Partenza in rialzo a Piazza Affari per Leonardo. Fra i titoli in evidenza sul paniere principale di Borsa Italiana c’è Leonardo (+2,43%) che continua il rally di ieri legato all’Ipo della controllata Drs, specializzata in elettronica per la difesa.
Oggi il gruppo guidato da Alessandro Profumo prosegue la sua corsa, avanzando di due punti percentuali in area 7,9 euro, dopo che ieri ha lanciato l’Ipo di una quota di minoranza di azioni ordinarie della controllata Drs a Wall Street.
I DETTAGLI DEL COLLOCAMENTO
Le azioni saranno offerte e vendute da Leonardo Us Holding, la subholding americana, che detiene l’intero capitale di Drs, composto da 145 milioni di azioni ordinarie.
Saranno disponibili circa 31,9 milioni di azioni a una fascia di prezzo compresa tra 20,00 e 22,00 dollari, il che aumenterebbe quindi il patrimonio netto da 638 milioni a 701,8 milioni di dollari. Pari a una somma tra 536 e 678,5 milioni di euro, al cambio corrente.
Leonardo Us Holding offrirà agli investitori pubblici una partecipazione del 22% nella controllata, che potrebbe aumentare fino al 25,3%.
L’OPZIONE DI 30 GIORNI
La società intende infatti concedere ai sottoscrittori un’opzione di 30 giorni per acquistare fino a ulteriori 4.785.000 azioni ordinarie al prezzo dell’offerta pubblica.
QUANTO PUNTA A RACCOGLIERE LEONARDO
Se tutte quelle azioni venissero acquistate, si otterrebbero 105,3 milioni di dollari di capitale aggiuntivo. Il gruppo di piazza Monte Grappa punta a incassare 807,1 milioni di dollari.
CAPITALIZZAZIONE DI 3 MILIARDI
Il punto medio della fascia di prezzo delle azioni implica un valore di mercato di quasi 3 miliardi di dollari per Leonardo Drs.
QUOTAZIONE COMPLETATA ENTRO LA FINE DI MARZO
La quotazione dovrebbe essere completata entro la fine di marzo, quando le azioni di Leonardo Drs inizieranno a essere negoziate alla Borsa di New York con il simbolo “DRS”.
“A valle del completamento dell’offerta”, è previsto che Leonardo detenga il 78% delle azioni ordinarie emesse e in circolazione di Drs e circa il 74,7% “qualora l’opzione d’acquisto di ulteriori azioni venga esercitata integralmente dai sottoscrittori”, spiega una nota della società.
Nel corso della presentazione dei risultati 2020 del gruppo, la scorsa settimana, Profumo aveva spiegato che la società intende “mantenere una quota di maggioranza” in Drs “e una significativa presenza negli Stati Uniti”.
In vista dell’Ipo, Drs aveva dichiarato di aver pianificato di ripagare i 237 milioni di dollari di debito tra parti correlate e di emettere 450 milioni di nuovo debito.
COSA FARÀ LEONARDO CON L’IPO DI DRS
I proventi della vendita di titoli andranno tutti a Leonardo. Il gruppo “potrà beneficiarne per ridurre l’indebitamento finanziario netto consolidato, salito nel 2020 da 2.847 a 3.318 milioni di euro” ha sottolineato Dragoni sul Sole 24 Ore.
Ma con l’ipo di Drs, Leonardo non punta solo a far cassa e ridurre il debito.
L’ex Finmeccanica sta predisponendo infatti una “war chest”, fondi per la guerra, risorse per “guidare il consolidamento europeo”. Come ha indicato Profumo in una recente intervista al Financial Times, il gruppo punta a crescere “nelle aree core in cui ha già solidi fondamentali di business”. “Prevediamo — aveva sostenuto l’ad di Leonardo — che il mercato sarà più dinamico dopo il Covid”, con aziende che “si riposizionano e si consolidano in risposta alle nuove condizioni di mercato”.