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Cina

Usa: Hacker cinesi, Obama pronto alle sanzioni

L’amministrazione Obama è pronta a varare un pacchetto di sanzioni senza precedenti contro aziende e individui cinesi che hanno beneficiato del furto di segreti commerciali statunitensi da parte di hacker cinesi, l’indiscrezione è apparsa domenica in un articolo sul Washington Post. Secondo quanto riferito dalla testata statunitense, citando in anonimato alcuni funzionari dell’amministrazione Obama, la…

Secondo quanto riferito dalla testata statunitense, citando in anonimato alcuni funzionari dell’amministrazione Obama, la Casa Bianca si prepara a prendere una decisione in merito all’applicazione delle sanzioni, si potrebbe arrivare a una soluzione definitiva in brevissimo termine probabilmente già tra due settimane.

Le sanzioni costituirebbero la risposta americana alla crescente ondata di spionaggio cyber-economico condotto da hacker cinesi. Numerosi i settori coinvolti. Secondo quanto dichiarato dai funzionari tra i furti vi sarebbero progetti per gli impianti nucleari, codici sorgente dei motori di ricerca e posizioni negoziali riservate alle imprese energetiche.

Cina hacker

I funzionari dell’amministrazione Obama hanno inoltre dichiarato che la Cina è il maggior sospettato per il massiccio attacco al sistema informatico dell’Office personnel management – agenzia che conserva i dati di dipendenti ed ex dipendenti governativi- durante il quale sarebbero stati compressi i fascicoli personali di almeno 4,2 milioni di dipendenti. La Cina ha negato il proprio coinvolgimento, ma i sospetti restano.

Analisti e funzionari del governo statunitense sono conviti che i cinesi stanno utilizzando tattiche ad alta tecnologia al fine di costruire enormi database che potrebbero essere utilizzati per lo spionaggio tradizionale, come reclutare spie o per ottenere l’accesso a altri network protetti.

I provvedimenti potrebbero arrivare in un momento delicato, è attesa infatti per il prossimo mese una visita ufficiale alla Casa Bianca di Xi Jinping, presidente della Repubblica Popolare Cinese. Sullo sfondo un quadro di complesso di rapporti: dalle tensioni nel Mar Cinese meridionale, alla volontà da parte del gigante asiatico di svalutare ulteriormente la propria moneta in seguito al tonfo dei mercati azionari.

 

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