skip to Main Content

Leonardo

Leonardo, ecco come l’ex Finmeccanica punta alla difesa europea dopo l’Ucraina

La guerra in Ucraina accelererà il progetto di difesa europea unica secondo Leonardo. Tutti i dettagli sui piani del gruppo capeggiato da Profumo   L’invasione russa dell’Ucraina accelererà i piani per il consolidamento della difesa europea e Leonardo è pronta a svolgere un ruolo di primo piano. Lo scrive il quotidiano francese Les Echos. La…

 

L’invasione russa dell’Ucraina accelererà i piani per il consolidamento della difesa europea e Leonardo è pronta a svolgere un ruolo di primo piano.

Lo scrive il quotidiano francese Les Echos. La “creazione di un sistema europeo di difesa e di sicurezza” e la “creazione delle spese di difesa nell’Ue e i Paesi vicini potrebbero accelerarsi, creando così delle opportunità per le aziende del settore”, ha detto Alessandro Profumo, ad di Leonardo in occasione della presentazione dei risultati 2021.

Inoltre, Profumo ha ricordato che Leonardo faceva già parte di diversi programmi congiunti di difesa europei tra cui l’Eurodrone e Tempest.

“Certamente c’è una forte spinta in questa direzione ma bisogna vedere come ogni paese reagirà” ha sottolineato il numero uno del colosso della difesa e aerospazio.

“Vogliamo essere i primi al mondo per gli elicotteri e leader in elettronica e cybersecurity” ha ribadito Profumo in una recente intervista al Messaggero. E proprio ieri Leonardo ha presentato il piano a cinque anni per l’elettronica per la Difesa con investimenti per 1,5 miliardi tra Italia e Uk.

Tutti i dettagli.

IL PERCORSO PER LA DIFESA EUROPEA SECONDO LEONARDO

Per una difesa europea “un primo passo potrebbe essere valutare la capacità dell’Europa di sviluppare tecnologie condivise con la realizzazione di applicazioni duali (civili e militari) con ricadute crescenti anche in ambito civile” ha evidenziato Profumo al Messaggero.

Con “l’integrazione dei requisiti delle Forze armate dei vari paesi” come punto di partenza.

“In Europa ancora oggi — sottolinea l’ad di Leonardo — ci sono 27 ministeri della Difesa, con 27 enti di procurement diversi. Nessuno Stato membro, da solo, dispone delle risorse e delle capacità, anche in termini di competenze, necessarie per sostenere lo sviluppo delle tecnologie chiave per la sicurezza. La situazione internazionale è in evoluzione: molti paesi europei hanno cambiato la propria postura, primo fra tutti la Germania, aumentando gli investimenti per la Difesa. Si tratta di una vera rivoluzione, anche per la velocità con cui sta avvenendo”.

AUMENTERANNO I BUDGET MILITARI

A fine febbraio infatti il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato un nuovo fondo da 100 miliardi di euro per modernizzare le forze armate tedesco, compreso l’acquisto di droni armati e nuovi jet da combattimento. Si tratta del doppio del budget annuale per la difesa rispetto all’anno precedente.

Secondo indiscrezioni di stampa, anche il governo italiano starebbe valutando con la prossima legge di bilancio (ottobre 2022) un incremento graduale della spesa militare di circa 8/10 miliardi di euro nei prossimi 5 anni in risposta agli attuali sviluppi geopolitici.

Come riporta Reuters, anche Danimarca, Polonia e Svezia si stanno muovendo in questa direzione.

IL SETTORE DIFESA TRAINA LA CRESCITA DI LEONARDO

E proprio il business militare ha trainato la ripresa di Leonardo nel 2021.

Il 10 marzo il cda del gruppo ha approvato i conti del 2021 che chiudono con ricavi a 14,1 miliardi (+5%), ordini per 14,3 miliardi (+4%) e utile a 587 milioni (+142%).

“Il flusso di cassa operativo 2021 “è risultato al di sopra della guidance e doppio rispetto alle attese. Abbiamo ripreso il percorso di crescita con risultati al di sopra dei livelli pre-pandemici” ha sottolineato Profumo. E l’88% dei ricavi di Leonardo proviene proprio dal business difesa e governativo.

LA STRATEGIA

Quindi Al Messaggero Profumo ha ribadito la strategia del gruppo. “Puntiamo ad essere l’azienda numero uno al mondo negli elicotteri, leader europeo dell’elettronica per la difesa, protagonista nei programmi di cooperazione internazionale nell’aeronautica e nei sistemi autonomi, e un punto di riferimento per lo spazio”.

L’OBIETTIVO IN EUROPA

“Il nostro obiettivo in Europa è diventare polo di aggregazione per il mercato dell’elettronica per la difesa, facendo leva sulle sinergie nei campi della sensoristica, cybersecurity, gestione dati e robotica” ha sottolineato l’ad di Leonardo.

In quest’ottica si inserisce l’acquisizione del 25,4% della società tedesca Hensoldt, attiva nel campo dei sensori per applicazioni in ambito difesa e sicurezza. Inoltre, “stiamo espandendo le nostre competenze in ambito aeronautico continuando a rafforzare il programma Eurofighter e partecipando al programma Tempest” ha evidenziato Profumo.

IL PIANO DI CRESCITA PER L’ELETTRONICA PER LA DIFESA

Infine, Leonardo “punta a conquistare la leadership europea nell’Elettronica per la Difesa”.

Proprio ieri l’azienda ha presentato un piano di crescita e sviluppo quinquennale che pone al centro il sistema industriale italiano con 200 milioni di euro di investimenti annui dedicati all’Italia che arrivano a 300 milioni annui considerando anche il Regno Unito.

‘Perno del processo di rafforzamento delle linee produttive sarà la ‘Factory of the Future’, il modello per una fabbrica intelligente, già in corso di sviluppo nel Regno Unito, con robotica e sistemi digitali. Il piano conta sui 18 poli di eccellenza italiani che “saranno in grado di gestirne il portafoglio tecnologico attraverso l’intera filiera del valore, dallo sviluppo, alla produzione fino al supporto post-vendita”. Prevede anche la “creazione di un ecosistema di open innovation con il mondo della formazione e della ricerca. Saranno coinvolti oltre 20 poli universitari e centri di ricerca e 9 Its/Iitis.

Back To Top