Fincantieri si rafforza negli Emirati Arabi Uniti.
Il gruppo navale di Trieste ha lanciato ufficialmente con Edge Group, uno dei principali gruppi mondiali di tecnologia avanzata e difesa, la joint venture Maestral, creata in ambito della cantieristica navale.
La nuova società, basata ad Abu Dhabi, che sarà attiva nella progettazione e produzione di navi militari avanzate. Ieri i due gruppi hanno firmato l’accordo che formalizza la nascita della jv, annunciata per la prima volta nel febbraio di quest’anno, indica una nota di Fincantieri.
Alla cerimonia di firma hanno presenziato: Sua Altezza lo Sceicco Khaled bin Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Principe Ereditario di Abu Dhabi; H.E. Faisal Al Bannai, Presidente di Edge; Matteo Perego di Cremnago, Sottosegretario di Stato alla Difesa italiano; l’Ammiraglio Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana, Hamad Al Marar, Dg e Ad di Edge; Pierroberto Folgiero, ceo di Fincantieri e Dario Deste, Dg della Divisione Navi Militari di Fincantieri.
La firma dell’accordo è stata seguita dall’annuncio del primo contratto per la joint-venture: un ordine di 10 pattugliatori d’altura (Opv) tecnologicamente avanzati di 51 metri da parte delle Forze della Guardia Costiera degli Emirati Arabi Uniti, per un valore di 400 milioni di euro.
I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE
Secondo gli accordi, Edge detiene una partecipazione del 51% in Maestral, con diritti di prelazione per gli ordini non Nato insieme a una serie di ordini strategici effettuati da alcuni selezionati Paesi membri della Nato, con una pipeline commerciale di ordini del valore stimato di circa 30 miliardi di euro.
Quindi la joint-venture si concentrerà sulla vendita, operazioni commerciali e ingegneria per il design e l’assistenza tecnica, offrendo al contempo preziose opportunità di lavoro a talenti locali e internazionali altamente qualificati. Inoltre, come già annunciato a Rid dal Direttore Generale della Divisione Navi Militari di Fincantieri, Dario Deste, la nuova JV garantirà il supporto a tutta la flotta della Marina Emiratina, segnala la rivista diretta da Pietro Batacchi.
L’ORDINE DI 10 PATTUGLIATORI D’ALTURA PER LA GUARDIA COSTIERA EMIRATINA
La firma dell’accordo è stata seguita dall’annuncio di un importante ordine di 10 pattugliatori d’altura (OPV) tecnologicamente avanzati di 51 metri da parte delle Forze della Guardia Costiera degli Emirati Arabi Uniti, per un valore di 400 milioni di euro. Gli OPV da 51 metri della classe P51MR, basati sulla collaudata classe Saettia, sono unità all’avanguardia che si distinguono per l’elevata modularità, la stabilità in condizioni di mare agitato, la ridotta segnatura radar e l’elevata flessibilità operativa.
LA STRATEGIA DI ABU DHABI
“A soli tre mesi dal lancio di questo progetto con Fincantieri, annunciamo ora un importante ordine per unità OPV sofisticate, che saranno costruite sia nei nostri cantieri di Abu Dhabi, sia in Italia” ha commentato Faisal Al Bannai, presidente del Gruppo Edge aggiungendo “Questo non solo dimostra la rapidità con cui Edge e i suoi partner possono operare e le risorse che possiamo mobilitare, ma sottolinea pienamente la nostra strategia di crescita delle esportazioni a livello internazionale attraverso partnership reciprocamente vantaggiose, lo scambio di conoscenze e competenze e la continua ricerca dell’eccellenza tecnologica attraverso l’innovazione. Inoltre, apre a Maestral l’opportunità di promuovere alle marine e alle guardie costiere di tutto il mondo un’ampia gamma di soluzioni navali diversificate, tra cui una serie completa di navi tecnologicamente avanzate”.
E QUELLA DI FINCANTIERI NEGLI EMIRATI ARABI UNITI
Da parte sua, l’ad di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, ha dichiarato: “a firma di oggi rappresenta la prova concreta di come questa joint venture sia una piattaforma industriale di grande valore, che ci permetterà non solo di cogliere le opportunità che si presentano in un mercato strategico come quello degli Emirati Arabi Uniti, ma anche di sviluppare ulteriormente le nostre capacità commerciali, creando così nuove e importanti occasioni di crescita e di espansione nel settore della difesa internazionale in collegamento con la piattaforma di esportazione di Abu Dhabi”.
D’altronde Fincantieri è presente sul mercato locale dal 2008 e ha consegnato nel 2013 tre navi costruite nei cantieri italiani del Gruppo.
L’operazione segue inoltre l’accordo di collaborazione firmato proprio un anno fa da Fincantieri con Abu Dhabi Ship Building (Adsb), controllata di Edge Group, leader in progettazione, costruzione, riparazione, manutenzione, refitting e conversione di navi militari e commerciali, a Idex 2023, la conferenza ed esposizione internazionale dedicata ai sistemi di difesa e di sicurezza di Abu Dhabi. Già nel corso della fiera Idex 2019 Fincantieri e Adsb avevano raggiunto un accordo di massima con lo scopo esplorare in futuro forme di collaborazione industriale e commerciale nel segmento della navalmeccanica degli Emirati Arabi Uniti.
Senza dimenticare che gli Emirati sono il primo mercato di destinazione dell’export italiano nell’area Nord Africa e Medio Oriente. La Marina emiratina dispone di una corvetta classe Abu Dhabi di 90 metri di lunghezza e due pattugliatori classe Falaj 2, consegnate nel 2013. Nel dicembre 2021, poi, Fincantieri ha firmato con il Fondo sovrano emiratino Mubadala Investment Company un memorandum di intesa volto ad “avviare potenziali collaborazioni nel campo delle tecnologie avanzate e dei servizi nei settori navale, marittimo e industriale”.
FOCUS UNDERWATER
Infine, come precisava Fincantieri nella nota di febbraio che annunciava la collaborazione con Edge Group: “La JV ambisce inoltre a sviluppare l’ambito underwater con un programma di sottomarini di medie dimensioni”.
Il gruppo cantieristico di Trieste ha individuato proprio nelle attività subacquee una delle principali direttrici di sviluppo, con la volontà di posizionarsi come leader nel dominio underwater all’interno del Polo nazionale della subacquea a La Spezia, inaugurato lo scorso dicembre.Stime Fincantieri indicano un giro d’affari potenziale di 400-420 miliardi entro il 2030 e proprio questo mese la società guidata da Pierroberto Folgiero ha acquisito da Leonardo Wass (Whitehead Alenia sistemi subaquei), la controllata armamenti navali dell’ex Finmeccanica che è una società di punta nella realizzazione di siluri, sonar e sistemi di difesa subacquei.