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Bollette

Caro bollette, cosa farà il governo (e cosa hanno fatto Francia, Germania e Spagna)

Il governo italiano è al lavoro su un nuovo intervento per contenere il caro bollette, che colpisce famiglie e imprese. La crisi energetica è grave in tutta Europa: ecco la situazione in Spagna, Germania e Francia

 

Per il primo trimestre del 2022, da gennaio a marzo, in Italia le bollette dell’energia elettrica e del gas naturale sono cresciute rispettivamente del 55 e del 41,8 per cento. Semplificando, il rincaro è legato ai prezzi alti della materia prima, il gas, sul mercato, e si tradurrà in spese maggiori per le famiglie e le imprese (sono particolarmente esposte quelle che consumano grandi quantità di energia) che potrebbero minare la ripresa economica dalla crisi pandemica. Lo scorso dicembre il tasso di inflazione in Italia è arrivato al 3,9 per cento, rispetto al 3,7 per cento di novembre; in media, nel 2021 i prezzi al consumo sono cresciuti dell’1,9 per cento, il valore più alto dal 2012.

NUOVI AUMENTI IN VISTA

Per limitare l’aumento delle bollette, che in assenza di interventi contenitivi sarebbero cresciute ancora, il governo ha già stanziato 3,8 miliardi di dollari con l’ultima legge di Bilancio e provveduto a ridurre gli oneri di sistema. Considerato però il fatto che i prezzi dell’energia, soprattutto dell’elettricità, continueranno probabilmente a salire anche nei prossimi mesi – la Spagna lo ha già anticipato  -, sono necessarie nuove misure.

COSA HA DETTO DRAGHI

A questo proposito, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che il governo non “dimentica famiglie e imprese in difficoltà” e che sta lavorando a un nuovo intervento. Al momento non se ne conoscono le dimensioni economiche, dato che la ricerca dei fondi necessari alla sua copertura sarebbero ancora in corso.

INTERVENTO DA 5-7 MILIARDI?

Secondo le stime della sottosegretaria al ministero dell’Economia, Maria Cecilia Guerra, l’intervento potrebbe avere un valore di 5-7 miliardi di euro. Parte dei fondi arriverebbero dalla tassazione dei profitti extra degli impianti rinnovabili (permetterà di raccogliere 1,5 miliardi: è stata inserita nel decreto Sostegni ma contestata dagli operatori del settore) e, come nei mesi scorsi, dalle entrate garantite dai permessi di emissione di CO2 (3 miliardi).

Nel più lungo periodo, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha proposto di aumentare i livelli di sfruttamento dei giacimenti di gas italiani, in modo da ridurre la (pesante) dipendenza dalle importazioni, principalmente dalla Russia.

Si pensa inoltre di rinnovare l’aliquota IVA al 5 per cento sul gas per usi civili e industriali.

COSA FANNO FRANCIA, GERMANIA E SPAGNA CONTRO IL CARO BOLLETTE

L’aumento dei prezzi dell’energia riguarda tutta l’Europa.

In Spagna, ad esempio, la situazione non è troppo diversa da quella italiana. Il governo ha approvato dei tagli alle bollette dell’elettricità al 10 per cento per mitigare l’impatto sui consumatori (estesi fino al 1 maggio) e ha sospeso la tassa del 7 per cento sulla generazione elettrica. La ministra della Transizione ecologica, Teresa Ribera, ha detto che il governo sta valutando nuove misure fiscali. Il capo del governo, Pedro Sánchez, continua a spingere in sede europea per il disaccoppiamento dei prezzi dell’elettricità e del gas (la materia prima generalmente più utilizzata).

Similmente, in Germania le bollette dell’elettricità e del gas aumenteranno in media del 63,7 e del 62,3 per cento, rispettivamente, nel 2022. Il governo ha deciso di eliminare i sussidi alle fonti rinnovabili (il costo medio all’anno è di 222 euro), ma a partire dal 2023; per l’anno in scorso si è optato per una riduzione del 43 per cento su base annua.

In Francia la crisi energetica è invece meno grave, e le bollette della luce meno salate, per via dell’utilizzo del nucleare, da centrali domestiche, come fonte per la generazione di elettricità (vale il 70 per cento del totale). Il ministro dell’Economia e delle finanze, Bruno Le Maire, ha dichiarato che “in Spagna, la bolletta dell’elettricità aumenterà del 71 per cento. In Italia, del 129 per cento. In Francia, aumenterà del 4 per cento”. Il gas viene comunque utilizzato per il riscaldamento, e Parigi è intervenuta per limitarne gli aumenti del prezzi. Le famiglie a più basso reddito hanno ricevuto un contributo mensile di 100 euro. Alla società elettrica EDF, di cui il governo francese possiede una quota di maggioranza, è stato imposto di vendere più energia alle aziende concorrenti a prezzi bassi.

Leggi anche: Ecco come lo Stato in Francia ha bloccato il caro bollette (Edf piange)

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