Un accordo tra l’agenzia spaziale indiana per scambiare i dettagli tecnici del suo servizio di messaggistica satellitare con il produttore cinese di smartphone OPPO ha provocato una reazione negativa a livello politico sottolineando il delicato stato delle relazioni bilaterali. Vediamo di entrare nello specifico.
Come noto, è stato fatto un memorandum d’intesa tra l’Indian Space Research Organization (ISRO) e la filiale indiana di OPPO, OPPO India, che consentirà l’integrazione della Cina con il sistema di navigazione satellitare Navigation with Indian Constellation (NavIC) utilizzato dai servizi di messaggistica e dagli utenti di telefonia mobile.
Il lavoro principale di NavIC è fornire servizi di posizione, navigazione e tempistica (PNT), ma può anche trasmettere brevi messaggi. Questo servizio viene utilizzato per inviare avvisi di sicurezza alle aree con comunicazioni scadenti, in particolare nelle aree marittime. NavIC fornisce servizi di navigazione regionali che coprono la terraferma indiana e fino a 1500 chilometri oltre.
OPPO India, da parte sua, è stato ottimista sulla collaborazione perché aprirà la strada a future collaborazioni per sviluppare soluzioni autoctone incorporando la funzione di messaggistica breve NavIC negli smartphone rilasciati da OPPO India.
La reazione politica è stata molto più gelida, con il governo del primo ministro Narendra Modi sotto il fuoco dell’opposizione e degli esperti che suonano campanelli d’allarme di sicurezza.
Infatti per alcuni esponenti al congresso il fatto che l’ISRO abbia firmato un patto di ricerca e sviluppo con OPPO, una società cinese, significa che ora sarà in grado di accedere ai dati raccolti dall’ISRO. E ciò potrebbe compromettere la sicurezza nazionale. Questo significa che all’interno del congresso vi sono forti opposizioni in merito alla collaborazione tra l’India e la Cina, opposizioni anche motivate dai recenti scontri sui confini.
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