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Lockheed Martin F-35

Anche la Romania punta agli F-35, ce la farà Lockheed Martin con la produzione?

La Romania prevede di acquistare 32 F-35 per 6,5 miliardi di dollari. La forte domanda per il caccia Joint Strike Fighter significa che una crisi di produzione è in agguato, secondo un generale dell'aeronautica americana

Continua a crescere l’interesse per l’F-35.

La Romania prevede di acquistare 32 aerei da caccia F-35 di ultima generazione dal produttore statunitense Lockheed Martin. Lo ha dichiarato martedì il ministero della Difesa rumeno, nell’ambito di un accordo annunciato lo scorso aprile. L’importo stanziato per il programma, che comprende l’acquisto di aerei, motori, supporto logistico e servizi di addestramento dei piloti, è di 6,5 miliardi di dollari, il più costoso nella storia dell’esercito romeno.

Bucarest è solo l’ultimo di tanti altri paesi in tutto il mondo interessato al programma Jsf.

La forte domanda per il caccia stealth Joint Strike Fighter significa che una crisi di produzione è in agguato, ha evidenziato a Breaking Defense il generale Richard Moore, vice capo di Stato Maggiore per la pianificazione e la programmazione dell’Air Force. Ce la farà il colosso della difesa americano a tenere il passo con la produzione?

Tutti i dettagli.

LA ROMANIA PUNTA A 32 F-35

Il ministero della Difesa di Bucarest ha chiesto ufficialmente l’approvazione del Parlamento per avviare il programma di acquisto di 32 F-35 dagli Stati Uniti. Lo scorso aprile il Consiglio supremo di difesa del Paese (Csat) aveva preso la decisione di acquistare gli aerei statunitensi.

L’accordo quadro comprende servizi logistici e di addestramento, simulatori di volo e munizioni insieme ai jet, nonché un’opzione per la Romania di acquistare successivamente altri 16 F-35.

Secondo Reuters, è improbabile che i contratti definitivi vengano firmati prima del prossimo anno e il ministro della Difesa Angel Tilvar ha affermato che quest’anno i primi aerei non saranno consegnati prima del 2030.

L’INTERESSE PER IL PROGRAMMA JSF

Gli ultimi cinque anni si sono rivelati fruttuosi per Lockheed Martin in Europa, poiché sei paesi hanno selezionato i jet da combattimento F-35 di quinta generazione della compagnia americana. Come ricorda Defense News, nel 2018 il Belgio è diventato il primo cliente Foreign Military Sales dell’F-35 dall’Europa, impegnandosi ad acquistare 34 velivoli F-35A. Due anni dopo, la Polonia ha seguito con l’intenzione di acquisire 32 F-35A.
Nel 2021, Svizzera e Finlandia hanno scelto ciascuna la piattaforma per sostituire i rispettivi F-18 Hornet, con la prima che si è impegnata a 36 velivoli e la seconda a 64. E lo scorso 14 dicembre il Ministero della Difesa tedesco ha dichiarato che stava acquistando 35 caccia di quinta generazione di Lockheed Martin. Senza dimenticare che lo scorso ottobre l’Austria stava considerando il caccia stealth di quinta generazione come un potenziale sostituto della sua flotta di Eurofighter Typhoon dopo il 2030. E anche la Grecia ha inviato una richiesta ufficiale agli Stati Uniti per l’acquisto di 20 caccia F-35 nel luglio 2022.
Lo scorso giugno il Dipartimento di Stato Usa ha approvato la vendita di F-35 alla Repubblica Ceca. L’anno scorso Praga aveva annunciato l’intenzione di avviare i negoziati per il potenziale acquisto di 24 jet in una vendita del valore fino a 5,62 miliardi di dollari.
Senza dimenticare che nel frattempo anche Israele si è mossa per acquisire un terzo squadrone di caccia F-35A. Il paese ha adottato l’F-35 nella versione personalizzata “Adir”. Israele è anche l’unico del Medio Oriente a farli volare.

D’altronde quest’estate l’appaltatore della difesa americano aveva dichiarato di aspettarsi un incremento degli ordini in Europa per il suo caccia di quinta generazione.

NODO PRODUZIONE PER LOCKHEED MARTIN?

L’F-35 Joint Strike Fighter di Lockheed Martin si è dimostrato popolare in tutto il mondo, con nuovi paesi che si aggiungono al programma ogni anno e i partner di vecchia data che aumentano i loro acquisti. Dunque un “problema positivo”, ma che ha anche delle conseguenze, non solo per il colosso della difesa, ma anche per il suo più grande cliente, l’aeronautica americana, sottolinea Breaking Defense.

Gli ordini per il jet ora superano la capacità di produzione di Lockheed Martin, ha detto a Breaking Defense il generale Richard Moore, vice capo di Stato Maggiore per la pianificazione e la programmazione dell’Air Force, mentre la forza armata vuole aumentare il tasso di acquisto per il caccia di quinta generazione, una linea di produzione al massimo, combinata con vincoli di bilancio, significa ciò non sarà “possibile nel brevissimo termine”.

“Penso che Lockheed dovrà [aumentare la produzione] per soddisfare la domanda internazionale. Hanno già ricevuto ordini che superano quello che producono oggi” ha osservato il generale Moore.

Moore ha chiarito che non stava auspicando che Lockheed Martin investa in una nuova produzione con i suoi commenti ma stava semplicemente delineando il quadro della situazione. Si tratta di una realtà che, secondo gli analisti, è rimasta in sordina per qualche tempo, ma che ora sta tornando alla ribalta: ci sono semplicemente troppi jet in ordine perché tutti possano ottenere ciò che vogliono, almeno in modo tempestivo, se l’obiettivo di Lockheed di 156 nuove produzioni all’anno a partire dal 2025 non aumenta, ha puntualizzato Breaking Defense.

LA POSIZIONE DELLA SOCIETÀ

“Continuiamo a valutare le opzioni per aumentare la capacità di produzione annuale degli F-35 oltre 156 per soddisfare la crescente domanda internazionale e garantire che le forze armate statunitensi abbiano i jet di cui hanno bisogno ora e in futuro”, ha dichiarato Lockheed Martin a Breaking Defense in una nota.

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