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Marina Usa Fincantieri

Tutte le ultime novità in Fincantieri

Dalla consegna del secondo pattugliatore al Qatar alla firma di un memorandum of agreement con Msc per la costruzione di ulteriori due navi da crociera di lusso alimentare a idrogeno fino alla selezione di Ids -Ingegneria dei sistemi, controllata di Fincantieri NextTech, per la missione Biomass dell'Esa. Ecco le ultime novità in casa Fincantieri

Settimana intensa per Fincantieri.

Il 7 luglio il gruppo di Trieste ha consegnato il pattugliatore “Sheraouh”, seconda unità della classe commissionata al gruppo italiano dal ministero della Difesa del Qatar. L’Opv – Offshore patrol vessel rientra nell’ambito di un programma di acquisizione navale che ha un valore complessivo di quasi 4 miliardi di euro e prevede, oltre alle navi già consegnate, 4 corvette della lunghezza di oltre 100 metri e 1 Lpd (Landing platform dock).

Tra Italia e Qatar “c’è una bellissima storia che spinge in avanti la divisione militare di Fincantieri, uno dei due motori della nostra azienda, e speriamo che la consegna di oggi faccia parte di una lunga serie di collaborazioni con il Qatar, Paese con il quale c’è rispetto reciproco” ha detto l’ad del gruppo navale Pierroberto Folgiero a margine della cerimonia.

Nel frattempo, Fincantieri spinge sull’acceleratore verso l’obiettivo zero emissioni: il gruppo costruirà per Msc due navi da crociera a idrogeno.

Il 6 luglio Explora Journeys, brand di viaggi di lusso della Divisione Crociere del Gruppo Msc, e Fincantieri hanno annunciato la firma di un memorandum of agreement per la costruzione di ulteriori due navi da crociera di lusso alimentare a idrogeno, portando così il numero complessivo della flotta da quattro a sei unità.

Dopodiché, venerdì Fincantieri ha comunicato che la sua controllata Ids – Ingegneria Dei Sistemi ha testato la nuova antenna per l’Agenzia spaziale europea (Esa) nell’ambito della missione Biomass. Un successo per il gruppo navale che l’anno scorso ha acquisito la società pisana di droni e radar per affermarsi sempre di più nel segmento militare. E a questo proposito il neo ad di Fincantieri (a differenza del predecessore Bono) guarda con favore alla collaborazione “industriale e commerciale” con il colosso dell’aerospazio e difesa Leonardo.

Infine, oggi il gruppo ha comunicato la firma con un cliente internazionale di un contratto per la costruzione di una nuova nave da crociera extra-lusso, con consegna prevista per la fine del 2025. L’ordine, che prevede ulteriori due unità in opzione, ha un valore complessivo di circa 1,2 miliardi di euro.

Tutti i dettagli.

LA CONSEGNA DEL SECONDO PATTUGLIATORE PER IL QATAR

Il gruppo guidato da Folgiero ha consegnato nello stabilimento Fincantieri di Muggiano (La Spezia) il pattugliatore Opv Offshore Patrol Vessel “Sheraouh”, seconda unità della classe commissionata a Fincantieri dal Ministero della Difesa del Qatar, nell’ambito di un programma di rinnovo di mezzi navali.

Alla cerimonia erano presenti il Vice Primo Ministro e Ministro della Difesa del Qatar H.E. Khalid bin Mohamed Al Attiyah e il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Il pattugliatore Sheraouh, al pari del gemello Musherib, consegnato a gennaio 2022, è un’unità altamente flessibile con capacità di assolvere a molteplici compiti che vanno dal pattugliamento, al ruolo di nave combattente.

TUTTI I PROGRESSI NEL PROGRAMMA QATARIOTA

Avanza così Fincantieri nell’ambito del contratto sottoscritto con il ministero della Difesa del Qatar nel 2016.

Il 17 maggio si è svolta presso lo stabilimento di Palermo del gruppo di Trieste l’impostazione dell’unità anfibia (Lpd – Landing Platform Dock) commissionata dal ministero della Difesa del Qatar nell’ambito del programma di acquisizione navale nazionale.

A fine aprile Fincantieri ha consegnato al Ministero della Difesa del Qatar Damsah, la seconda di quattro corvette di classe Al Zubarah. A marzo invece si è tenuto presso lo stabilimento di Muggiano (La Spezia), il varo di “Semaisma”, quarta unità della classe “Al Zubarah” di quattro corvette.

LE NOVITÀ NEL SETTORE CIVILE

Dalle novità nel settore militare, si passa anche a quelle nel segmento civile.

Il 6 luglio Explora Journeys e Fincantieri hanno annunciato la firma di un memorandum of agreement per la costruzione di ulteriori due navi da crociera di lusso alimentare a idrogeno, portando così il numero complessivo della flotta da quattro a sei unità. Le due navi aggiuntive porteranno a 3,5 miliardi di euro il valore complessivo della commessa per il gruppo guidato da Pierroberto Folgiero.

A LAVORO SULLA PROPULSIONE A IDROGENO

La costruzione di queste due navi da crociera a idrogeno rappresenta il passaggio concreto dalle parole ai fatti per armatore e cantiere navale sulla propulsione a idrogeno. A luglio 2021 proprio la Divisione Crociere del Gruppo Msc (che fa capo alla famiglia Aponte), Fincantieri e Snam avevano annunciato infatti un MoU (Memorandum of Understanding) per valutare congiuntamente la progettazione e la realizzazione della prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno.

E  lo scorso 1 febbraio si è svolta presso lo stabilimento di Castellammare del gruppo cantieristico la cerimonia di varo di Zeus (Zero Emission Ultimate Ship), un’unità navale sperimentale alimentata tramite fuel cell per la navigazione in mare e prima nel suo genere al mondo. Il dispositivo elettrochimico permette di ottenere energia elettrica direttamente dall’idrogeno senza processo di combustione termica.

IL CAMBIO DI ROTTA NEL SEGNO FOLGIERO

Infine, il neo ad di Fincantieri Pierroberto Folgiero cambia la rotta definita dal predecessore Giuseppe Bono.

L’ad Folgiero, succeduto a Bono alla guida del gruppo, getta le basi per un dialogo sull’aggregazione con Leonardo.

Negli ultimi mesi si è tornato infatti di nuovo a parlare del dossier sull’aggregazione di Leonardo con Fincantieri in un polo della difesa nazionale.

A frenare subito gli entusiasmi ci aveva pensato l’ad di Leonardo, Alessandro Profumo, dichiarando che non vede sinergie tra il gruppo aerospaziale e della difesa e il costruttore navale Fincantieri.  E l’allora ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, la pensava proprio come Profumo. “Bisogna capire cosa metti insieme, noi siamo molto forti nel civile, Leonardo pure, e poi abbiamo tutte e due una presenza nel settore della difesa, per altro in modo diverso” dichiarava Bono già nel 2019 mentre si faceva largo sempre più nel settore militare.

Folgiero ha detto sì invece alla “collaborazione industriale e commerciale” con Leonardo, sul segmento navi militari, “la nave armata, integrata con la parte elettronica” in una recente intervista a La Stampa.

CONCENTRARSI SUL CORE BUSINESS

Ma il neo ad di Fincantieri si discosta dal suo precedessore anche su altri fronti. Riguardo alle scelte strategiche del gruppo cantieristico di Trieste di diversificazione delle attività nei settori delle infrastrutture, in quelli ad alto contenuto tecnologico (elettronica e cyber security), portate avanti con fermezza da Giuseppe Bono, Folgiero va nella direzione opposta. Per il neo amministratore delegato non va perseguita la “diversificazione su business che non sono adiacenti alla costruzione di navi” digitali e verdi.

Il riferimento è Fincantieri Infrastructure, salita alla ribalta per la costruzione del nuovo Ponte Morandi di Genova, Ponte San Giorgio. “La mia visione delle infrastrutture è che è un business molto complesso. Sono convinto che nel futuro Fincantieri avrà tantissima crescita sul core business, sia nella parte militare sia mercantile. Sul core business abbiamo tantissimo da fare, su digitalizzazione, carburanti verdi, nuove forme propulsione. Quindi, per quanto mi riguarda l’energia imprenditoriale e manageriale sarà molto assorbita dal core business e dalla grande innovazione che vogliamo imprimere su quello” ha precisato Folgiero.

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