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Stellantis Francia

Il bacio alla francese di Stellantis a giovani realtà d’Oltralpe: investimenti in SteerLight

Dopo la joint venture sull'idrogeno fra Stellantis e le due realtà francesi Forvia e Michelin e l'investimento in diverse startup transalpine, il gruppo partecipato da Exor per la mobilità del futuro punta ancora sulle piccole realtà innovative in Francia. Chi è e cosa fa Steerlight

 

Continuano gli amoreggiamenti francesi di Stellantis.

“L’interesse dell’azienda è l’interesse dell’Italia e viceversa”. Lo ha detto, nemmeno 48 ore fa, Carlos Tavares, numero 1 di Stellantis, ai microfoni del Sole 24 Ore, rassicurando che ”L’Italia è un pilastro con Fiat.” Sarà. Ma è difficile ravvisarlo nel piano aziendale del Gruppo.

Passi che i modelli storici sono ormai fatti in altri Paesi (come la 500 algerina, la Panda serba, la Topolino marocchina e la 600 polacca), passi pure che la produzione a Mirafiori è ridotta al lumicino e che la scure dei tagli si è recentemente abbattuta sullo stabilimento Maserati di Grugliasco che nei piani del compianto Sergio Marchionne (avversatissimo dai sindacati, i quali però oggigiorno non riservano stranamente la medesima asprezza nei confronti del successore portoghese) avrebbe dovuto rappresentare il rilancio dell’italianità dell’automotive. Ma sorprende notare come pure l’interesse del fondo di venture capital del marchio sia così tanto focalizzato sulla Francia. Il sospetto è che il Gruppo intenda realizzare una filiera a km zero ben radicata nell’Hexagone. Ma andiamo con ordine.

STELLANTIS SCOMMMETTE SU STEERLIGHT

Il gruppo automobilistico guidato da Carlos Tavares ha annunciato l’investimento, attraverso il fondo Stellantis Venture, in SteerLight. Non sono stati però resi noti i dettagli dell’operazione. Insomma, il “quantum”. Nell’ambiente si vocifera comunque di una somma di poco superiore ai tre milioni di euro.

CHI È E COSA FA STEERLIGHT

SteerLight è una startup con sede a Grenoble, città situata ai piedi delle montagne, tra i fiumi Drac e Isère, nella regione del Rodano-Alpi, nel sud-est della Francia. Si tratta di uno spinoff dell’istituto francese di ricerca tecnologica CeaLeti fondata da François Simoens (attuale amministratore delegato), professore dell’ateneo UPMC – Paris 6 e dal ricercatore Jérôme Meilhan, che finora ha ricoperto il ruolo di CTO.

Nel board prima dell’ingresso di Stellantis sedevano Hector Fratty, CEO Driving Vision News, ex CTO a Valeo Lighting, Philippe Clogenson, Choucas consulting. ex Autonomous Driving Marketing VP e Lionel Duvillaret, CEO Kapteos Optoelectronics.

L’INTERESSE PER LA GUIDA AUTONOMA

Steerlight ha sviluppato una nuova generazione di tecnologie di rilevamento Lidar (Light Detection and Ranging) ad alte prestazioni. Siamo perciò nel campo della guida autonoma. La soluzione Lidar della startup d’Oltralpe su cui Stellantis ha deciso di scommettere sfrutta la tecnologia fotonica del silicio, che integra un materiale semiconduttore universale con una connettività ottica ad alta velocità. “Il sistema rileva l’ambiente circostante in maniera tridimensionale con una risoluzione e una precisione – spiegano da Stellantis – mai raggiunte finora e a costi di produzione inferiori rispetto ai sistemi Lidar attualmente disponibili”.

ANCHE PER L’IDROGENO STELLANTIS PUNTA ALLA FRANCIA

La notizia segue di poche settimane l’annuncio di un investimento in un’altra startup transalpina, Tiamat, attiva nella realizzazione di batterie agli ioni di sodio e quello secondo cui il progetto sperimentale sull’idrogeno di Symbio, joint venture paritaria tra il gruppo italo-francese e le francesi Forvia e Michelin, sarà  finanziato dal governo francese nell’ambito del programma Ipcei (Important Project of Scientific Interest).

Con riferimento alle compagne di viaggio di Stellantis, della prima avevamo scritto in occasione dei tagli in Magneti Marelli, poiché alcuni osservatori sostengono che, dopo la fusione con Psa, la nuova realtà franco-italiana abbia privilegiato i fornitori storici di Peugeot, tra cui la francese Faurecia, oggi nota appunto come Forvia a seguito della fusione con la tedesca Hella. Si tratta del settimo Gruppo al mondo nel settore della componentistica, dal fatturato di oltre 25 miliardi, 150.000 dipendenti in più di 40 Paesi.

Dal 2021 Symbio è presente anche negli Stati Uniti, dove ha un impianto pilota in California che, in una prima fase, viene rifornito dagli stabilimenti europei del Gruppo. Secondo quanto comunicato in precedenza, Symbio è alla ricerca delle condizioni migliori per edificare un’altra gigafactory di celle a combustibile negli Stati Uniti.

LA PRIMA GIGAFACTORY DI CELLE A IDROGENO DI STELLANTIS

Ma, intanto, la jv italo-francese, con dentro tantissima Francia e solo uno spicchio di Italia, accende quella europea. Situato a Saint-Fons, nella regione di Auvergne-Rhône-Alpes in Francia, l’impianto SymphonHy produrrà 50 mila moduli per fuel cell per alimentare i veicoli commerciali del gruppo Stellantis. Attualmente l’offerta in merito è limitata ai veicoli Peugeot e-Expert, Citroën e-Jumpy e Opel Vivaro-e.

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