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Leonardo Azionisti Critici

Che cosa farà Leonardo con l’americana Drs

Tutti i primi dettagli sulla quotazione a Wall Street di una parte di Leonardo Drs, la controllata americana del gruppo Leonardo. Fatti, numeri e commenti

 

Ieri il consiglio di amministrazione di Leonardo si è riunito per approvare il progetto di quotazione di Drs prima della necessaria approvazione del board della controllata americana.

Il ritorno in Borsa — con una quota di poco meno del 25% — serve a far cassa per la capogruppo Leonardo ma anche a mettere fieno in cascina per eventuali operazioni di acquisizioni.

CHE COSA E’ DRS

Leonardo Drs è la controllata americana dell’ex Finmeccanica che è tra i fornitori del Pentagono, dell’esercito americano e di enti della «homeland security».

IL RITORNO A WALL STREET DI DRS

Dunque 13 anni dopo Drs Technologies si appresta a tornare sul mercato azionario, a Wall Street, dopo aver lasciato il listino quando l’allora Finmeccanica quando era guidata dall’ad, Pierfrancesco Guarguaglini, decise di acquistarla per 5,2 miliardi, 3,4 miliardi di dollari ai valori di quell’anno.

LA VALUTAZIONE DI DRS

La valutazione di Drs sarebbe superiore ai 3 miliardi, di poco inferiore all’intera capitalizzazione di Leonardo (3,93 miliardi).

I NUMERI DELLA QUOTAZIONE

“Leonardo potrebbe incassare circa un miliardo di euro o poco più. Dipenderà dal prezzo (si ragiona su un valore di almeno tre miliardi per tutta Drs) e dalla quantità di azioni vendute, l’ipotesi base è il 25%, non è da escludere che si arrivi al 30. Drs sarà quotata al Nyse”, ha scritto Gianni Dragoni del Sole 24 Ore.

I RISULTATI DI DRS NEI 9 MESI DEL 2020

Nei nove mesi del 2020 Leonardo Drs ha realizzato ordini pari a 2,262 miliardi di euro, segnando un aumento del 12,8% rispetto ai 2,005 miliardi di euro dello stesso periodo del 2019. I ricavi si sono attestati a 1,719 miliardi di euro, in crescita del 6,4% rispetto ai 1,616 miliardi dei nove mesi del 2019. L’Ebita è stato pari a 101 milioni di euro, in calo dell’1,9% rispetto ai 103 milioni di euro dello stesso periodo del 2019. Il Ros è passato al 5,9% rispetto al 6,4% dei nove mesi del 2019.

IL PESO DI DRS NEI CONTI DI LEONARDO SPA

Gli ordini di Leonardo Drs hanno rappresentato il 26,58% del totale degli ordini realizzati da Leonardo Spa nei primi nove mesi del 2020 (8,51 miliardi di euro), i ricavi il 19% del fatturato complessivo del gruppo (9,025 miliardi di euro) e l’Ebita il 20,32% (497 milioni di euro).

I DATI DI DRS NEL 2019

Nel 2019 Leonardo Drs ha realizzato ordini pari a 2,611 miliardi di euro,  segnando un aumento del 7,1% rispetto ai 2,438 miliardi di euro del 2018. I ricavi si sono attestati a 2,438 miliardi di euro, in crescita del 23,1% rispetto a 1,98 miliardi del 2018. L’Ebita è stato pari a 186 milioni di euro, in aumento del 45,3% rispetto ai 128 milioni di euro del 2018. Il Ros è passato al 7,6% rispetto al 6,5% del 2018.

Gli ordini di Leonardo Drs hanno rappresentato il 18,51% del totale ordini realizzato da Leonardo Spa nel 2019 (14,105 miliardi di euro), i ricavi il 17,68% del fatturato complessivo del gruppo (13,784 miliardi di euro) e l’Ebita il 14,86% (1,251 miliardi di euro).

LA STORIA DI DRS SECONDO IL SOLE 24 ORE

Nel 2008 Finmeccanica annunciò il 12 maggio l’accordo per l’acquisto di Drs a 81 dollari per azione. Era il momento del passaggio tra il governo Prodi e Berlusconi, il cui ministro dell’Economia Giulio Tremonti mostrò disappunto per essere messo di fronte al fatto compiuto. Ma poi approvò l’aumento di capitale di 1,2 miliardi (a 8 euro per azione) per dotare Finmeccanica delle risorse per l’acquisto.

L’acquisizione fu completata il 22 ottobre. Secondo i dati riportati da R&S-Mediobanca, Drs è stata pagata 3,6 miliardi di dollari per cassa, oltre all’assunzione di 1,6 miliardi di indebitamento finanziario netto. Secondo i valori in euro, indicati nel bilancio 2008 di Finmeccanica, il gruppo ha pagato un corrispettivo di 2,372 miliardi, inoltre c’è stato un apporto all’indebitamento finanziario netto di poco più di 1,2 miliardi. Pertanto l’acquisizione è costata circa 3,6 miliardi in euro, tra contanti e debiti netti.

Non ci sono state però le sinergie industriali che Finmeccanica aveva immaginato tra Drs e le sue aziende italiane. Dato il ruolo strategico di Drs, le sue attività sono state schermate con la proxy. L’ex Finmeccanica non può dare indicazioni al management, che è americano e indipendente dal padrone italiano (ma non dal Pentagono). Guarguaglini aveva limitato la parte proxy a circa un terzo di Drs. Nella successiva gestione Giuseppe Orsi ha accettato la richiesta americana di aumentare proxy al 100 per cento. Così la distanza di Drs da Leonardo è aumentata. E addio ricadute sull’industria italiana.

Ecco come va Leonardo Drs (le banche d’affari si gasano per l’Ipo)

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