Xi Jinping ha avviato la più grande riorganizzazione delle forze armate da un decennio.
Il 19 aprile Pechino ha lanciato la Forza di supporto informativo (Isf) dell’Esercito popolare di liberazione (Pla). Le forze armate cinesi – Esercito popolare di liberazione (Pla) – dispongono di “un nuovo sistema di servizi e armi sotto la guida e il comando della Commissione militare centrale (Cmc)” ha comunicato il ministero della Difesa cinese. Ora, ha precisato il portavoce del ministero della Difesa nazionale della Cina, Wu Qian, le forze armate sono quattro: Esercito, Marina, Aeronautica militare e Forza missilistica. Altrettanti sono i servizi: la Forza aerospaziale, la Forza cyberspaziale, la Forza di supporto informativo e la Forza di supporto logistico congiunto. La Forza di supporto informativo è di nuova istituzione e subentra alla Forza di supporto strategico (Sff), che comandava le forze spaziali del Pla.
Come hanno riferito i media statali cinesi, il presidente Xi ha sottolineato che la forza di supporto informativo è un nuovo ramo strategico dell’esercito e un pilastro chiave nel coordinamento della costruzione e dell’applicazione del sistema informativo di rete. Il controllo delle informazioni è vitale per “vincere una guerra moderna”, ha dichiarato Xi Jinping.
Tutti i dettagli.
NUOVE UNITÀ PER LE OPERAZIONI INFORMATICHE E SPAZIALI
La Cina ha creato nuove unità indipendenti dell’Esercito popolare di liberazione per le operazioni cyber, spaziali e informatiche.
La vecchia Forza di supporto strategico è stata smantellata e sostituita con tre nuove forze, una delle quali, la Forza di supporto informativo, è responsabile della raccolta e dell’analisi delle informazioni, della costruzione di reti di comunicazione e della protezione dei sistemi vitali.
IL COMMENTO DEGLI ESPERTI
Ciò significa che, con il PLA che segue un rigido ordine di protocollo, l’Aerospace Force (ASF), che comanda le forze spaziali del PLA, è ora la forza senior, ha commentato Brendan Mulvaney, direttore del China Aerospace Studies Institute (Casi), un think tank del Dipartimento dell’Aeronautica Militare. Mulvaney osserva che i cinesi vedono il “dominio dell’informazione” come un dominio di guerra a sé stante. Ciò lo rende uguale ai domini fisici di aria, terra, mare e spazio.
Un analista dell’esercito cinese di Singapore, Chong Ja Ian, ha dichiarato a Breaking Defense che la nuova mossa indica insoddisfazione nei confronti del vecchio comando e offre una finestra sulle priorità di Pechino nella preparazione di una futura battaglia.
“La rapida creazione e disgregazione della Ssf, la creazione relativamente rapida dell’Isf, insieme ai cambiamenti nella leadership dell’EPL negli ultimi anni indicano un continuo aggiustamento in ambito militare. L’assenza di obiezioni a questi cambiamenti sottolinea ulteriormente la posizione incontrastata [del leader cinese Xi Jinping] all’interno del partito e dell’establishment statale”, ha aggiunto Chong.
“In primo luogo, l’attenzione alle operazioni di informazione sottolinea l’importanza che la leadership del Partito comunista cinese (Pcc) attribuisce a tali attività. In secondo luogo, il disfacimento della Forza di Supporto Strategico, la cui esistenza è stata piuttosto breve, suggerisce che i leader del Pcc non sono soddisfatti delle capacità e degli approcci che essa ha fornito”, ha detto Jong, professore associato presso l’Università Nazionale di Singapore.
LA PIÙ GRANDE RIORGANIZZAZIONE DELLE FORZE ARMATE IN CINA DAL 2015
Questa mossa rappresenta la più grande riorganizzazione dell’Esercito popolare di liberazione dal 2015, quando è stata creata la Sff. Quella Forza è stata istituita per consolidare le capacità di guerra spaziale, informatica, elettronica e psicologica sotto un unico ombrello.
L’effettiva rimozione della Sff e l’introduzione della nuovo Isf suggeriscono una riorganizzazione volta a migliorare l’efficienza operativa e l’integrazione, secondo SpaceNews. Centralizzando le operazioni di informazione, compreso lo spazio, il Pla potrebbe mirare a migliorare il coordinamento e il controllo su questi settori. La riorganizzazione potrebbe anche influenzare la capacità della Cina di proteggere le proprie risorse spaziali. Oltre al modo in cui sviluppa potenzialmente capacità che potrebbero minacciare i sistemi spaziali degli avversari.
L’IMPATTO SULLE FORZE SPAZIALI
Non è chiaro come opererà l’Isf e quali forze e capacità comanderà.
La mossa sembra rappresentare un cambiamento strategico verso la priorità della guerra dell’informazione, che include operazioni informatiche, guerra elettronica e potenzialmente aspetti spaziali come la comunicazione satellitare e la ricognizione, osserva SpaceNews.
Inoltre, lo sviluppo potrebbe avere un impatto sui meccanismi di comando e controllo sulle sue risorse spaziali. Ciò potrebbe influenzare le operazioni satellitari, la sorveglianza spaziale e altre attività militari legate allo spazio, aggiunge la testata americana
La Cina ha notato e risposto agli sviluppi riguardanti l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, compreso l’uso di Starlink da parte delle forze ucraine e il ruolo dei dati di telerilevamento.
Negli ultimi anni il paese ha notevolmente ampliato le proprie capacità di ricognizione satellitare, generando preoccupazione tra le forze spaziali statunitensi. Proprio la scorsa settimana il capo della National Aeronautics and Space Administration, Bill Nelson, ha avvertito in audizione davanti al Comitato per le Assegnazioni della Camera degli Stati Uniti che Pechino sta spacciando gli sforzi militari nello spazio per progetti civili, ribadendo che gli Stati Uniti sono in una “corsa” con la Cina per raggiungere la Luna nel 21° secolo.