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Expo Astana 2017

Da Astana passa il ruolo dell’Italia sulla Via della Seta

Il Gruppo Renco tra i primi gruppi italiani ad essere presente in Kazakistan ha costruito il Padiglione Italia. Energia e storia, tradizione e ricerca tecnologica   Spesso i numeri non bastano a raccontare bene, anche se possono rendere l’idea: il Kazakistan è uno dei paesi più importanti nei quali Renco opera e uno tra i…

Il Gruppo Renco tra i primi gruppi italiani ad essere presente in Kazakistan ha costruito il Padiglione Italia. Energia e storia, tradizione e ricerca tecnologica

 

Spesso i numeri non bastano a raccontare bene, anche se possono rendere l’idea: il Kazakistan è uno dei paesi più importanti nei quali Renco opera e uno tra i primi paesi sui quali abbiamo puntato. Correva l’anno 1993, ben soli due anni dopo il dissolvimento dell’Unione Sovietica, quando iniziammo a lavorare in questo paese. Oggi, in Kazakistan, Renco ha mille dipendenti, il 96% sono lavoratori e impiegati del luogo, abbiamo sei sedi rispettivamente ad Astana, Almaty, Baikonur, Atyrau, Aksai, Uralsk.

Per molto tempo il Kazakistan non ha sollevato alcun interesse da parte del mondo occidentale. Per alcuni era la “terra di nessuno”, una specie di terra di mezzo che oggi invece attira opportunità di business, di crescita e tramite politiche fiscali nuove si pone al centro della cosiddetta Via della seta che collega l’Europa e la Cina, passando per la Russia. Anche in questa rotta di scambi commerciali e culturali sta l’odierna fortuna del paese: essere incastonato nel cuore dell’Eurasia, in un’area che sta assumendo sempre più importanza e vitalità. Non solo economica.

Astana si pone al centro di un dibattito, quello di Expo 2017 che richiama l’attenzione sul nostro modo di vivere il pianeta, abitare le città, coniugare tecnologie e sviluppo delle fonti energetiche, pensando al futuro, nel quale sarà impossibile concentrarsi solo su stessi. Il punto è questo. Nessuno può bastare a se stesso nell’affrontare le sfide di domani. Vale per le imprese, ma vale ancora di più per gli Stati chiamati a cooperare e raggiungere obiettivi comuni.

Per questo come Renco abbiamo accolto con determinazione l’impresa di costruire il Padiglione Italia ad Astana, occupandoci dell’allestimento degli spazi espositivi in cui saranno riprodotti contenuti audio visivi legati al tema “Italia storia ed ingegno come risorsa per un’energia sostenibile e a bassa emissione inquinante”. 850 metri quadrati di esposizione che potranno accogliere da Giugno a Settembre 2017 i circa cinque milioni di visitatori, attesi all’Expo di Astana, e che potranno attraversare un percorso in varie stanze di forma ellittica posizionate in più livelli. Percorso dedicato per la maggior parte al tema italiano dell’energia.

Il Padiglione italiano ad Astana offrirà un percorso immersivo nella storia dell’energia in Italia, dal Dopoguerra alle più recenti tecnologie per ridurre le emissioni di CO2, aumentando la quota da efficienza energetica e da rinnovabili. All’interno del Padiglione Italia ci saranno quattro piazze intestate ad Alessandro Volta, Leonardo da Vinci, Enrico Fermi, Antonio Pacinotti, nomi che fanno parte della nostra tradizione storico-scientifica.

imprese italianeIl made in Italy occupa un posto di primo piano nell’immaginario collettivo del popolo kazako. Tra l’altro sono recenti gli accordi di scambi commerciali tra il nostro paese e il Kazakistan. Se Astana riuscirà ad implementare altri settori economici – oltre al settore oil – come l’agricoltura, le tecnologie, il turismo, anche l’interesse delle nostre imprese e del nostro Paese potrà crescere. Nel 2016 l’Italia è stata al quinto posto tra i paesi fornitori di beni verso Astana.

Ci fa piacere che oggi il Kazakistan assuma stabilmente un ruolo di partner dell’Italia: vuol dire che nel 1993 avevamo visto giusto. Oggi continuiamo a credere in questo paese, nelle sue risorse, nella sua cultura e nelle sue ambizioni. Che passano anche e soprattutto da Expo 2017 e dal futuro dell’energia.

Giovanni Gasparini
Articolo Pubblicato sul primo numero cartaceo di Start Magazine

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