Questa volta da italiani non possiamo dimostrarci troppo risentiti se Carlos Tavares, per il suo progetto sperimentale sull’idrogeno, ha preferito la Francia all’Italia. Il piano da 1 miliardo di euro per lo sviluppo di una tecnologia innovativa, infatti, oltre a essere sostenuto dall’Unione Europea è stato voluto, appoggiato e finanziato dal governo francese nell’ambito del programma Ipcei (Important Project of Scientific Interest). Stellantis, del resto, non ha mai fatto mistero di essere pronta ad andare là dove le condizioni le sono maggiormente favorevoli.
CHI SONO I COMPAGNI DI AVVENTURA DI TAVARES
A gestire SymphonHy, che si prefigura come vero e proprio centro di eccellenza tecnologica e industriale, già adesso il più grande sito di produzione di celle a combustibile integrate in Europa, sarà Symbio, joint venture paritaria tra il gruppo italo-francese e le francesi Forvia e Michelin.
Della prima avevamo scritto in occasione dei tagli in Magneti Marelli, poiché alcuni osservatori sostengono che, dopo la fusione con Psa, la nuova realtà franco-italiana abbia privilegiato i fornitori storici di Peugeot, tra cui la francese Faurecia, oggi nota appunto come Forvia a seguito della fusione con la tedesca Hella. Si tratta del settimo Gruppo al mondo nel settore della componentistica, dal fatturato di oltre 25 miliardi, 150.000 dipendenti in più di 40 Paesi.
Dal 2021 Symbio è presente anche negli Stati Uniti, dove ha un impianto pilota in California che, in una prima fase, viene rifornito dagli stabilimenti europei del Gruppo. Secondo quanto comunicato in precedenza, Symbio è alla ricerca delle condizioni migliori per edificare un’altra gigafactory di celle a combustibile negli Stati Uniti.
LA PRIMA GIGAFACTORY DI CELLE A IDROGENO DI STELLANTIS
Ma, intanto, la jv italo-francese, con dentro tantissima Francia e solo uno spicchio di Italia, accende quella europea. Situato a Saint-Fons, nella regione di Auvergne-Rhône-Alpes in Francia, l’impianto SymphonHy produrrà 50 mila moduli per fuel cell per alimentare i veicoli commerciali del gruppo Stellantis. Attualmente l’offerta in merito è limitata ai veicoli Peugeot e-Expert, Citroën e-Jumpy e Opel Vivaro-e.
Ma appare chiaro che, a seguito di questo investimento, il catalogo delle vetture a idrogeno di Stellantis andrà progressivamente arricchendosi. Il sito di 26.000 metri quadri (destinati a diventare nei piani dei tre partner 40.000 entro il 2026) comprende la sede principale del Gruppo, un impianto di produzione, un polo di innovazione e la Symbio Hydrogen Academy.
La capacità produttiva attuale è di 16 mila celle all’anno e dovrebbe raggiungere le 50 mila in meno di un triennio. Numeri molto grandi, eppure i lavoratori in proporzione saranno piuttosto pochi, circa un migliaio di persone tra cui 450 ingegneri: 100 dedicati all’innovazione e circa 20 dottorati che “tratteranno un’ampia gamma di discipline (ingegneria elettrochimica, chimica, scienza dei materiali, ecc.), riuniti in un unico centro di innovazione globale”, fanno sapere da Stellantis.