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Mig 29 Polonia

Perché all’Ucraina servono i Mig-29 della Polonia

Gli Usa chiedono alla Polonia di inviare all'Ucraina jet da guerra, compresi i Mig-29 di fabbricazione russa e sovietica in cambio di F-16 americani, ha riferito il segretario di Stato Blinken. Ma ci sono questioni logistiche e non solo da risolvere. Fatti e approfondimenti

 

Presto in arrivo per la difesa ucraina caccia Mig-29 dalla Polonia?

Gli Usa “lavorano attivamente” con la Polonia perché invii all’Ucraina jet da guerra, compresi i Mig-29 di fabbricazione russa e sovietica, in cambio di F-16 americani. Lo ha confermato domenica il segretario di stato Usa Antony Blinken nella sua visita in Moldavia, prima di fare tappa nei Paesi Baltici, mentre oggi volerà a Parigi da Emmanuel Macron per continuare a coordinare la risposta occidentale all’invasione russa.

Si tratterebbe della mossa più forte, e più rischiosa, nella fornitura di armamenti a Kiev, che ha sollecitato anche droni e missili antiaerei Stinger, sottolinea l’Ansa. Il piano di Washington e alleati è accelerare gli aiuti militari per consentire agli ucraini di difendersi e poi di sostenere una eventuale guerriglia urbana a lungo termine.

Polonia, Slovacchia e Bulgaria hanno aerei Mig-29 che i piloti ucraini possono pilotare. Ma proprio la Polonia aveva inizialmente rifiutato l’idea di inviare i suoi MIG in Ucraina, temendo ritorsioni da parte di Mosca.

Come ammesso oggi anche dal ministro della Difesa britannico Ben Wallace. Quest’ultimo ha dichiarato che la Gran Bretagna sosterrebbe la Polonia se decidesse di fornire all’Ucraina aerei da combattimento. Tuttavia ha avvertito che ciò potrebbe avere conseguenze dirette per la Polonia.

E sia Varsavia sia Washington sono ancora cauti sulla questione.

“Per quanto riguarda l’invio di aerei, posso solo ripetere che non si è presa alcuna decisione in merito”, ha ribadito domenica il portavoce del governo polacco Piotr Mueller.

Inoltre, lunedì anche la Casa Bianca e il Pentagono hanno minimizzato la probabilità di un accordo sull’invio di aerei MiG-29 dalla Polonia all’Ucraina in cambio di caccia americani F-16.

Tutti i dettagli.

IN ARRIVO MIG-29 DALLA POLONIA?

L’ambasciatrice degli Stati Uniti presso la Nato, Julianne Smith, ha dichiarato ieri alla Cnn che l’alleanza non è pronta a procedere all’imposizione di una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina, una iniziativa che la Russia potrebbe considerare una dichiarazione di guerra di fatto. (Vi spiego perché la no fly zone sull’Ucraina non è fattibile. Parla il generale Arpino su Startmag).

Smith ha però aggiunto che alcuni tra i Paesi membri dell’Alleanza stanno assumendo iniziative tese a “fornire assistenza letale all’Ucraina e asset necessari alle sue necessità di sicurezza”.

L’ambasciatrice ha confermato in particolare che i funzionari Usa stanno discutendo col governo della Polonia il potenziale invio di caccia Mig-29 di era sovietica alle forze ucraine. “Si tratta di una decisione sovrana che spetta alla Polonia. Gli Usa hanno riferito di essere pronti a discutere alcune delle sfide insite in quel piano. Esistono una serie di quesiti aperti in merito al numero di piloti ucraini disponibili, e a come quei velivoli verrebbero concretamente trasferiti alla Polonia all’Ucraina. Ci stiamo lavorando in questo momento”, ha dichiarato l’ambasciatrice.

IL SOSTEGNO DEL REGNO UNITO

Nel frattempo, arriva il sostegno del Regno Unito. “Sosterrei i polacchi e qualunque scelta facessero”, ha dichiarato il ministro della Difesa Wallace a Sky News. Finora la Gran Bretagna ha fornito all’Ucraina armi difensive e altri aiuti militari e umanitari.

“Proteggeremmo la Polonia, li aiuteremo con tutto ciò di cui hanno bisogno”, ha detto. Il ministro ha aggiunto che il Regno Unito non potrebbe offrire aerei che gli ucraini sarebbero in grado di utilizzare. “La Polonia capirà che le scelte che faranno non solo aiuteranno direttamente l’Ucraina, il che è positivo, ma potrebbero anche portarla in linea di fuoco diretta da paesi come la Russia o la Bielorussia” ha ammesso Wallace.

I CACCIA DI POLONIA, BULGARIA E SLOVACCHIA

E in effetti voci su Polonia, Slovacchia e Bulgaria che inviavano vecchi caccia in Ucraina hanno iniziato a circolare già dal 27 febbraio dai rappresentanti ufficiali del governo ucraino e delle forze armate.

“Diversi paesi dell’Europa orientale come Polonia, Bulgaria e Slovacchia conservano dozzine di aerei di fabbricazione russa nei loro inventari ma sono riluttanti a rinunciare a quegli aerei senza garanzie da parte degli Stati Uniti di poterli sostituire” ricorda Politico.

La scorsa settimana il presidente della Polonia Andrzej Duda aveva escluso l’invio di caccia polacchi in Ucraina per sostenere la sua resistenza dalla Russia. Questa mossa avrebbe trascinerebbe la Nato nel conflitto.

Anche Bulgaria e Slovacchia hanno respinto l’idea. La Bulgaria ha affermato di aver bisogno del suo MIG-29 per la propria difesa aerea.

In quell’occasione i funzionari ucraini hanno detto a Politico che molti dei loro piloti erano già arrivati ​​in Polonia per il trasferimento, ma l’accordo è andato in stallo.

LA POSIZIONE DI VARSAVIA

In realtà, più che in stallo, fino a questo fine settimana la Polonia ha negato ogni possibilità di invio dei propri caccia Mig a Kiev, come racconta Defense News.

Sabato, il governo polacco ha bollato le affermazioni di aver fornito o fornirà i suoi Mig all’Ucraina come “notizie false”. Un tweet del comando generale delle forze armate polacche ha risposto a un’affermazione, dicendo: “Tutti gli aerei MiG29 dell’aeronautica polacca rimangono nelle loro basi”.

La cancelleria del primo ministro polacco ha dichiarato in un tweet: “La Polonia non invierà i suoi aerei da combattimento in Ucraina e non consentirà di utilizzare i suoi aeroporti. Aiutiamo in modo significativo in molte altre aree”.

CAUTI CASA BIANCA E PENTAGONO

E ieri perfino la Casa Bianca e il Pentagono hanno minimizzato la probabilità di un accordo sui caccia tra Usa e Polonia.

Anche il portavoce del Pentagono John Kirby ha cercato di mitigare le aspettative. “Siamo all’inizio di una discussione” ha precisato il portavoce del Pentagono, come riporta Defense News. “Non è un accordo concluso a questo punto”.

Non è chiaro quanti aerei statunitensi sarebbero coinvolti o come sarebbero trasportati, ha aggiunto Kirby.

LA FLOTTA POLACCA

La disponibilità dei MiG-29 polacchi al momento potrebbe avere un impatto su un potenziale accordo, ha commentato a DefenseNews l’esperto di aviazione Richard Aboulafia, ceo di AeroDynamic Advisory.

“Quelli sono aerei molto vecchi e l’aviazione polacca ha dato la priorità agli F-16 per anni”, ha detto Aboulafia.

I 94 velivoli da combattimento della Polonia includono 48 caccia F-16 Lockheed Martin che ha iniziato ad acquisire dagli Stati Uniti nel 2006 e 28 MiG-29.

Inoltre, Defense News ricorda che nel 2020 Varsavia ha firmato un accordo da 4,6 miliardi di dollari per 32 F-35 realizzati da Lockheed Martin. Il primo F-35 arriverà nel 2024, rendendo solo in quel momento i vecchi aerei di fabbricazione russa sacrificabili.

LE QUESTIONI DA RISOLVERE

Infine, oltre alla questione dei vecchi Mig-29 sacrificabili o meno per l’aviazione polacca, ci sono altri problemi.

“C’è anche un arretrato di produzione di F-16, il che significa che i paesi che potenzialmente danno via i loro caccia MiG e Su all’Ucraina dovrebbero aspettare per un po’ di tempo”, riferisce AP. “La linea di produzione dell’F-16 è riaperta solo di recente” sottolinea Airforcemag. E ci vorrà del tempo prima che Lockheed Martin inizi a consegnare gli aerei completati.

Per rendere le cose ancora “più complicate”, sottolinea il Times, “molti di quei caccia sono promessi a Taiwan”, dove gli Usa hanno maggiori interessi strategici”.

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