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Letta Fit For 55

Perché è uno scranno molto periglioso quello di Enrico Letta

Auguri sinceri a Enrico Letta. Ne ha bisogno. Il compito che lo attende è infatti assai impegnativo. Per 3 motivi. Ecco quali sono. Il corsivo di Michele Magno

 

Scranno molto periglioso quello del segretario del Pd. Auguri sinceri, quindi, a Enrico Letta. Ne ha bisogno. Il compito che lo attende è infatti assai impegnativo. Dovrà confortare gli orfani di Giuseppe Conte e convincerli che Mario Draghi è un insperato colpo di fortuna per il paese, non il frutto di un complotto dei salotti buoni della borghesia italiana e dei ceti industriali del Nord insofferenti verso il Mezzogiorno (Goffredo Bettini dixit). Dovrà, inoltre, restituire alla principale forza della sinistra un ruolo attivo e autonomo nel governo di unità nazionale voluto dal presidente Mattarella. Infine, dovrà mettere ordine in una comunità confusa e frastornata dopo le dimissioni pirotecniche di Nicola Zingaretti.

Per esperienza personale e da qualche lettura ho imparato che non esiste un partito degno di questo nome senza un’organizzazione radicata nella società, una cultura politica condivisa e un leader riconosciuto e accettato dal gruppo dirigente e dagli iscritti. Quando queste risorse latitano troppo a lungo, lo spettacolo non edificante delle logomachie e dei giochetti di potere di capicorrente litigiosi e narcisi è assicurato. Se neanche Letta riuscirà a suscitare uno scatto di orgoglio collettivo che metta in soffitta personalismi e risse intestine, ho ragione di credere che il Pd sia destinato a un declino che potrebbe perfino essere inarrestabile, a uscire di scena come quei personaggi secondari che scompaiono al primo atto, quando il dramma è appena cominciato.

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