Cdp, bufera su Paganetto (vicino a Tria) per le frasi su Alitalia. E Bassanini twitta…
Tensioni a fior di pelle stamattina nei palazzi romani della politica, dell’economia e finanza.
L’intervista del vicepresidente della Cassa depositi e prestiti, Luigi Paganetto, ha scatenato un putiferio di reazioni.
Paganetto ha detto a sorpresa che “Cdp potrebbe intervenire solo con un partner industriale”, come da titolo dell’intervista del quotidiano La Stampa.
E i virgolettati di Paganetto non lasciano spazio a dubbi e fraintendimenti: l’economista vicepresidente della Cassa depositi e prestiti ha proprio aperto a sorpresa a un intervento della Cassa nel capitale di Alitalia, nonostante statuto, azionista di controllo Mef e soci di minoranza (le fondazioni che esprimono il presidente Massimo Tononi) dicano il contrario.
Ecco che cosa ha detto di preciso Paganetto destando sorpresa e sconcerto (eufemismi) fra Tesoro, Cdp e fondazioni bancarie: se ci chiedessero di unirci a Fs e Mef ,”occorrerebbe che nella compagine fosse presente un partner industriale con forti competenze nel comparto del trasporto aereo e poi andrebbe esaminato il piano industriale. Che dovrebbe mostrare un progetto ben definito, un chiaro sentiero di crescita e soprattutto dovrebbe essere esente da ogni possibile critica sugli aiuti di Stato da parte dell’Europa”.
Dissertazioni accademiche? Forse. Ma Paganetto non è solo un prof: è vicepresidente della Cassa depositi e prestiti voluto e gradito dall’azionista di maggioranza Tesoro e ottimo amico di lunga data del ministro dell’Economia, Giovanni Tria.
Il caso Paganetto ha avuto eco anche sui social. Con alcune prese di posizione, come quelle dell’editorialista Mario Seminerio, curatore del seguitissimo blog Phastidio.net
Che poi, mi pare che Paganetto affermi l'ovvio. https://t.co/c9glO6h7Am
— Mario Seminerio (@Phastidio) July 10, 2019
e dell’economista bocconiano Carlo Alberto Carnevale Maffè.
La CDP (che gestisce i risparmi postali degli italiani) non può e non deve investire in aziende in perdita, senza partner industriali credibili e senza un business plan sostenibile. Sembra banale ricordarlo, come ben fa Paganetto, ma per il Governo dei Primati è una sorpresa. https://t.co/SKwAVHc4j4
— C.A. Carnevale-Maffè (@carloalberto) July 10, 2019
Sollecitato via Twitter sulla questione Alitalia, ovvero su “se e come” la Cassa può intervenire in aziende in perdita, l’ex presidente di Cdp, il costituzionalista Franco Bassanini, ha twittato:
Lo statuto consente a CDP di intervenire solo in società in stabile equilibrio economico, patrim. e finanziario e con adeguate prospettive di redditività. Perciò rifiutammo a suo tempo la richiesta del Governo Letta di « salvare » Alitalia in crisi. Ma…. https://t.co/RTguHMZ8LJ
— Franco Bassanini (@FrancoBassanini) July 10, 2019
Ma se si tratta di investire non in Alitalia, ma in una newco che rileverà suoi asset, valgono i limiti di Paganetto: solidità del piano industriale, prospettive di redditività, divieto di aiuti di Stato, partner industr., coerenza con le strategie di CDP https://t.co/ETiZsiwpqQ
— Franco Bassanini (@FrancoBassanini) July 10, 2019
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Iscriviti alla nostra mailing list per ricevere la nostra newsletter