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ENERG

Ecco come lo Stato in Francia ha bloccato il caro bollette (Edf piange)

Tutte le misure decise dalla Francia per contenere gli incrementi dei costi energetici. L'articolo di Andrea Mainardi.

Sarà stato per il previsto deficit commerciale, puntualmente accaduto ieri, sarà tattica alla vigilia elettorale. Presidenza Macron e governo Castex hanno mantenuto l’impegno di contenere gli incrementi del costo energetico. Operazione più riuscita sulla bolletta elettrica, in verità. Queste ultime misure hanno scontentato qualcuno, e bruciato euro in Borsa, ma hanno preservato il portafoglio delle imprese e delle famiglie. E non è una misura spot, assicurano da Matignon.

Incerto e salato il gas. Più o meno aumentato di un 50% nel 2021, il prezzo poteva riprendere la corsa da questa primavera. Si promette invece che rimarrà nel freezer fino a fine 2022. Pare più efficace il tetto al più 4% per l’elettricità in vigore dal 1 febbraio. Qualche scossa l’ha già conosciuta anche l’elettricità, ma così si evita la prevista follia 2022 del + 35%.

Come ha fatto il governo a limitare l’aumento al 4% dell’elettricità?

La bolletta dell’elettricità non è aumentata il 1 febbraio del 35% come previsto. L’aumento è limitato al 4%. Sono servite intense trattative con Edf, Électricité de France. Per farlo il governo ha mosso due leve: la tassa interna sull’elettricità di 22 euro per megawattora (mWh), scenderà a 50 centesimi, il prezzo più basso autorizzato da Bruxelles. Si tratta di una perdita di otto miliardi di euro per le finanze pubbliche.

Il governo ha anche chiesto a Edf di vendere più energia nucleare ai suoi concorrenti e a un prezzo basso. Lo fa già, ma non con tariffe da saldi. Adesso il gruppo aprirà di più le porte. Concretamente, invece di vendere la sua energia elettrica sui mercati dove è attualmente scambiata a circa 250 euro al mWh, Edf la venderà ai suoi concorrenti a 46 euro. Cioè al prezzo fissato dal governo. La misura costa a Edf tra 7,7 e 8,5 miliardi di euro. Il conto per proteggere i francesi dall’impennata dei prezzi dell’energia raggiunge i 20 miliardi di euro se aggiungiamo il bonus inflazione o l’assegno energetico per le famiglie a basso reddito.

Negli studi tv di Europe 1, martedì 1 febbraio 2022, il ministro dell’Economia Bruno Le Maire ha difeso la politica del governo: “Non posso permettere che si dica che abbiamo affondato Edf, è stato l’unico modo per proteggere i francesi da un incendio che sarebbe stato insopportabile”. Continua: “Edf è per l’84% di proprietà dello Stato, deve proteggere i francesi”. Riferimento ai crolli in Borsa del colosso elettrico dopo che il governo ha chiesto alla società di praticare sconti sul prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica per tutelare il potere d’acquisto dei cittadini. L’Eliseo ha quindi visto il valore della sua partecipazione di maggioranza ridursi di circa 2 miliardi di euro in poche ore.

Twitta Le Marie: “In Spagna la bolletta elettrica aumenterà del 71%. In Italia, del 129%. In Francia aumenterà del 4%. Sicuramente è un aumento ma è una vera protezione per i francesi”.

A Edf la manovra è andata di traverso

Irritato, l’amministratore delegato, Jean-Bernard Lévy, ha parlato, in un messaggio ai dipendenti, di “vero shock”. A fine gennaio i lavoratori hanno scioperato. Il gruppo è già alle prese con altre difficoltà. Il 12 gennaio ha annunciato l’ennesimo ritardo per la accensione del reattore di Flamanville. Tra ritardi – cantiere aperto nel 2007, cronoprogramma di 2-7 anni; è ancora aperto, forse si chiude in autunno. Il costo è salito a 12,7 miliardi di euro; doveva inizialmente costarne 3,3.

Inoltre, all’inizio dell’anno ha prorogato la chiusura di alcuni dei suoi reattori nucleari, per problemi di corrosione. Si riapre a fine anno. Dei 56 reattori della flotta nucleare francese, cinque sono chiusi a causa di problemi di corrosione e altri cinque per altri motivi. Ieri Edf ha annunciato la chiusura cautelativa di ulteriori tre. Tra interventi e manutenzioni, crolla la stima 2022 della produzione energetica nucleare. E in Francia il 70% dell’energia elettrica deriva dal nucleare.

Il governo corre ai ripari

Barbara Pompili, ministro per la Transizione ecologica, ospite di franceinfo martedì 8 febbraio, conferma di avere alzato un po’ la quota carbone, perché c’è bisogno di spazio di manovra per via dei reattori nucleari che vengono spenti. “Ma siamo su proporzioni molto molto piccole – ha assicurato – È dal 2 al 3% della nostra produzione di elettricità e rappresenta lo 0,2% delle nostre emissioni di gas serra”. Intanto l’Eliseo prevede la messa in servizio di nuovi reattori dal 2035.

E in concreto, quale impatto sulla bolletta? “Per essere molto concreti, per un appartamento di 60 mq la bolletta media dell’elettricità è di 1.000 euro. Senza questo accordo sarebbe aumentata di 350 euro”, valuta Bercy. Così aumenterà di 40 euro. Per una casa di 140 mq, con una bolletta di 2.000 euro, sarebbe aumentata di 650 euro, aumenterà di 80.

Nessun recupero nel 2023. Il ministro dell’Economia lo garantisce: “Nessun ulteriore aumento. Sono lo Stato e Edf a farsi carico del costo di questa misura”.

I prezzi dell’elettricità erano già stati rivisti al rialzo. con incrementi comunque relativamente contenuti rispetto alle bollette italiane. Per ora sono bloccati

Sale sulla bolletta gas

Lo scudo tariffario per congelare i prezzi del gas è esteso fino alla fine del 2022, anziché ad aprile. Il primo ministro Jean Castex ha spiegato che il calo dei prezzi sarà più lento del previsto. Ma l’inquilino di Matignon ha anche escluso, per il momento, qualsiasi provvedimento che porti ad una riduzione della tassazione. Dall’inizio del 2023, il gas costerà ai consumatori un po’ di più rispetto ai prezzi di mercato, così da recuperare le somme pagate in aggiunta durante l’inverno dagli operatori. E già è molto aumentato lo scorso anno: +10% a luglio, +5% ad agosto 2021, +8,7% a settembre, +12,6% a ottobre, +15% a novembre. Unica tutela, un ulteriore assegno di 100 euro per i 5,8 milioni di famiglie che beneficiano del bonus energia.

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