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Cina

Cyber security: in Cina controlli sempre più stringenti

La Cina sta progettando di istituire ‘network security offices’ nelle grandi aziende Internet e nei grandi siti web in modo che le autorità possano muoversi più rapidamente contro i comportamenti illeciti. La Cina pensa a interventi sempre più stringenti in tema di cyber security. Secondo quanto riportato da Reuters, in comunicato il Ministero della Pubblica…

La Cina pensa a interventi sempre più stringenti in tema di cyber security. Secondo quanto riportato da Reuters, in comunicato il Ministero della Pubblica Sicurezza ha dichiarato la volontà di istituire ‘network security offices’ all’interno delle principali aziende di internet e dei più importanti siti internet.

In una conferenza stampa tenutasi martedì a Pechino, il ministro Chen Zhimin ha dichiarato che la polizia cinese assumerà un ruolo di guida nel controllo della sicurezza online e lavorerà sempre più a stretto contratto con le autorità che si occupano della regolamentazione di Internet.

“Istiuiremo network security offices’ all’interno dei più importanti siti delle imprese di Internet, in modo da poter prendere il comportamento criminale on-line al più presto possibile “, ha dichiarato Chen.

Il mese scorso il governo ha presentato un disegno di legge sicurezza informatica che inasprisce il controllo delle autorità sui dati, con potenziali conseguenze per i fornitori di servizi Internet e per le multinazionali che operano nel paese. Negli ultimi anni le autorità hanno rafforzato il loro controllo sulla rete: società di social media come Tencent Holdings Ltd e Sina Corp sono state ammonite per non aver rimosso celermente contenuti pornografici, truffe o contenuti politicamente sensibili.

Secono il Ministro le nuove misure dovrebbero aiutare a proteggere la diffusione delle informazioni personali, prevenire furti e frodi. Tuttavia se la legge da un lato rafforza la difesa dagli hacker e argina la proliferazione di potenziali attività illegali, dall’altra dilata i poteri dell’esecutivo consentendo il blocco di tutte le attività ritenute ‘illegali’.

Gli interventi sulla cyber security sono state più volte oggetto di discussione con i partner economici. Stati Uniti e l’Unione europea ne hanno riconosciuto più volte il carattere discriminatorio nel confronti delle aziende occidentali operanti nel paese.

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