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Export Militare

Fincantieri, tutti gli Stati che vogliono le Fremm

Non solo Indonesia e Grecia guardano alle Fremm di Fincantieri. Anche da parte di Canada e Marocco... Tutti i dettagli

Si allunga la lista dei Paesi interessati alle Fremm di Fincantieri.

Dopo il contratto siglato il 10 giugno con l’Indonesia per la fornitura di 6 fregate classe Fremm, l’ammodernamento e la vendita di 2 fregate classe Maestrale, il gruppo cantieristico di Trieste è nella lista finale per aggiudicarsi una nuova commessa anche in Grecia.

Il progetto di Fincantieri, tra ordini e opzioni, ha portato sul mercato 30 navi per diverse Marine straniere oltre per quella nazionale.

Già, perché oltre all’ordine indonesiano, c’è il contratto con la Us Navy per la fornitura di 10 fregate lanciamissili — di cui 8 ancora in opzione — e le 2 Fremm vendute all’Egitto (più 2 opzionabili). Senza dimenticare le 10 unità — di cui 8 in servizio più le 2 in costruzione per sostituire quelle cedute all’Egitto — per la Marina Militare italiana.

Ma per le fregate del gruppo guidato da Giuseppe Bono potrebbero esserci nuovi ordini all’orizzonte.

Come ha segnalato Pietro Batacchi, direttore di Rid, “il Marocco che, ricordiamolo, ha in servizio una Fremm francese, vorrebbe acquistare altre 2 unità, ma questa volta in configurazione italiana (antisom). L’interesse è concreto e le discussioni con Fincantieri sono in corso”.

“Ma anche il Canada ha fatto un pensiero alle Fremm – sull’onda della vittoria nella gara per l’US Navy – ed ha chiesto più di un’informazione a Fincantieri”, ha aggiunto Batacchi.

Tutti i dettagli.

LA COMMESSA IN INDONESIA

A inizio giugno Fincantieri e il ministero della Difesa dell’Indonesia hanno firmato un contratto per la fornitura di 6 fregate classe Fremm, l’ammodernamento e la vendita di 2 fregate classe Maestrale, e il relativo supporto logistico.

Sebbene Fincantieri non abbia fornito i dettagli finanziari, il valore della maxicommessa è stimato di 4 miliardi.

FINCANTIERI CON LE FREMM NELLA SHORT LIST DELLA GRECIA

Sempre questo mese, il ministero della Difesa greco ha selezionato sei paesi per valutare le proposte per l’acquisizione di quattro nuove fregate per la Marina ellenica.

Nella short list ci sono: l’olandese Damen con Sigma 11515; la francese Naval Group con Belharra HN; la tedesca Tkms con MEKO A200NG; l’inglese Babcock con Arrowhead; la statunitense Lockheed Martin con il Multi-Mission Surface Combatant (Mmsc) e appunto l’italiana Fincantieri con le Fremm.

Secondo Banca Akros il contratto per le fregate vale 2 miliardi di euro, come ha riportato MF/Milano Finanza. Per Banca Akros, inoltre, la gara greca è importante per Fincantieri: “la società costruisce sia la classe di fregate Freem sia gli Mmsc offerti da Lockheed Martin”.

IL PROGRAMMA FREMM DI FINCANTIERI

Tra ordini e opzioni, al momento sono 20 le Fremm destinate alle marine internazionali a cui si aggiungono le 10 per la Marina militare italiana.

Le fregate Fremm sono state commissionate a Fincantieri dalla Marina Militare Italiana nell’ambito del programma di cooperazione italo-francese sotto il coordinamento di Occar, l’organizzazione internazionale per la cooperazione in materia di armi.

Oltre alle 6 per l’Indonesia, Fincantieri costruirà due fregate della classe “Constellation” per la Us Navy. Il programma “Constellation” è stato assegnato nel 2020 a Fincantieri Marinette Marine (Fmm), con un contratto per la prima fregata con l’opzione per 9 ulteriori navi, oltre al supporto post vendita e l’addestramento degli equipaggi, del valore complessivo per Fincantieri di circa 5,5 miliardi di dollari. Nell’ambito del programma, la US Navy prevede la costruzione di ulteriori 10 unità, per un totale di 20.

Proprio lo scorso mese il Dipartimento della Difesa statunitense ha annunciato che la US Navy eserciterà l’opzione, del valore di circa 555 milioni di dollari, che assegna a Fmm la costruzione della seconda fregata della classe “Constellation”.

Dopodiché c’è la questione della vendita alla marina egiziana. Due fregate Fremm, costruite da Fincantieri, destinate inizialmente alla Marina militare italiana, sono state vendute “scontate” all’Egitto. (Qui l’approfondimento di Start su quanto ha pagato l’Egitto per le Fremm di Fincantieri).  Il contratto con l’Egitto dovrebbe includere opzioni per due ulteriori fregate di nuova costruzione, poiché il programma riguardava quattro piattaforme, secondo fonti industriali. Inoltre, Batacchi su Rid riporta che le “2 opzioni egiziane sono in variante antisom”.

L’INTERESSE DEL MAROCCO

Dopodiché, c’è l’interesse del Marocco, che — come ricordato da Batacchi — ha in servizio una Fremm francese, “e vorrebbe acquistare altre 2 unità, ma questa volta in configurazione italiana (antisom)”.

E QUELLO DEL CANADA PER LE FREMM DI FINCANTIERI

Infine, anche il Canada sta puntando le fregate del gruppo cantieristico italiano.

“Insomma, ad Ottawa si guardano intorno dopo un vertiginoso aumento dei costi del programma Global Combat Ship, basato sul design delle britanniche Type 26. Il Parlamento non è per nulla contento, e non vuole un bagno di sangue per il contribuente canadese. In casa Bae Systems c’è grande preoccupazione” si legge su Rid.

I COSTI DEL PROGETTO CSC

Lo scorso febbraio infatti, l’ufficio parlamentare del budget di Ottawa ha completato una nuova stima del costo della futura serie di fregate della Royal Canadian Navy.

Il costo totale sale a circa 62 miliardi di dollari per 15 scafi, circa 14 miliardi di dollari in più rispetto alla stima pubblica più recente del servizio e circa tre volte la stima nel 2015.

Il Direttore parlamentare del Budget Yves Giroux ha consegnato la tanto attesa nuova stima per il Canadian Surface Combatant (CSC) insieme a una serie di scenari alternativi. Se il Canada abbandonasse del tutto il suo progetto basato sulle britanniche Type 26 di Bae Systems Maritime e costruisse una nave militare basata sulla fregata Fremm di Fincantieri, il costo unitario rimarrebbe all’incirca 4 miliardi ciascuna, ma la tempistica di produzione sarebbe probabilmente posticipata di circa quattro anni.

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