Esplorazione lunga: mandato fino a martedì 2 febbraio per Fico.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affidato al presidente della Camera, Roberto Fico (M5s) il mandato esplorativo per vedere se ci sono i presupposti di un nuovo governo sostenuto dalle stesse forze parlamentari che hanno dato vita al Conte 2.
Niente dunque reincarico per il presidente del Consiglio dimissionario, Giuseppe Conte, come invece auspicato e invocato esplicitamente da 3 dei 4 gruppi parlamentari della precedente maggioranza di governo: solo Italia Viva – a differenza di M5s, Pd e Leu – durante le consultazioni del capo dello Stato non ha fatto esplicitamente il nome di Conte.
Dunque dalle consultazioni Matteo Renzi mette a segno un punto a favore, visto che voleva prima parlare di obiettivi, contenuti programmatici e figure ministeriali del prossimo esecutivo rispetto al nome del capo del governo.
Ma quello che appare comunque più probabile al momento in prospettiva – nel caso il mandato esplorativo di Fico andrà a buon fine – è un governo Conte ter.
Anche se c’è chi non esclude che possa essere alla fine Fico il capo del governo o Luigi Di Maio.
Di sicuro non è nato un nuovo gruppo parlamentare come quello evocato nei giorni scorsi da Conte (“liberale, popolare, europeista”) che doveva affiancare gli altri partiti e magari – secondo le intenzioni del premier dimissionario – sostituire Italia Viva.
E di certo il raccogliticcio gruppetto dei Responsabili – battezzatisi Europesti – non sarà una solida quinta gamba.
Resta da vedere se il Movimento 5 Stelle sarà compatto nella linea espressa al Quirinale da Vito Crimi.
Le prime reazioni di Barbara Lezzi (“Serve un voto degli iscritti”), Nicola Morra (“Leggo che siamo più doretei dei dorotei, io no“) e Alessandro Di Battista fanno presagire spaccature, se non vere e proprie scissioni.
“Prendo atto che oggi la linea è cambiata. Io non ho cambiato opinione. Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un “accoltellatore” professionista che, sentendosi addirittura più potente di prima, aumenterà il numero di coltellate. L’ho sempre pensato e lo penso anche adesso. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie”. Così, in un post su Facebook, Alessandro Di Battista minaccia la scissione, dopo la riapertura del Movimento a Italia Viva annunciata da Vito Crimi.
Fico ha tempo fino al 2 febbraio per il mandato esplorativo.
Altro che “crisi lampo” e “Mattarella ha fretta”, come scritto in lungo e in largo dai quirinalisti negli ultimi giorni.
(articolo in aggiornamento)
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CHE COSA HA DETTO MATTARELLA PRIMA DI CONVOCARE FICO PER IL MANDATO ESPLORATIVO:
«L’Italia, come tutti i Paesi di ogni parte del mondo, sta affrontando nuove, pericolose, offensive della pandemia, da sconfiggere con una diffusa, decisiva campagna di vaccinazione.
A questa emergenza, si aggiungono una pesante crisi sociale, con tanti nostri concittadini in grave difficoltà, e pesanti conseguenze per la nostra economia. Queste ulteriori emergenze possono essere fronteggiate soltanto attraverso l’utilizzo, rapido ed efficace, delle grandi risorse, predisposte dall’Unione Europea.
Come è evidente, le tre emergenze – sanitaria, sociale, economica – richiedono immediati provvedimenti di governo.
È doveroso, quindi, dar vita – presto – a un governo, con adeguato sostegno parlamentare, per non lasciare il nostro Paese esposto agli eventi in questo momento così decisivo per la sua sorte.
Dai colloqui, svolti qui al Quirinale – in queste trentadue ore – con le forze politiche e parlamentari, è emersa la prospettiva di una maggioranza politica, composta a partire dai gruppi che sostenevano il governo precedente.
Questa disponibilità – a me manifestata nel corso delle consultazioni – va peraltro, doverosamente, verificata nella sua concreta praticabilità.
A questo scopo adotterò – con immediatezza – un’iniziativa.
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