skip to Main Content

Auto

Immatricolazioni in Italia: chi tracolla (Stellantis) e chi accelera

Ad aprile in Italia sono state immatricolate circa 97mila auto, con un calo significativo rispetto a un anno fa: pesano l'assenza di incentivi e gli intoppi alle supply chain. Tutti i dati sulle vendite e sui veicoli più popolari.

 

 

Ad aprile in Italia sono state immatricolate 97.339 automobili, con una diminuzione di quasi il 33 per cento su base annua e del 44 per cento circa rispetto allo stesso mese del 2019. Il calo – spiega Quattroruote – è dovuto all’attesa per gli incentivi all’acquisto di vetture elettriche o a basse emissioni (non ancora in vigore), ai ritardi produttivi per via della carenza di componentistica (i lockdown in Cina potrebbero aggravarla) e all’incertezza dei consumatori, preoccupati per le conseguenze economiche della guerra in Ucraina e per l’aumento dei prezzi dell’energia.

Nel primo quadrimestre del 2022 le immatricolazioni in Italia sono state 435.647: vale a dire il 26,4 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2021 e il 38,3 per cento in meno rispetto al 2019.

Come fa notare Il Sole 24 Ore, il mese scorso le immatricolazioni sono state al di sotto della “soglia psicologica” delle 100mila unità.

L’ANALISI DI QUAGLIANO

Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, un’istituto di ricerca sul mercato automobilistico, una volta che il piano di incentivi 2022-2024 entrerà in vigore andrà a sbloccare una domanda di circa 200mila vetture. Le stime sulle immatricolazioni per il 2022 supereranno così 1 milione e 317mila unità, “un livello che”, spiega l’analista, “mette seriamente in dubbio la tenuta del sistema auto nel complesso e in particolare la resistenza della rete di distribuzione legata ai concessionari”.

L’ANALISI DI SCUDIERI

Paolo Scudieri, presidente dell’Associazione nazionale filiera industria automobilistica (ANFIA), ha commentato i dati sulle immatricolazioni di aprile dicendo che “si aggrava ulteriormente la flessione a due cifre che, dal secondo semestre dello scorso anno, caratterizza l’andamento mensile del mercato auto”. Per invertire la tendenza, pensa che sia “necessario accelerare il più possibile sul fronte dell’applicazione degli incentivi, così da stimolare la ripresa della domanda, già fortemente penalizzata dai rallentamenti nell’approvvigionamento di materie prime e componenti e, quindi, dei processi produttivi”.

IL PARERE DELL’UNRAE

L’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri (UNRAE) ha fatto notare in particolare la debolezza del “comparto delle auto con motori elettrici e delle ibride a basse emissioni. Ad aprile”, dichiara l’associazione, “con 3.050 unità immatricolate le elettriche hanno ridotto al 3,1% la loro quota sul totale, mentre le ibride plug-in con il 5,6% riescono a tenere la posizione”.

I dati ANFIA dicono che ad aprile le immatricolazioni di vetture ad “alimentazione alternativa” (elettriche, principalmente) sono calate del 23,3 per cento rispetto a marzo e del 9,4 per cento nel periodo gennaio-aprile.

Il presidente dell’UNRAE Michele Crisci ha aggiunto che “ci auguriamo che quanto prima si possa discutere come modificare l’originario impianto degli incentivi, includendo nei benefici anche le persone giuridiche, categoria sempre più rilevante nel mercato della mobilità e, quindi, motore della transizione energetica”.

I TEMPI DEGLI INCENTIVI

Il decreto contenente gli incentivi all’acquisto di automobili contiene 650 milioni di euro all’anno dal 2022 al 2024, per un totale di 1,9 miliardi. Sarà operativo, però, solo dopo l’esame della Corte dei conti, la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale e l’aggiornamento della piattaforma online che consente ai concessionari di prenotare gli incentivi.

COME VA L’USATO

Il Corriere scrive che il calo delle vendite di automobili è mitigata, per i concessionari, dagli acquisti di vetture usate, che costano meno e quindi riescono a intercettare la domanda di quella fascia di consumatori che, in assenza di incentivi, non riuscirebbe a permettersi un veicolo elettrico o ibrido.

I NUMERI DI STELLANTIS, VOLKSWAGEN, RENAULT E NON SOLO

Ad aprile Stellantis ha immatricolato 34.609 auto, il 40,9 per cento in meno su base annua. Il marchio Fiat ha perso il 37,2 per cento (14.601 unità), Citroen il 47,2 (3733), Alfa Romeo il 4,6 (932), Jeep il 35,2 (4134), Lancia il 46,7 e Peugeot il 51,7 (4361). Positivi invece i numeri di Maserati, con un aumento del 5 per cento delle immatricolazioni (105 unità in tutto).

Negativi, nel complesso, anche i numeri del gruppo Volkswagen, che ad aprile ha immatricolato 17mila veicoli in Italia, con un calo del 32,3 per cento. Il marchio Volkswagen ha perso il 38,1 per cento (8487 unità), Seat il 63,3 (860), Audi il 25,4 (4492) e Skoda il 21,8 (2062). La Cupra ha registrato invece un aumento del 193,4 per cento delle immatricolazioni, per un totale di 1077.

Le immatricolazioni del gruppo Renault, 7468, rappresentano un calo del 25,6 per cento su base annua. Quelle di Ford invece – pari a 5863 – del 34,7 per cento. BMW perde il 23,7 per cento (5223 immatricolazioni) e Mercedes-Benz il 32,8 (3735: il marchio Smart, nello specifico, è calato del 34,3 per cento per un totale di 427 unità). Il gruppo Toyota, con 7379 immatricolazioni, ha perso il 12,8 per cento.

LE AUTO PIÙ VENDUTE

L’automobile più popolare in Italia è la Fiat Panda (9474 unità), seguita dalla Ford Puma (2898), dalla Volkswagen T-Roc (2743), dalla Lancia Ypsilon (2742) e dalla Dacia Sandero (2724).

Quanto alle elettriche, il primato per immatricolazioni è la Fiat 500 (494), la Smart Fortwo (405) e la Dacia Spring (372).

Back To Top