skip to Main Content

Total

Total, ecco come Trump azzoppa la compagnia francese in Iran

La minaccia di nuove sanzioni all’Iran spinge Total ad abbandonare un progetto che vale un miliardo di dollari. La francese è troppo esposta negli Usa. Articolo di Giusy Caretto Il colosso francese dell’Oil&Gas, Total, è pronto a lasciare l’Iran e ad abbandonare un progetto da un miliardo di dollari. Tutta colpa, facile intuire, dalle nuove…

Il colosso francese dell’Oil&Gas, Total, è pronto a lasciare l’Iran e ad abbandonare un progetto da un miliardo di dollari. Tutta colpa, facile intuire, dalle nuove sanzioni minacciate da Donal Trump che nei gironi scorsi ha annunciato il ritiro dall’America dall’accordo sul nucleare iraniano.

Per Trump, infatti, Teheran non rispetta il patto fatto e rappresenterebbe una minaccia per gli Usa e il mondo intero. L’inquilino della Casa Bianca, per punire ed indebolire l’Iran, ha promesso anche il ripristino delle vecchie sanzioni volute da Barack Obama nel 2012, verso Teheran e verso tutti coloro che supporteranno il Paese. Una scelta, ovviamente, che avrà importanti ripercussioni sul settore dell’Oil&Gas di cui vive l’economia iraniana e, di riflesso, su tutti i Big di settore che sono in Iran.

Nel 2015, la riabilitazione sul mercato di Teheran, grazie proprio all’accordo sul nucleare siglato il 14 luglio del 2015 a Vienna, dai membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU con potere di veto (Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Russia e Cina, più la Germania), aveva ridato una spinta importante al Paese: nei mesi le vecchie compagnie petrolifere sono tornate ad operare in Iran, contribuendo all’esportazione di 2,6 milioni di barili (al giorno).

TOTAL PRONTA A LASCIARE L’IRAN

La prima major petrolifera a rientrare in Iran, firmando a fine 2016 un contratto per il giacimento South Pars (il più grande del mondo), era stata proprio la francese Total, che ora è pronta, davanti alle minacce a stelle e strisce, a ritirarsi subito da Teheran. La compagnia, come si legge in comunicato diffuso dalla società, “non può permettersi di incorrere in nessuna sanzione secondaria” e ha sospeso ogni attività relativa a South Pars.

Total non intende, comunque, arrendersi subito: la francese è a lavoro, con il Governo Macron, per poter chiedere un’esenzione dalle sanzioni Usa.

COSA PERDE TOTAL?

Se Total dovesse abbandonare Teheran perderebbe tanto. Perderebbe il contratto per la Fase 11 di South Pars, la cui messa in produzione dovrebbe portare ad una capacità aggiuntiva di 18 miliardi di metri cubi di gas l’anno da destinare al mercato iraniano. Nel progetto, fino ad ora, Total aveva investito 40 milioni di euro.
Abbandonare significherà, anche, mettere a rischio gli obiettivi di crescita della produzione di idrocarburi del 5% l’anno tra il 2016 e il 2022.

PERCHE’ TOTAL E’ PRONTA A RINUNCIARE

La questione è molto semplice: Total, a causa delle sanzioni, potrebbe dover rinunciare a finanziamenti consistenti concessi dalle banche americane, o assistere all’abbandono di azionisti Usa (che sono oltre il 30%). Non solo: dopo essersi messo contro Trump, il colosso francese potrebbe avere seri problemi ad operare negli Usa, dove la compagnia vanta oltre 10 miliardi di dollari di capitale investito.

UE ALLA RICERCA DI UNA SOLUZIONE DIPLOMATICA

Qualche speranza che Total possa avere sia gli Usa sia l’Iran c’è ancora. Oltre al Governo francese, anche l’Unione europea sta lavorando per trovare “soluzioni pratiche” che permettano alle aziende del vecchio Continente di mantenere i rapporti commerciali con Teheran.ì

TOTAL ESCE, I CINESI ENTRANO

Se Total dovesse abbandonare la partita iraniana, c’è già un sostituto pronto ad entrare in campo. Ed è cinese: la compagnia energetica Cnpc è pronta a sostituire la francese Total nel contratto per lo sviluppo della fase 11 del giacimento di gas naturale South Pars, secondo indiscrezioni riportate dall’Agenzia Nova.

Il ministro del Petrolio della Repubblica islamica, Bijan Zangeneh, citato dall’agenzia di stampa iraniana Shana, avrebbe detto che se i francesi lasceranno, la cinese Cnpc “sostituirà Total, acquisendo la sua quota”. Qualora anche Cnpc dovesse uscire dal contratto, “non resterà che la società iraniana Petropars”.

TUTTI GLI APPROFONDIMENTI DI START MAGAZINE SUL DOSSIER IRAN:

(CHI TEME DI PIU’ IN GERMANIA LA MOSSA DI TRUMP ANTI IRAN)

(ECCO CHE I GRUPPI MONDIALI PIU’ PREOCCUPATI PER LA STERZATA DI TRUMP SULL’IRAN)

(TUTTI GLI EFFETTI DELLA DECISIONE DI TRUMP SULL’ECONOMIA IRANIANA)

(ECCO LE AZIENDE ITALIANE CHE PIU’ TEMONO SULL’IRAN)

Back To Top