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Rheinmetall Leonardo

Oto Melara e Rheinmetall, che cosa farà Fincantieri?

Dopo le indiscrezioni stampa sull'offerta di Rheinmetall per il 49% di Oto Melara, la trattativa potrebbe slittare ancora. Secondo Defense News, la decisione non sarà presa prima di settembre per dare a Fincantieri il tempo di valutare una mossa

Non così veloce sulla cessione di Oto Melara, la controllata armamenti terrestri messa in vendita da Leonardo insieme all’altra unità Wass.

La decisione sulla vendita di una partecipazione in Oto Melara non sarà presa prima di settembre per dare a Fincantieri il tempo di formulare un’offerta. Lo ha rivelato un funzionario del governo a Defense News.

Alla fine di maggio, la tedesca Rheinmetall ha fatto un’offerta non vincolante per l’acquisto del 49% dell’azienda spezzina per un importo tra 190 e 210 milioni di euro. Il gruppo tedesco aveva già manifestato in via informale al governo il proprio interesse su Oto Melara per una collaborazione industriale, con l’obiettivo di partecipare ai programmi dei nuovi carri armati (il nuovo carro leggero per l’Esercito Aifv e Mgcs).

Ma la partita resta a tre. Sia il consorzio franco-tedesco Knds sia l’italiana Fincantieri avevano già espresso interesse per le due divisioni l’anno scorso.

E proprio l’ad di Leonardo Alessandro Profumo aveva comunicato la preferenza per Knds rispetto a Rheinmetall. Il gruppo ex Finmeccanica teme infatti la concorrenza con Rheinmetall sull’elettronica, business in cui il Leonardo punta alla leadership.

Tuttavia, l’ultima parola spetta al governo che può esercitare la golden power visto la strategicità dell’asset. Inoltre, il futuro delle controllate Oto Melara e Wass, che Leonardo intende vendere è legato a doppio filo all’ingresso del gruppo italiano nel programma Mgcs, il cosiddetto “carro armato europeo del futuro”.

L’Italia vuole essere inclusa nel progetto franco-tedesco Mgcs, che potrebbe garantire a Leonardo la fornitura dei sistemi elettronici. Sia Knds sia Rheinmetall fanno già parte del programma del programma Mgcs.

Nel frattempo, stamani Piazza Affari frena Leonardo dopo il rally dello scorso fine settimana sulla notizia dello slittamento della decisione su Oto Melara.

L’ESECUTIVO ATTENDE LA MOSSA DI FINCANTIERI

“Attenderemo settembre per un’offerta di Fincantieri, vogliamo avere il quadro completo”, ha detto la fonte del governo a Defense News.

Il governo italiano, che controlla Leonardo (attraverso il Mef al 30%) e Fincantieri (attraverso Cdp Industria al 71,32%), vuole avere voce in capitolo nell’accordo per il futuro di Oto Melara e Wass. L’esecutivo ha avviato infatti un tavolo interminesteriale tra Mef, Mise e Difesa per seguire da vicino il processo di vendita. Lo aveva annunciato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini (Pd) in Aula a fine novembre 2021.

In particolare, Roma vuole avere un ruolo in un consorzio a livello europeo per l’equipaggiamento militare terrestre, in cui potrebbero essere ripiegati alcuni degli asset di Oto Melara e Wass.

VENDITA A RHEINMETALL E FINCANTIERI

Secondo DefenseNews, l’intenzione di Rheinmetall di acquisire una quota di minoranza, piuttosto che l’acquisto del 100% proposto da Knds, ha raccolto il favore dei politici italiani preoccupati di cedere l’azienda a un acquirente straniero proprio mentre l’Ucraina fa guerra al valore del know-how dei veicoli blindati.

La fonte non ha escluso l’accettazione dell’offerta di Rheinmetall di acquisire il 49% di Oto Melara con la vendita del 51% della quota rimanente di Leonardo a Fincantieri. Questa mossa garantirebbe infatti il controllo italiano dell’azienda.

Secondo Defense News, “Rheinmetall non ha avuto accesso alla data room di Oto Melara, quindi la sua offerta potrebbe ancora cambiare”.

“Va detto che al momento l’offerta di Rheinmetall è “ solitaria”, anche se non è da escludere che a sostegno dei tedeschi possa ufficializzare la sua discesa in campo il gruppo Fincantieri, fresco di un nuovo vertice affidato al tandem ( Pierroberto Folgiero, ad, e Claudio Graziano, presidente). A rafforzare la presenza di Fincantieri potrebbe anche essere l’ipotesi di uno spacchettamento tra asset terrestri e asset navali” sottolinea Repubblica.

L’INTERESSE GIÀ MANIFESTATO DA FINCANTIERI

Secondo le ricostruzioni giornalistiche, l’anno scorso Leonardo ha ricevuto l’offerta di Knds (650 milioni) e quella di Fincantieri (450 milioni, aumentabile a 550 milioni) per Oto Melara e Wass. Per l’offerta di Fincantieri, gruppo controllato da Cdp Equity con il 71,32%, si parlava della necessità di un aumento di capitale sostenuto dal suo principale azionista Cdp.

In realtà, l’offerta di Fincantieri includeva già in maniera informale Rheinmetall. In caso di aggiudicazione dell’ex Oto Melara, il gruppo cantieristico avrà bisogno di un partner terrestre e quello non può che essere Rheinmetall dal momento che stanno comprando insieme la tedesca Tkms che costruisce sottomarini e navi di superfici.
Mossa quest’ultima che sottolinea ancora una volta la virata verso il business militare per Fincantieri. L’ex ad Giuseppe Bono non ha mai fatto mistero di perseguire il consolidamento dell’industria europea della difesa, con un ruolo da leone per il gruppo di Trieste nel navale.
A metà dicembre Reuters e Bloomberg riferivano che il gruppo guidato da Bono gode del sostegno del suo maggiore azionista – Cdp – per un aumento di capitale che gli consentirebbe di presentare un’offerta per la cessione dell’ex Oto Melara e Wass.
Dunque non resta che attendere le mosse dei nuovi vertici di Fincantieri.

IL COMMENTO DI EQUITA SIM

“Le trattative per la vendita di Oto Melara e Wass sono in corso – commenta Equita Sim ripresa da Finanzareport.it -, ma riteniamo che la visibilità su tempistiche ed esito rimanga limitata dato il ruolo centrale della politica” in questo genere di trattative.

Quanto a una possibile Oto Melara targata Fincantieri, Equita si dice convinta che “possa essere effettivamente interessata a Oto Melara e Wass e che un’eventuale offerta possa essere portata avanti con un aumento di capitale sostenuto da Cdp”.

LA POSIZIONE DEI SINDACATI

Infine, l’opzione Fincantieri avrebbe il sostegno dei sindacati, preoccupati che una cessione estera di Oto Melara e Wass (oggi Bu Sistemi di Difesa) possa compromettere l’occupazione nei quattro stabilimenti italiani coinvolti.

Come ha riportato DefenseNews, la soluzione Rheinmetall (49%) e Fincantieri (51%) di Oto Melara raccoglierebbe il favore della Uilm. In una dichiarazione del 1 giugno dopo la notizia dell’offerta di Rheinmetall, la Uilm ha dichiarato: “Non accetteremo proposte che non coinvolgano la governance italiana”.

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