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Vietnam

Boeing, Microsoft, Nvidia: ecco le aziende che brindano in Vietnam grazie a Biden

La visita di Biden in Vietnam ha portato alla firma di accordi miliardari per le aziende americane. Tutti i dettagli.

Gli Stati Uniti e il Vietnam hanno concordato accordi commerciali e partnership per miliardi di dollari con aziende come Boeing, Microsoft e Nvidia, dopo che gli ex nemici hanno rafforzato i loro legami in un cambiamento storico in risposta alla crescente influenza della Cina. Scrive il Financial Times.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha salutato l’iniziativa di rafforzare la cooperazione in settori quali il cloud computing, i semiconduttori e l’intelligenza artificiale, mentre si trovava ad Hanoi per un viaggio di due giorni in occasione dell’aggiornamento formale delle relazioni tra i due Paesi.

“Stiamo approfondendo la nostra cooperazione sulle tecnologie critiche ed emergenti, in particolare per quanto riguarda la costruzione di una catena di fornitura di semiconduttori più resiliente”, ha dichiarato Biden in una conferenza stampa congiunta con Nguyen Phu Trong, segretario generale del partito comunista vietnamita al governo.

“Stiamo espandendo la nostra partnership economica, stimolando un commercio e degli investimenti ancora maggiori tra le nostre nazioni”.

IL VERTICE SULL’INNOVAZIONE E GLI INVESTIMENTI USA-VIETNAM

Dirigenti di Google, Intel, Amkor, Marvell, GlobalFoundries e Boeing hanno partecipato lunedì a un vertice sull’innovazione e gli investimenti tra Vietnam e Stati Uniti guidato da Biden, dal segretario di Stato americano Antony Blinken e dal primo ministro vietnamita Pham Minh Chinh e dal ministro degli investimenti Nguyen Chi Dung.

Alla tavola rotonda hanno partecipato anche dirigenti di aziende vietnamite, tra cui VinFast, il produttore di veicoli elettrici la cui valutazione ha superato quelle di Ford e General Motors dopo la quotazione al Nasdaq il mese scorso.

Gli accordi presentati lunedì dovrebbero dare il via a un’ondata di accordi di investimento tra Vietnam e Stati Uniti, dopo che domenica i leader dei due Paesi hanno firmato un “partenariato strategico globale”.

L’IMPORTANZA DEL VIETNAM NELLA SFIDA ALLA CINA

Il cambiamento ha portato Washington a due livelli nella gerarchia dei legami bilaterali di Hanoi, che in precedenza era riservata a Cina, Russia, India e Corea del Sud.

Il Vietnam si era a lungo astenuto dal rafforzare i legami con gli Stati Uniti, suo ex avversario in tempo di guerra, per non turbare la Cina.

Oltre alle importanti implicazioni per la sicurezza – gli Stati Uniti considerano i Paesi in via di sviluppo dell’Asia cruciali per contrastare il potere della Cina nella regione indo-pacifica – il rafforzamento dei legami porta con sé significative opportunità economiche, hanno dichiarato entrambe le parti.

Da quando il Vietnam, che lo scorso anno è stato l’economia asiatica a più rapida crescita, è passato da un controllo economico centralizzato a un modello più aperto, gli Stati Uniti sono diventati il suo principale mercato di esportazione.

I principali gruppi tecnologici, tra cui Apple, Google e Dell, hanno già ampliato la loro presenza nel Paese negli ultimi anni, cercando di diversificare le catene di approvvigionamento allontanandosi dalla Cina in seguito al deterioramento delle relazioni tra Pechino e Washington.

COSA FARANNO BOEING, AMKOR, MICROSOFT, NVIDIA, HONEYWELL E NON SOLO

Tra gli accordi annunciati lunedì figurano un accordo da 7,8 miliardi di dollari per l’acquisto da parte della Vietnam Airlines di 50 jet 737 Max dal produttore di aerei Boeing, progetti di intelligenza artificiale nel Paese che coinvolgono Nvidia e Microsoft e la costruzione di centri di progettazione di semiconduttori da parte dei gruppi californiani Synopsys e Marvell a Ho Chi Minh City.

L’accordo prevede anche una nuova partnership USA-Vietnam sui chip per “sostenere catene di fornitura di semiconduttori resilienti per l’industria, i consumatori e i lavoratori statunitensi”. Washington è particolarmente preoccupata per lo sviluppo di chip avanzati da parte di Pechino e ha cercato di raccogliere alleati a sostegno dei suoi controlli sulle esportazioni di semiconduttori e attrezzature per la produzione di chip.

La Casa Bianca ha dichiarato che la fabbrica di Amkor vicino ad Hanoi, già annunciata da 1,6 miliardi di dollari, che si occuperà di assemblare, confezionare e testare i chip, entrerà in funzione a ottobre.

In un altro importante accordo, l’azienda vietnamita AMI AC Renewables e il gruppo industriale statunitense Honeywell lanceranno un progetto pilota per sviluppare il primo sistema di accumulo di energia a batteria del Vietnam nella provincia di Khánh Hòa.

Anche l’azienda newyorkese Nobu Hospitality, nota per il suo omonimo ristorante giapponese, stabilirà la sua prima presenza in Vietnam in collaborazione con Viet Capital Real Estate.

(Estratto dalla rassegna stampa di eprcomunicazione)

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