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Vodafone Swisscom

Perché Vodafone in Italia ha preferito Swisscom a Iliad

Swisscom pronta a comprare Vodafone Italia per 8 miliardi per fonderla con Fastweb. Fatti, numeri e approfondimenti

Alla fine Vodafone ha preferito Fastweb di Swisscom a Iliad.

Il gruppo di tlc svizzero, attivo in Italia con Fastweb, ha confermato di essere in trattative esclusive avanzate con la multinazionale britannica per l’acquisizione in contanti del 100% di Vodafone Italia per 8 miliardi di euro.

L’obiettivo di Swisscom è una fusione di Vodafone Italia con Fastweb. È quanto si legge in una nota della società di telecomunicazioni elvetica in cui si informa che i due gruppi hanno trovato un accordo sul prezzo di acquisto in via preliminare di 8 miliardi di euro in contanti e senza debiti.

Da parte sua Vodafone — che il mese scorso ha rifiutato la proposta di Iliad di unire le attività delle due società in Italia in una joint venture paritetica in base alla quale il gruppo britannico avrebbe ricevuto 6,6 miliardi di euro in contanti per un valore aziendale di 10,45 miliardi di euro — ha fatto sapere che la “vendita a Swisscom” è la “migliore soluzione per i soci” “In termini di creazione di valore, incassi e certezza del deal”.

Secondo Bloomberg Vodafone ha preferito l’offerta di Swisscom rispetto a quella del gruppo francese fondato da Xavier Niel perché ha una componente di contanti maggiore.

Continua così il risiko delle tlc italiane: l’operazione darà vita infatti al secondo operatore fisso, dietro Tim,(quest’ultima impegnata nella cessione della rete fissa al fondo Kkr), come emerso dagli ultimi dati dell’Osservatorio trimestrale Agcom su rete fissa e mobile pubblicato a dicembre.

Le azioni di Vodafone sono aumentate dell’1,7% nelle prime negoziazioni, mentre Swisscom è rimasta sostanzialmente stabile.

Tutti i dettagli.

LA CONFERMA DI SWISSCOM

“Sebbene i termini completi della transazione debbano ancora essere definiti, Swisscom e Vodafone hanno concordato un prezzo di acquisto preliminare per Vodafone Italia di 8 miliardi di euro su base cash and debt free”, spiega il gruppo elvetico in una nota. La società che già controlla Fastweb sottolinea che “la fusione prevista tra Vodafone Italia e Fastweb riunirebbe infrastrutture mobili e fisse di alta qualità, competenze e capacità complementari per creare un’azienda leader convergente”.

La transazione, prosegue la nota, è attesa comportare una crescita di valore e dei flussi di cassa per Swisscom. Il gruppo svizzero, post acquisizione, si aspetta di mantenere almeno un rating di credito “A” e di avere un impatto positivo sulla politica dei dividendi.

Tuttavia, “non c’è alcuna certezza che la transazione vada a buon fine – conclude Swisscom – Se necessario, verrà fatto un ulteriore annuncio al momento opportuno”.

LA POSIZIONE DI VODAFONE

Quindi la multinazionale britannica guidata da Margherita Della Valle (nella foto) è pronta a uscire dal mercato italiano con la cessione di Vodafone Italia a Swisscom.

Oggi il gruppo ha dichiarato in una nota che “Vodafone – si legge – si è impegnata a lungo con diverse parti per esplorare il consolidamento del mercato in Italia e ritiene che questa potenziale transazione offra la migliore combinazione di creazione di valore e certezza della transazione” per i suoi azionisti.

Vodafone, che ricorda come non ci sia ancora “certezza” sul fatto che l’operazione vada in porto, conferma che la vendita avverrà sula base di una valutazione di 8 miliardi di euro di Vodafone Italia, al netto di debito e cassa. L’enterprise value rappresenta un multiplo di circa 26 volte il consensus sui flussi di cassa operativi per il 2024 e di circa 7,6 volte il consensus sull’ebitdaal rettificato.

LE CONSEGUENZE PER IL GRUPPO TLC BRITANNICO

Secondo Reuters, l’accordo concluderebbe un primo anno impegnativo per l’ad di Vodafone Margherita Della Valle che raggiungerebbe così il suo obiettivo di affrontare i tre mercati problematici del gruppo.

Lo scorso giugno Vodafone ha annunciato l’intenzione di fondere le sue attività di telefonia mobile con Three UK di proprietà del conglomerato hongkonghese CK Hutchison a giugno. CK Hutchison è proprietaria dell’azienda di telecomunicazioni italiana Wind Tre.

Dopodiché ad ottobre il gruppo tlc britannico ha ceduto Vodafone Spagna al fondo Zegona Communications per un controvalore di 5 miliardi di euro, di cui almeno 4,1 miliardi in contanti e fino a 900 milioni di euro in azioni privilegiate rimborsabili entro sei anni dal closing. L’operazione spagnola ha segnato l’ultima parte del piano di razionalizzazione delle attività della società dopo che le azioni sono scese ai minimi di 20 anni all’inizio di quest’anno, e segue l’annuncio a maggio 2023 di 11.000 tagli di posti di lavoro, sottolinea Reuters.

L’ANALISI DI BLOOMBERG INTELLIGENCE

Ma perché Vodafone ha preferito l’offerta di Swasscom, inferiore rispetto a quella di Iliad?

“L’entreprise value di 8 miliardi al centro della transazione rappresenta un multiplo di circa 26 volte sul consensus per l’OpFCF del 2024 e di circa 7,6 volte sul consensus per l’Adjusted EBITDAaL del 2024”, ha concluso nella nota odierna Vodafone in merito all’accordo con Swisscom.

Eppure, secondo gli analisti di Bloomberg Intelligence, “le trattative avanzate di Vodafone per vendere la sua unità italiana per 8 miliardi di euro a Swisscom rendono discutibile il suo rifiuto dell’offerta di joint venture da 10,5 miliardi di euro di Iliad, dato che quest’ultima si sarebbe tradotta in 6,6 miliardi di euro in contanti e una partecipazione del 50% nell’entità combinata: un’operazione più rischiosa ma probabile opzione con maggiore valore aggiunto. L’offerta di Swisscom implica un multiplo EV/Ebitdaal a termine di 7,6x, in linea con l’intervallo M&A comparabile di 5x-11x, riducendo al contempo la leva finanziaria di 0,4x”.

Dunque “il pagamento cash e la vendita invece della Jv sono stati preferiti rispetto a una valutazione più alta visto che, come segnala Intermonte, gli 8 miliardi di valutazione preliminare, pari a circa 6 volte l’EBITDAaL, risultano di oltre il 20% inferiori rispetto all’offerta presentata da Iliad che valutava l’asset intorno a 10,45 miliardi di euro pari a 7,8 volte l’EBITDAaL ma con una componente in contanti di 6,6 miliardi”, rileva il Sole 24 Ore.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

Inoltre, secondo gli analisti citati da Reuters, la cessione di Vodafone Italia a Swisscom “dovrebbe anche affrontare ostacoli normativi inferiori rispetto a una combinazione con Iliad, ma minori sinergie potenziali”. La società d’investimento svizzera Vontobel ha affermato che l’accordo creerebbe un forte contendente nel “mercato delle telecomunicazioni più impegnativo d’Europa”, riporta ancora Reuters. Ma aggiunge che, considerato il peso del debito e gli sforzi di integrazione, è improbabile che nel breve termine si verifichi un impatto positivo sulla politica dei dividendi di Swisscom.

RICADUTE IN VISTA PER TIM

E sullo sfondo di queste manovre c’è anche il futuro di Tim, alle prese con lo cessione della rete al fondo statunitense Kkr. L’operatore tlc italiano ha accettato di vendere la sua rete fissa a Kkr per una cifra pari a 22 miliardi di euro, operazione osteggiata dal suo maggiore azionista Vivendi.

Come notava l’analista Francis Walsingham in una recente lettera su Startmag, se Vodafone si fosse fusa con Iliad sarebbe stata infatti una bella notizia per Tim perché avrebbe significato che il mercato del mobile si consolida a tre operatori. Non solo. C’è un aspetto ancor più rilevante: si sarebbe confermato che la strategia di scorporo delle rete portata avanti dal ceo Pietro Labriola va nella giusta direzione. La possibile combinazione Vodafone-Fastweb sposta invece l’attenzione dal consolidamento nel mobile all’integrazione, visto che Fastweb, pur se presente nel mobile, è il terzo operatore di telefonia fisso in Italia dopo Tim e Open Fiber e ha una rete nazionale in fibra ottica che si estende per oltre 30.000 chilometri.

Secondo gli analisti di Intermonte, in base agli ultimi dati riportati nell’Osservatorio trimestrale Agcom citati all’inizio, la combinazione fra Vodafone Italia e Fastweb creerebbe il secondo operatore di banda larga fissa con una market share aggregata del 30,3%, di cui Vodafone 16,5% e Fastweb 13,8%, appena inferiore a quella di Tim al 38,5%. Non solo, darebbe vita anche al primo player su Ftth con market share combinata 36%, di cui Vodafone 18,5% e Fastweb 17,5%, rispetto a Tim al 25.9%.

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