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Telespazio

Leonardo, come si muoveranno Telespazio e Thales Alenia sul sistema satellitare Ue

Il consorzio composto da 9 società (tra cui le italiane Telespazio e Thales Alenia Space) selezionate dalla Commissione europea, studierà la progettazione, lo sviluppo e il lancio di un sistema di comunicazione spaziale di proprietà europea. Il progetto farà concorrenza a Starlink di SpaceX, Amazon Kuiper e OneWeb   L’Europa punta all’accesso a Internet via…

 

L’Europa punta all’accesso a Internet via satellite ad alta velocità con Airbus, Arianespace, Eutelsat, Hispasat, Ohb, Orange, Ses, Telespazio e Thales Alenia Space.

La Commissione europea ha selezionato i membri del consorzio che studierà la progettazione, lo sviluppo e il lancio di un sistema spaziale europeo per le comunicazioni.

Dopo aver acquisito un proprio sistema di navigazione satellitare indipendente dal GPS, Galileo, e il suo sistema di osservazione della Terra, Copernicus, l’Ue desidera dotarsi di una costellazione di satelliti in grado di fornire l’accesso a Internet ad alta velocità, soprattutto per applicazioni critiche.

Lo studio valuterà la fattibilità della nuova iniziativa volta a rafforzare la sovranità digitale europea e fornire connettività sicura per i cittadini, le imprese e le istituzioni pubbliche.

Ma l’Europa non è l’unica nella corsa per costruire queste costellazioni e trasmettere Internet sulla Terra dallo spazio. Il progetto competerà con Starlink di SpaceX, Amazon Kuiper e OneWeb.

Tutti i dettagli.

I MEMBRI DEL CONSORZIO CON TELESPAZIO

La Commissione europea ha selezionato i membri del consorzio: Airbus, Arianespace, Eutelsat, Hispasat, OHB, Orange, SES, Telespazio (jv Leonardo 67% e Thales 33%) e Thales Alenia Space (Thales 67% e Leonardo 33%).

TELESPAZIO: “PASSO AVANTI VERSO L’AUTONOMIA EUROPEA”

“È di grande importanza per Telespazio far parte del consorzio selezionato dalla Commissione Europea che studierà il progetto del nuovo sistema di comunicazioni satellitari dell’Unione Europea. Il maggiore utilizzo dei satelliti per le comunicazioni migliorerà la resilienza, la sicurezza e le capacità dell’intera infrastruttura di rete, aumentando al contempo la sua copertura in Europa e anche nel mondo. Questo traguardo rappresenta un ulteriore passo verso l’autonomia europea, già raggiunta nei settori della navigazione satellitare e dell’osservazione della Terra con i programmi Galileo e Copernicus”, ha dichiarato Luigi Pasquali, Coordinatore delle Attività Spaziali di Leonardo e amministratore delegato di Telespazio.

IL VALORE DEL CONTRATTO

Il valore del contratto sullo studio di fattibilità, della durata di un anno, è di 7,1 milioni di euro.

IL NUOVO SISTEMA DI CONNETTIVITÀ

Il sistema di connettività spaziale europeo, sostenuto dal commissario per il mercato interno Thierry Breton, è concepito per fornire servizi per le comunicazioni sicure all’Unione e ai suoi Stati membri, oltre a fornire connettività a banda larga per i cittadini, le aziende e i settori della mobilità europei.

Il nuovo sistema sarà basato sul programma Govsatcom dell’Unione europea, ideato per la messa in comune e la condivisione di servizi satellitari.

COMPLEMENTARE A COPERNICUS E GALILEO

Complementare a Copernicus e Galileo, questo nuovo programma, una volta avuto il via libera, potrà sfruttare in pieno il potenziale tecnologico fornito dalle industrie digitali e spaziali.

IL COSTO COMPLESSIVO

Tuttavia, secondo Bloomberg, il costo complessivo del progetto sarà di circa 6 miliardi di euro. La Commissione europea dovrebbe anticipare 2 miliardi, il resto da dividere tra Stati e industriali. Alla fine di questa prima fase di studio, l’architettura del sistema e il suo costo complessivo dovrebbero essere fissati.

L’ambizione europea sarebbe quella di mettere in servizio la rete entro cinque o sette anni.

IN COSA CONSISTE LA FASE DI STUDIO ASSEGNATA DALLA COMMISSIONE EUROPEA

Più in dettaglio, la fase di studio assegnata dalla Commissione europea consoliderà i requisiti degli utenti e della missione, oltre a fornire la progettazione preliminare dell’architettura e della fornitura dei servizi e le relative stime sui costi. Durante questa fase sarà preso in considerazione e valutato uno schema di partenariato pubblico-privato (PPP).

Lo studio esaminerà come il sistema spaziale potrà migliorare e connettere le attuali e future infrastrutture critiche, incluse le reti terrestri, rafforzando la capacità dell’Unione di accedere al cloud e fornire servizi digitali in modo indipendente e sicuro. Quest’ultima condizione essenziale per creare fiducia nell’economia digitale e garantire l’autonomia strategica e la resilienza dell’Europa.

I SATELLITI E IL 5G (E 6G)

Il progetto, inoltre, farà leva e rafforzerà il ruolo dei satelliti nell’ecosistema 5G, valutandone l’interoperabilità e creando le condizioni per l’evoluzione verso le prossime tecnologie 6G.

IN CONCORRENZA CON ONE WEB, STARLINK E AMAZON KUIPER

Ma il progetto di sistema satellitare europeo incontra già parecchi rivali. A partire dalla società aerospaziale SpaceX di Elon Musk che ha già lanciato centinaia di satelliti nella sua costellazione Starlink e prevede di lanciarne fino a 42.000 nei prossimi anni.

Quest’estate anche Amazon di Jeff Bezos ha ricevuto il via libera per  Kuiper,  progetto di satelliti per fornire servizi di banda larga.

Ma Elon Musk e Jeff Bezos non sono gli unici a voler fornire una connessione internet via satellite. Anche OneWeb punta a costruire una costellazione di 650 satelliti e ne ha già lanciato 74. La società aveva presentato istanza di fallimento lo scorso marzo. Tuttavia quest’estate è stata salvata da un consorzio che include il governo britannico e la multinazionale indiana Bharti Global.

SPACEX IN TESTA

Finora la società di Elon Musk ha dispiegato più di 800 satelliti Starlink (attraverso 14 missioni) in orbita terrestre bassa. Non solo Starlink ha anche avviato il servizio Beta di connettività in Nord America.

Ma anche OneWeb fa sul serio: ha già lanciato più di 100 satelliti propri, di cui 36 proprio venerdì scorso. La società ha in programma di lanciare 650 satelliti entro la fine del 2021. OneWeb ha la seconda più grande rete satellitare a banda larga in orbita terrestre dopo Starlink.

Infine, come ha sottolinea Forbes, altri paesi, compresa la Cina, hanno in programma di lanciare costellazioni di centinaia di satelliti.

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