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Cina Russia

Perché Cina e Russia sono una minaccia per Usa e Uk

Cosa ha detto il direttore del servizio britannico MI6 su Cina e Russia. Il corsivo di Giuseppe Gagliano

 

Sul fatto che la Cina rappresenti un rischio per l’egemonia globale anglo-americana e atlantica non si ha alcun dubbio. A ricordarlo vi sono tuttavia le parole del direttore del servizio britannico MI6.

Infatti il direttore dell’MI6 ha detto martedì che il regime cinese rappresenta una “sfida seria” per la pace globale ed è diventato la “più grande priorità” per la sua organizzazione.

Queste dichiarazioni sono state fatte all’interno di un contesto assai preciso, e cioè all’interno dell’International Institute for Strategic Studies (IISS) di Londra, che da sempre ha una stretta collaborazione – se si vuole usare questa espressione eufemistica -con i servizi segreti britannici.

Accanto alla Cina, il direttore Richard Moore ha individuato anche nella Russia, nell’Iran e nel terrorismo internazionale le quattro grandi priorità per le comunità di intelligence occidentali, anche se la Cina rimane, almeno per il servizio segreto britannico, la massima priorità.

In secondo luogo il direttore del celebre servizio segreto ha sottolineato l’efficienza e la pericolosità dello spionaggio cinese (efficienza e pericolosità che sono assolutamente lapalissiane), spionaggio che è in grado di cooptare funzionari che lavorano nel governo, imprenditori che lavorano nel settore civile e militare ma soprattutto in quei settori tecnologici di punta che possono essere utili alla Cina per conseguire una supremazia tecnologica sugli Stati Uniti e in generale sull’Occidente.

Un terzo aspetto – anche questo sottolineato ampiamente dall’intelligence australiana – è relativo al ruolo della diaspora cinese in Inghilterra (e non solo): infatti la Cina attraverso la diaspora cinese e attraverso le forti pressioni esercitate su di essa è in grado di avere un potentissimo strumento di spionaggio all’interno di ogni Stato occidentale.

Grazie a che cosa è possibile tutto ciò? Grazie al fatto che le società occidentali – come direbbe Popper – sono società aperte e quindi facilmente infiltrabili.

Ma il direttore del servizio segreto è andato oltre: ha sottolineato infatti come le tecnologie di controllo e di sorveglianza poste in essere dalla Cina vengono esportate verso altri governi; in questo modo la rete di controllo autoritario in tutto il pianeta. Insomma, il direttore dell’intelligence britannica ha evocato una sorta di grande fratello orwelliano – o di Spectre – che starebbe per imporre il suo diktat a livello globale.

A questo punto non si può non domandarsi, come nei film di James Bond: chi salverà l’umanità dai cattivi? Naturalmente l’Inghilterra e gli Stati Uniti…

Ma temo che Assange e Snowden non avrebbero tutte queste certezze sulle buone intenzioni dei cavalieri senza macchia e senza paura.

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