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Spacex Starshield

Perché Intesa Sanpaolo investe nell’americana SpaceX di Musk?

Intesa Sanpaolo ha annunciato che investirà (non ha specificato quanto) nella società aerospaziale SpaceX del miliardario americano Elon Musk. Da tempo la banca italiana guidata da Carlo Messina guarda alla space economy. Fatti, numeri e approfondimenti

Nuovo investitore per SpaceX, la società aerospaziale di Elon Musk: si tratta della banca italiana Intesa Sanpaolo.

Oggi l’istituto di credito guidato da Carlo Messina ha annunciato che investirà in SpaceX (Space Exploration Technologies Corp), “in coerenza con il Piano d’Impresa 2022-2025 che fa dell’innovazione uno dei suoi principali pilastri”, recita nella nota diffusa.

Da tempo infatti Intesa Sanpaolo è osservatore speciale della space economy. Nel 2021, in occasione della Giornata Mondiale dello Spazio, la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo aveva pubblicato lo studio sulla Space Economy. Lo scorso novembre la banca meneghina aveva accordato un finanziamento di due milioni di euro, attraverso la linea NOVA+, all’azienda campana Space Factory, nata come start-up nel 2015, per il completamento e lo sviluppo del mini satellite Irenesat-Orbital, e per i servizi in orbita per esperimenti scientifici.

E il 7 settembre presso l’Ambasciata d’Italia a Londra, Intesa Sanpaolo Innovation Center ha presentato lo SpaceTech X-Plore, una panoramica del settore spaziale italiano, con un focus sulle innovazioni e applicazioni emergenti e sulle nuove realtà industriali e commerciali.

Ma perché ora l’istituto di credito ha deciso di investire proprio in SpaceX?

Tutti i dettagli.

LA STRATEGIA DI INTESA SANPAOLO

Quindi Intesa Sanpaolo investirà in SpaceX, tuttavia la banca non ha reso noto in quanto consisterà l’investimento.

In tale contesto, spiega la nota di Intesa, la società “ha riconosciuto al settore aerospaziale un ruolo di particolare rilievo nello sviluppo delle economie mondiali e ha pertanto deciso di investire in un player che ha dimostrato una visione d’avanguardia del prossimo futuro”.

LE MOTIVAZIONI DELL’ISTITUTO DI CREDITO

Come recita la nota di Intesa, SpaceX è “un’azienda privata con sede a Hawthorne in California ed è leader mondiale nel settore dell’esplorazione spaziale”. La società privata fondata da Elon Musk progetta, produce e manda in orbita i più avanzati veicoli e moduli spaziali.

Fondata  nel 2002, SpaceX si è ritagliata un quasi monopolio nel mercato globale del lancio di razzi.

Ancora, prosegue la nota di Intesa, “SpaceX è diventata nota a livello mondiale per una serie di imprese storiche. È l’unica azienda privata capace di lanciare in orbita e riportare a terra un veicolo spaziale. Nel 2012 Dragon è stato il primo veicolo spaziale commerciale a consegnare un cargo per e dalla Stazione Spaziale Internazionale e nel 2020 è stata la prima compagnia privata a trasportare delle persone nella medesima stazione. Il suo Falcon 9 è tutt’ora il primo e l’unico modulo spaziale (rocket) riutilizzabile”.

Grazie a questi importanti risultati, SpaceX sta sviluppando il progetto Starship, una nuova generazione di veicoli spaziali di lancio completamente riutilizzabili che saranno i più potenti mai realizzati, capaci di trasportare persone su Marte e verso altre destinazioni del sistema solare, ha ricordato ancora la banca.

I NUMERI DELLA SOCIETÀ AEROSPAZIALE DI MUSK

Lo scorso agosto il Wall Street Journal ha rivelato che la società aerospaziale di Elon Musk ha generato un profitto di 55 milioni di dollari su un fatturato di 1,5 miliardi di dollari durante il periodo da gennaio a marzo. È quanto ha rivelato giovedì un rapporto del Wall Street Journal. Dunque, dopo due perdite annuali, le crescenti entrate di SpaceX l’hanno aiutata a realizzare un piccolo profitto nel primo trimestre del 2023.

Ma non finisce qui. A luglio  la Cnbc ha riportato che la valutazione di SpaceX ha raggiunto quasi 150 miliardi di dollari in seguito all’annuncio di una vendita di azioni da parte degli investitori esistenti.

La valutazione di quasi 150 miliardi di dollari, classifica SpaceX come l’azienda aerospaziale più preziosa negli Stati Uniti. La capitalizzazione di mercato di Boeing era poco più di 128 miliardi di dollari lunedì mattina, mentre quella di Raytheon si avvicinava a 141 miliardi di dollari.

Inoltre, secondo The Information, che cita persone al corrente del dossier, SpaceX dovrebbe registrare un aumento significativo delle vendite: le previsioni indicano che raddoppierà le entrate a circa 8 miliardi di dollari nel 2023.

IL PROGETTO DI STARLINK

Inoltre, per Intesa Sanpaolo, altro motivo per cui puntare su SpaceX è che l’azienda “può contare sulla sua vasta esperienza nel campo dei vettori spaziali e delle operazioni in-orbita per sviluppare i più avanzati sistemi di comunicazione internet a banda larga. Starlink è il primo sistema satellitare internet più capillare a livello mondiale capace di offrire connessioni ad alta velocità in tutto il mondo, supportando servizi di streaming, giochi online, video-chiamate e altro”.

Ad oggi, SpaceX ha lanciato oltre 5.000 satelliti Starlink e continua ad aumentare. Lo scorso giugno ha firmato un contratto con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per i suoi servizi satellitari. Nel 2021, prima della guerra in Ucraina, il miliardario americano aveva detto che SpaceX quoterà Starlink quando il suo flusso di cassa sarà ragionevolmente prevedibile.

I NUMERI DI STARLINK

Tuttavia, proprio Starlink non cresce come la società aerospaziale di Elon Musk aveva previsto.

La rete in rapida crescita di satelliti in orbita terrestre bassa ha generato entrate per 1,4 miliardi di dollari lo scorso anno, secondo quanto ha rivelato il Wall Street Journal. Secondo il Journal, si tratta di un aumento rispetto ai 222 milioni di dollari del 2021, ma di 11 miliardi di dollari in meno rispetto alle proiezioni originali.

IL RUOLO DI SPACEX COME APPALTATORE DELLA DIFESA

Infine, nella nota di Intesa Sanpaolo che comunica l’investimento in SpaceX manca però il riferimento, tra tutte le imprese storiche e recenti dell’azienda di Musk, al contratto con la difesa americana,

Come ricorda Bloomberg, di recente SpaceX ha ottenuto il suo primo contratto dalla US Space Force per fornire comunicazioni satellitari personalizzate per l’esercito nell’ambito del nuovo programma Starshield dell’azienda, estendendo il ruolo del miliardario Musk come appaltatore della difesa.

Il servizio Starshield sarà fornito sull’attuale costellazione Internet satellitare Starlink. Negli ultimi tempi il ruolo dell’azienda nei rapporti militari ha attirato critiche. All’inizio di questo mese, Musk ha confermato parti della sua biografia recentemente pubblicata in cui affermava di aver rifiutato una richiesta del governo ucraino di utilizzare la rete satellitare Starlink per un attacco di droni contro una flotta navale russa lo scorso anno, ricorda Forbes.

In patria Musk sta ampliando dunque il suo ruolo come appaltatore della difesa. Questo contratto si aggiunge al crescente portafoglio di attività del Pentagono di SpaceX.

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