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Dearsan

Come si rinforza la Marina del Niger con la turca Dearsan

Mercoledì la Marina nigeriana ha firmato un contratto con il cantiere navale turco Dearsan per l'acquisto di due nuove navi di pattugliamento offshore (OPV). L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

Mercoledì la Marina nigeriana ha firmato un contratto con il cantiere navale turco Dearsan per l’acquisto di due nuove navi di pattugliamento offshore (OPV), che saranno completati entro i prossimi tre anni.

Parlando alla cerimonia di firma del contratto, il Capo di stato maggiore della Marina, il viceammiraglio Awwal Gambo, ha detto che Dearsan è stato selezionato in base al suo track record e ai prezzi convenienti. Ha aggiunto che l’acquisizione fa parte dello sforzo di rinnovo della flotta della Marina nigeriana in linea con il suo piano strategico 2021-2030.

Le nuove navi saranno utilizzate per le operazioni di interdizione marittima, la sorveglianza e le operazioni delle forze speciali, oltre a fornire supporto antincendio navale alle forze terrestri. “Gli OPV saranno anche in grado di condurre operazioni di ricerca e salvataggio, operazioni antipirateria, anticontrabbando e antidroga e operazioni di soccorso in caso di catastrofe, tra gli altri”, ha detto Gambo.

L’amministratore delegato di Dearsan Shipyard, Murat Gordi, ha affermato che il progetto rafforzerà ulteriormente i legami tra la Repubblica federale di Nigeria e la Turchia attraverso la fornitura di valore aggiunto nel trasferimento tecnologico e nelle competenze.

La Marina nigeriana continua a migliorare la sua flotta e il 25 ottobre il Capo di stato maggiore della Difesa, il generale Leo Irabor, ha lanciato quattro cannoniere semibalistiche costruite dalla Naval Shipyard Limited a Port Harcourt. Ha detto che questo faceva parte dello sviluppo delle capacità di costruzione navale locale e l’acquisizione avrebbe migliorato la presenza militare all’interno dei corsi d’acqua della Nigeria al fine di mitigare le sfide della sicurezza marittima nel Delta del Niger.

Se questo accordo è stato possibile lo si deve anche all’intervento decisivo del presidente Recep Tayyip Erdogan, che si è recato in Nigeria a metà ottobre, e dimostra la volontà della Turchia di espandersi.

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