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Banda Larga

Banda larga: anche l’Europa accelera. E chiede di accelerare

Portare la banda larga a tutti gli Europei in soli 10 anni, con investimenti pubblici e (soprattutto) privati. Il Pacchetto telecom dell’Ue Portare, entro 10 anni, la banda larga a tutti gli europei. È questo, come racconta il Financial Times anticipando le linee guida del ‘Pacchetto telecom’, l’ambizioso obiettivo dell’Europa: entro il prossimo decennio, tutte…

Portare la banda larga a tutti gli Europei in soli 10 anni, con investimenti pubblici e (soprattutto) privati. Il Pacchetto telecom dell’Ue

Portare, entro 10 anni, la banda larga a tutti gli europei. È questo, come racconta il Financial Times anticipando le linee guida del ‘Pacchetto telecom’, l’ambizioso obiettivo dell’Europa: entro il prossimo decennio, tutte le case del vecchio continente dovranno aver accesso alla banda larga e tutte le scuole e le imprese dovranno vantare velocità internet di Gigabit.

Banda larga in Europa, come raggiungere gli obiettivi?

Il Pacchetto telecom che dovrà esser reso pubblico nelle prossime settimane, è davvero ambizioso. Raggiungere gli obiettivi, diciamocelo, non sarà certo semplice e serviranno sia risorse economiche pubbliche, sia private (proprio come il piano italiano in tema). È per questo che l’Ue non solo inviterà le principali aziende di Tlc ad investire, ma ridefinirà anche le regole degli aiuti di Stato, per stimolare gli investimenti pubblici.

banda largaNon manca lo scetticismo. Come spiega il Financial Times, riprendendo la visione di una grande Telco europea, il 90% degli investimenti dovrà comunque arrivare dal settore privato, i fondi pubblici non potranno fornire un contributo rilevante per i progetti sulla banda larga. Una strada per allegerire il peso economico che spetta alle Telco potrebbe essere cercata in una collaborazione (cosa sulla quale l’Europa spingerà) tra le aziende di tlc e le utility, dal momento che gran parte dei costi sono legati alla posa in opera.

Europa e banda larga: lavori in corso

Sono diversi i paesi che hanno già avviato i progetti per l’installazione della banda larga. In Italia Enel Open Fiber e Telecom si danno sfida per cablare le città più redditizie, mentre proprio l’Ue, qualche settimana fa, ha approvato il piano e i bandi per la realizzazione della rete in fibra in tutte quelle zone definite e fallimento (C e D).

In questi giorni, l’Ue è anche chiamata a dare il suo assenso al progetto di  Deutsche Telekom per l’upgrade delle sue reti in rame, che dovrebbero garantire l’accesso ad un internet fino a 100 Mbps. La questione, però, è delicata e non è detto che il progetto riceva il via libera, dal momento che le telco rivali lamentando che sarà più difficile e costoso per le altre aziende accedere alla rete dell’incumbent.

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