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Nvidia

Perché Cina e Israele oscurano il futuro di Nvidia

Le previsioni di Nvidia sui risultati nel quarto trimestre del 2023 battono le stime degli analisti. La società prosegue nello sviluppo di microchip avanzati per l'intelligenza artificiale, ma le situazioni in Cina e in Israele fanno emergere qualche dubbio. Tutti i dettagli

Nvidia, la più importante azienda di microchip per capitalizzazione di mercato, prevede entrate di 20 miliardi di dollari per il trimestre attuale, molto più di quanto stimato dagli analisti (17,8 miliardi, stando a un sondaggio del London Stock Exchange Group). Nonostante i risultati complessivamente buoni, però, la società si aspetta un forte calo delle vendite in Cina per via delle restrizioni americane. Anche la situazione in Israele potrebbe ripercuotersi sui risultati.

L’IMPATTO DELLA CINA

La Cina è un’importante fonte di entrate per Nvidia, che possiede una posizione dominante nel mercato globale dei semiconduttori – delle unità di elaborazione grafica, nello specifico – per l’intelligenza artificiale. Ma i controlli statunitensi alle esportazioni di microchip verso la Cina si stanno facendo sempre più stringenti: le ultime restrizioni, introdotte il mese scorso, riguardano anche alcuni prodotti che l’azienda aveva sviluppato apposta per il mercato cinese, “depotenziando” i dispositivi avanzati già soggetti a limitazioni commerciali.

Negli ultimi trimestri, scrive Reuters, le vendite dei chip ora soggetti a restrizioni sono valse quasi un quarto delle vendite di Nvidia legate ai centri dati. La direttrice finanziaria della società, Colette Kress, ha dichiarato a questo proposito che “i controlli alle esportazioni avranno un effetto negativo sulle nostre attività in Cina, e non abbiamo una buona visibilità sulla grandezza dell’impatto sul lungo termine”. Kress ha aggiunto che Nvidia sta sviluppando nuovi chip per il mercato cinese che rispettino le nuove normative americane sull’esportazione, ma per ragioni di tempistiche questi dispositivi non potranno contribuire alle entrate del quarto trimestre del 2023.

I RISCHI IN ISRAELE

I risultati di Nvidia potrebbero risentire anche della situazione a Israele e nella Striscia di Gaza, vista la robusta presenza della società in territorio israeliano, dove sta lavorando allo sviluppo di un supercomputer per l’intelligenza artificiale.

Nvidia ha detto che una parte significativa dei suoi dipendenti in Israele sono stati richiamati al servizio militare e che la loro assenza prolungata, se la guerra contro Hamas dovesse proseguire per molto tempo, potrebbe ripercuotersi negativamente sulle operazioni nel paese.

TUTTE LE PREVISIONI DI NVIDIA PER IL QUARTO TRIMESTRE

Nvidia prevede un margine lordo rettificati del 75,5 per cento nel quarto trimestre dell’anno, superiore al 72,6 per cento stimato dagli analisti.

L’azienda prevede inoltre un miglioramento nell’offerta di chip per l’intelligenza artificiale, per i quali c’è effettivamente una forte domanda: secondo uno studio di TrendForce, quest’anno gli ordini di questi dispositivi aumenteranno di quasi il 40 per cento. La settimana scorsa, peraltro, Nvidia ha introdotto un nuovo microchip per l’intelligenza artificiale, l’H200, che offre performance superiori a quelle del suo processore più avanzato, l’H100, specie per quanto riguarda la memoria ad ampia larghezza di banda (fondamentale, perché indica la quantità di dati che il dispositivo riesce a elaborare rapidamente).

Nel terzo trimestre, i ricavi adjusted sono triplicati a 18,1 miliardi di dollari (le stime si fermavano a 16,1 miliardi); le entrate dal business centri dati sono ammontate a 14,5 miliardi, mentre quelle dall’unità gaming a 2,8 miliardi.

Per il trimestre attuale, Nvidia prevede entrate di 20 miliardi di dollari circa.

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