Nasce ufficialmente oggi la joint-venture paritetica tra Bae Systems, Leonardo e Japan Aircraft Industrial Enhancement Co (Jaiec) che supervisionerà il progetto Global Combat Air Programme (Gcap).
A Londra i tre gruppi industriali della difesa, rispettivamente di Regno Unito, Italia e Giappone, hanno raggiunto l’accordo per la costituzione di una nuova società – una business joint venture che sarà soggetta alle approvazioni normative – per lo sviluppo del Gcap.
L’accordo si basa su una solida collaborazione trilaterale già avviata in ambito Gcap fin dal dicembre 2022 tra i governi e le industrie della difesa di Italia, Regno Unito e Giappone.
Lo scorso 14 dicembre a Tokyo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, assieme agli omologhi di Giappone e Regno Unito, Minoru Kihara e Grant Shapps, hanno firmato l’accordo sul Gcap. La sigla del contratto è giunta un anno esatto dopo la firma dell’accordo nel dicembre 2022 con cui Regno Unito, Italia e Giappone hanno stabilito di unificare i rispettivi progetti di sviluppo di velivoli da combattimento di quinta generazione. L’accordo ha combinato di fatto il progetto Tempest — a guida britannica a cui partecipa il nostro paese per sostituire i caccia Typhoon — con il programma F-X giapponese in un’impresa chiamata Gcap, relativo allo sviluppo di un sistema di sistemi di nuova generazione e operazioni multi-dominio.
“Oggi, stiamo tracciando la rotta verso una nuova era nel campo dei sistemi aeronautici e degli scenari multidominio, promuovendo una crescita sostenibile a lungo termine per le economie dei Paesi coinvolti” ha commentato Roberto Cingolani, ad di Leonardo.
Tutti i dettagli.
L’OBIETTIVO DELLA JV
La nuova joint venture sarà responsabile della progettazione, dello sviluppo e della consegna del caccia di nuova generazione e manterrà il ruolo di autorità di progettazione del Gcap per tutto il ciclo di vita del velivolo stesso, anche oltre il 2070.
LA GOVERNANCE
Nella joint venture, Bae Systems, Leonardo e Jaiec deterranno una quota paritaria del 33,3% ciascuna – che garantisce ai tre partner industriale un uguale grado di influenza sul progetto – unendo le capacità e le competenze dei tre player principali del settore a vantaggio dello sviluppo – a livello internazionale – dell’industria dell’aerospazio e della difesa.
Come spiega il Financial Times, Jaiec è stata fondata quest’estate ed è finanziata congiuntamente da Mitsubishi Heavy Industries e dalla Society of Japanese Aerospace Companies.
“La divisione esatta di progettazione e sviluppo deve ancora essere concordata, ma sarà equamente divisa tra le tre nazioni. L’esatta allocazione della produzione sarà assegnata in un secondo momento, quando si saprà di più sui volumi di aeromobili che ogni nazione acquisterà” sottolinea ancora il quotidiano finanziario britannico.
ALLINEATA ALLA GIGO
La direzione della jv avrà sede nel Regno Unito, per garantire il massimo grado di allineamento e collaborazione con l’Organizzazione Governativa Internazionale Governativa GCAP (GIGO), anch’essa con sede centrale nel Regno Unito, specifica la nota. Entrambi gli enti collaboreranno per supportare il completamento efficace del programma in termini di costi e tempi, compresa l’entrata in servizio del velivolo nel 2035.
L’organizzazione governativa internazionale Gcap, dotata di personalità giuridica, è incaricata di gestire la progettazione e sviluppo di un caccia di sesta generazione in un sistema di sistemi che comprende anche droni che andrà a sostituire dal 2035 gli aerei Eurofighter Typhoon. Dunque al momento l’organizzazione è formata da Italia, Regno Unito e Giappone, ma in futuro potrebbe accogliere anche altri Paesi. Proprio nei giorni scorsi è tornato alla ribalta il dossier di un possibile ingresso dell’Arabia Saudita nel programma.
IL RUOLO DI LEONARDO, BAE SYSTEMS E MITSUBISHI HEAVY IDUSTRIES
La joint venture si avvarrà di attività e team congiunti in ciascuno dei Paesi partner, precisa la nota del gruppo ex Finmeccanica.
In particolare, la produzione e l’assemblaggio finale saranno affidati a Bae Systems, Leonardo e Mitsubishi Heavy Industries, nonché a una filiera di fornitura più ampia. Oltre a Leonardo, le principali aziende italiane che saranno coinvolte nel programma sono Mbda Italia, Elettronica e Avio Aero: le industrie nazionali, secondo quanto indicato il mese scorso fa dal ceo di Leonardo Roberto Cingolani nel corso dell’incontro con gli analisti finanziari, si occuperanno dell’integrazione del sistema di volo, dell’integrazione dei sistemi d’arma e dell’integrazione dell’addestramento.
I PROSSIMI STEP
Infine, la creazione della società, che necessiterà del via libera delle autorità antitrust, dovrebbe avvenire entro la prima metà del 2025: il primo amministratore delegato della jv sarà di indicazione italiana. Il primo contratto dovrebbe essere siglato entro l’estate.