Parte lo sviluppo e la costruzione del caccia del futuro con la firma tra Italia, Regno Unito e Giappone del Trattato per l’istituzione dell’Organizzazione Governativa Internazionale del Gcap (Gigo).
Oggi 14 dicembre a Tokyo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, assieme agli omologhi di Giappone e Regno Unito, Minoru Kihara e Grant Shapps, hanno firmato l’accordo sul Global Combat Air Programme (Gcap), progetto per lo sviluppo di un aereo da combattimento di sesta generazione entro il 2035.
Confermate quindi le anticipazioni secondo cui sarà nel Regno Unito il quartier generale dell’organizzazione governativa internazionale Gcap, che lavorerà al programma per la costruzione del caccia di sesta generazione promosso da Roma, Londra e Tokyo.
La sigla del contratto arriverebbe un anno esatto dopo la firma dell’accordo nel dicembre 2022 con cui Regno Unito, Italia e Giappone hanno stabilito di unificare i rispettivi progetti di sviluppo di velivoli da combattimento di quinta generazione. L’accordo ha combinato di fatto il progetto Tempest — a guida britannica a cui partecipa il nostro paese per sostituire i caccia Typhoon — con il programma F-X giapponese in un’impresa chiamata Global Combat Air Program (Gcap), relativo allo sviluppo di un sistema di sistemi di nuova generazione e operazioni multi-dominio. In particolare, Tokyo intende sviluppare un successore per i suoi 90 jet da combattimento F-2, mentre Londra e Roma intendono sostituire in totale circa 240 jet Eurofighter.
Oggi i tre ministri hanno concordato che le prossime attività di definizione degli accordi implementativi della futura organizzazione e “avverranno in uno spirito di equo partenariato”, informa la Difesa.
Scopo del programma non è solo quello di produrre un caccia di sesta generazione entro il 2035, ma anche di valorizzare ulteriormente la base industriale della difesa di ciascuno dei tre paesi.
Tutti i dettagli.
COSA PREVEDE IL TRATTATO TRA ITALIA, GIAPPONE E REGNO UNITO SUL GCAP
I tre ministri hanno concordato che la sede del Gigo e la corrispondente struttura d’impresa congiunta saranno ubicate nel Regno Unito e, al fine di garantire e favorire una partnership efficace e ben equilibrata tra i tre paesi, il primo direttore generale dell’Agenzia Gcap sarà di nazionalità giapponese, mentre il primo amministratore delegato della Joint Venture industriale sarà di nazionalità italiana.
IL CONSORZIO FORMATO DA LEONARDO, MHI E BAE SYSTEMS
I leader nazionali dell’industria della difesa del Gcap – l’italiana Leonardo, la britannica BAE Systems e la giapponese Mitsubishi Heavy Industries – hanno accolto calorosamente la firma della Convenzione sull’istituzione del “Gcap International Government Organization (Gigo)” da parte dei rispettivi governi, rende noto un comunicato dell’azienda capeggiata da Roberto Cingolani.
“È con grande entusiasmo che accogliamo l’annuncio fatto oggi dai nostri governi e siamo orgogliosi di far parte del Gcap insieme ai nostri partner” ha commentato Guglielmo Maviglia, Direttore programma Gcap per Leonardo aggiungendo che questo programma, “che vedrà lo sviluppo di una piattaforma tecnologica innovativa, sta delineando una nuova via per la collaborazione industriale su scala internazionale. Grazie alla sua ambizione, il programma tutelerà ed accrescerà la competitività delle nostre industrie a livello internazionale a beneficio dell’intero sistema”.
Sotto la supervisione di un ente di coordinamento, il consorzio formato dalla italiana Leonardo, la giapponese Mitsubishi Heavy Industries e la britannica Bae Systems, punta a completare i lavori di progettazione entro il 2027.
Una volta risolta la questione della sede, i tre principali partner industriali del programma dovrebbero elaborare la loro divisione del lavoro l’anno prossimo, segnala il Financial Times.
I ministri hanno espresso soddisfazione per i progressi compiuti dai partner industriali nell’istituire la struttura organizzativa che costituirà l’interfaccia industriale dell’Organizzazione governativa internazionale Gcap (Gigo).
QUESTIONE RISORSE
Inoltre, i tre ministri della Difesa hanno confermato oggi che la distribuzione del lavoro sarà “proporzionata al contributo di ciascun Paese con mezzi finanziari e tecnici, nello spirito di un partenariato paritario”.
Come ricorda il Ft, “il governo del Regno Unito ha stanziato poco più di 2 miliardi di sterline solo per il programma Tempest originale, mentre i partner industriali hanno investito circa 800 milioni di sterline. Il ministero della Difesa giapponese sta cercando di accantonare 72,6 miliardi di yen (513 milioni di dollari) per il programma Gcap per l’anno fiscale 2024-25”. Il denaro finanzierà la “fase di ideazione e valutazione”.
Con il nuovo Dpp 2023-2025, i fondi italiani per il Gcap-Tempest sono pari a 5 miliardi. Nello specifico il governo ha stanziato 271,2 milioni di euro per il 2023,99 milioni nel 2024 e 101 milioni nel 2025, mentre il fabbisogno totale sino al 2037 è pari a 7,7 miliardi.
RUOLO DI PRIM’ORDINE PER IL NOSTRO PAESE NEL PROGRAMMA
“La firma del trattato – sostiene il ministero – testimonia i significativi progressi compiuti nell’ambito di un’iniziativa destinata a rivoluzionare il comparto della Difesa internazionale attraverso un nuovo modello di collaborazione che vede le industrie lavorare in maniera congiunta per sviluppare insieme tecnologie e capacità impossibili da ottenere singolarmente. Attraverso il Gcap l’Italia avrà un ruolo di prim’ordine nel settore della Combat Air garantendosi: vantaggio operativo per affrontare le sfide poste dai nuovi scenari attraverso lo sviluppo di un Sistema di Sistemi, una combinazione di velivoli pilotati e senza pilota, altamente connessi con un numero variabile di altri assetti per aumentare le loro capacità; sovranità tecnologica ed industriale. La concezione, la progettazione, la produzione congiunte del Gcap garantiranno all’Italia il mantenimento delle capacità ingegneristiche per progettare e sviluppare sistemi di combattimento aereo di nuova generazione e per mantenere un adeguato livello di sovranità nazionale; prosperità”.
GUIDATO IN ITALIA DA LEONARDO, IN COLLABORAZIONE CON MBDA, ELETTRONICA E AVIAERO
A livello industriale, in Italia, il programma è guidato da Leonardo It, che si avvale della collaborazione di Mbda Italia, Elettronica e Avio Aero, con l’obiettivo di instaurare un processo di cooperazione che coinvolgerà, oltre alle aziende leader nel settore, piccole e medie imprese, centri di ricerca e università, formando così un network di competenze capace di mettere a sistema le eccellenze nazionali attive sia in ambito industriale che accademico. Il Gcap realizzerà tecnologie innovative con rilevanti ricadute in termini di occupazione, competenze e know-how.
LA SODDISFAZIONE DEL MINISTRO CROSETTO PER IL TRATTATO GCAP
“Essere qui oggi rappresenta per l’Italia, e penso per tutti noi, un traguardo molto importante per il programma Gcap, e allo stesso tempo un messaggio fortissimo perché la nostra partnership è un messaggio per il resto del mondo”, ha affermato Crosetto all’inizio dell’incontro trilaterale con il ministro della Difesa nipponico Minoru Kihara e il referente britannico Grant Shapps.
“Viviamo in un’epoca molto complessa che è caratterizzata dalla presenza di attori aggressivi sul palcoscenico internazionale – ha continuato il ministro della Difesa -. Una situazione di instabilità crescente, di competizione tra stati e di rapidi cambiamenti tecnologici. Ed è quindi diventato di vitale importanza rimanere un passo avanti rispetto alle minacce che crescono ogni giorno. Le nostre tre nazioni hanno relazioni antiche consolidate, basate sugli stessi valori di democrazia e libertà, rispetto dei diritti umani e lo stato di diritto. Attraverso il Gcap potremmo sviluppare ancora di più i nostri rapporti e rafforzarli nel campo della difesa”.
Con il passo odierno, i vertici della Difesa di Italia, Giappone e Regno Unito, hanno così confermato il forte impegno ad approfondire la cooperazione trilaterale sugli obiettivi comuni del Gcap ed a garantirne il costante successo.
I PROSSIMI STEP
Ora i parlamenti di ciascun Paese devono ratificare l’accordo. La fase di sviluppo congiunto del programma Gcap inizierà nel 2025 con l’obiettivo di vedere gli aerei da combattimento in volo entro il 2035.