cassa Depositi e prestiti ha autorizzato la controllata Cdp Equity “ad assumere un impegno di sottoscrizione nell’ambito dell’aumento di capitale proposto da Fincantieri in misura proporzionale alla quota detenuta, pari circa al 71,3% del capitale”. È quanto si legge in una nota della società presieduta da Giovanni Gorno Tempini che ieri ha presieduto il cda, che ha esaminato, tra l’altro, la ricapitalizzazione del gruppo della cantieristica.

LA STRATEGIA DI FINCANTIERI

Come già detto, l’operazione rientra nella più ampia strategia di Fincantieri di crescere attraverso acquisizioni e di concentrarsi maggiormente sul settore della difesa.

L’acquisizione di Wass segue infatti la recente acquisizione (completata lo scorso 15 febbraio) di Remazel Engineering, società di Ingegneria leder nei settori della progettazione e costruzione di equipment offshore, gru e componenti per turbine. Con quell’operazione Fincantieri intendeva così accelerare la crescita delle proprie competenze tecnologiche, ingegneristiche e realizzative nei settori offshore e subsea.

TUTTE LE OPERAZIONI SUBACQUEE DEL GRUPPO DI TRIESTE

Sempre nel corso del 2023 il gruppo guidato da Folgiero ha sottoscritto un accordo con Leonardo, per la definizione di iniziative legate a sensoristica e sistemi elettronici.

Inoltre,  Fincantieri ha stretto partnership con Cabi Cattaneo Spa, azienda leader nella progettazione, sviluppo e fornitura di mezzi subacquei per le Forze Speciali della Marina Militare e con Sonsub, il centro di eccellenza di Saipem, specializzato nella realizzazione di tecnologie e soluzioni subacquee. In ambito civile, il gruppo ha sottoscritto un accordo con WSense, azienda deep tech specializzata in sistemi di monitoraggio e comunicazione subacquei.

In aggiunta, l’anno scorso Fincantieri ha sviluppato, in partnership con la Marina Militare Italiana e con aziende specializzate del settore, una soluzione proprietaria per un sistema di propulsione underwater basato sull’utilizzo di batterie al litio.

Dunque l’acquisizione di Wass rappresenta quindi un’ulteriore mossa che si inserisce nella strategia delineata dall’ad del gruppo cantieristico in cui Fincantieri punta a diventare “la locomotiva di questa nuova catena di fornitura” nel settore subacqueo avendo costruito già 180 sommergibili.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

Secondo gli analisti di Equita, ”l’acquisizione permette a Fincantieri di rafforzarsi nel mercato dell’underwater (settore considerato strategico dal management per la crescita futura della società)”, “con sinergie numeriche che valutiamo ora limitate”. Inoltre, la società della cantieristica navale potrà sfruttare il “forte posizionamento nei mercati Eu, del Medio Oriente e dell’estremo oriente” di Uas.

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