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Fincantieri Emirati Arabi Uniti

Ecco come Fincantieri punterà ancora sugli Emirati Arabi Uniti

Fincantieri ha avviato una joint venture con Edge Group che creerà una filiera produttiva di navi militari con base negli Emirati Arabi Uniti dal valore stimato di 30 miliardi di euro. Il gruppo navale italiano è presente nel paese del Golfo dal 2008 e nel 2013 ha consegnato tre navi

Fincantieri si rafforza negli Emirati Arabi Uniti.

Il gruppo navale di Trieste e Edge Group, “uno dei principali gruppi mondiali di tecnologia avanzata e difesa, hanno firmato un term sheet per la creazione di una joint venture per cogliere le opportunità della cantieristica navale a livello globale, con un focus sulla produzione di una vasta gamma di navi militari e una filiera produttiva con base negli Emirati Arabi Uniti dal valore stimato di 30 miliardi di euro”.

Lo ha comunicato in una nota il colosso della cantieristica navale italiano, indicando che la sigla del term sheet con le firme di Hamad Al Marar, ceo e Direttore Generale di Edge Group e Pierroberto Folgiero, ceo e Direttore Generale di Fincantieri, è avvenuta a Palazzo Marina, Roma, alla presenza del Sottosegretario di Stato per la Difesa, Matteo Perego di Cremnago, del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Enrico Credendino, del Segretario Generale Difesa e Direzione Nazionale Armamenti, generale Luciano Portolano e, per Fincantieri, del presidente Claudio Graziano e del Direttore Generale della Divisione Navi Militari, Dario Deste.

La sigla odierna segue l’accordo di collaborazione firmato proprio un anno fa da Fincantieri con Abu Dhabi Ship Building (Adsb), controllata di Edge Group, leader in progettazione, costruzione, riparazione, manutenzione, refitting e conversione di navi militari e commerciali, a Idex 2023, la conferenza ed esposizione internazionale dedicata ai sistemi di difesa e di sicurezza di Abu Dhabi. Già nel corso della fiera Idex 2019 Fincantieri e Adsb avevano raggiunto un accordo di massima con lo scopo esplorare in futuro forme di collaborazione industriale e commerciale nel segmento della navalmeccanica degli Emirati Arabi Uniti.

Fincantieri è presente sul mercato locale dal 2008 e ha consegnato nel 2013 tre navi costruite nei cantieri italiani del Gruppo.

Ttutti i dettagli.

COME SARÀ LA JOINT-VENTURE TRA EDGE GROUP E FINCANTIERI

Secondo quanto indicato dalla nota, Edge deterrà una partecipazione del 51% nella joint venture mentre la direzione gestionale sarà affidata a Fincantieri. La joint venture avrà sede ad Abu Dhabi. Inoltre, la nuova società avrà diritti di prelazione per gli ordini non Nato, sfruttando in particolare l’attrattiva degli accordi G2G degli Emirati Arabi Uniti e dei pacchetti di finanziamento del credito all’esportazione, insieme a una serie di ordini strategici effettuati da alcuni selezionati Paesi membri della Nato, specifica ancora il comunicato di Fincantieri.

La costituzione della joint-venture è comunque soggetta a una serie di condizioni preliminari, consuete per un accordo di questo tipo.

L’OBIETTIVO

La joint-venture disporrà di una solida cooperazione nella commercializzazione dei suoi prodotti con le Marine di diversi Paesi nel mondo, in linea con la sua ambizione globale e l’impegno nello sviluppo di proprietà intellettuale congiunta e futuri design, prosegue la nota.

La società si concentrerà sulla vendita, operazioni commerciali e ingegneria per il design e l’assistenza tecnica, assumendosi la responsabilità di sviluppare la proprietà intellettuale condivisa e di mantenere i diritti esclusivi su tutti i futuri design. Inoltre, la joint-venture istituirà una design authority dedicata, aprendo nuove opportunità per emiratini altamente qualificati, e attirando competenze internazionali a supporto di questa iniziativa innovativa e strategica, aggiunge la nota di Fincantieri precisando che “La JV ambisce inoltre a sviluppare l’ambito underwater con un programma di sottomarini di medie dimensioni”.

Senza dimenticare che Fincantieri punta a diventare leader del settore underwater. Di recente proprio il numero uno della società di Trieste Pierroberto Folgiero ha evidenziato come il nuovo piano industriale varato l’anno scorso punti sul rafforzamento del settore della subacquea, ritenuto di grande potenzialità. Stime Fincantieri indicano un giro d’affari potenziale di 400-420 miliardi entro il 2030, come ricordato sempre dal ceo Folgiero in un’intervista a Bloomberg tv a inizio settimana.

LA STRATEGIA DEL GRUPPO DELLA DIFESA EMIRATINO

Secondo il comunicato della società, “Questo accordo strategico potenzia la capacità di Edge di progettare e costruire fregate e altre grandi navi, ampliando il suo raggio d’azione e segnando un progresso cruciale nella diversificazione del suo portafoglio di soluzioni marittime.

“Attraverso questa trasformativa joint venture con Fincantieri non stiamo solo espandendo le diverse capacità di EDGE nella navalmeccanica, ma stiamo stabilendo un nuovo punto di riferimento per la collaborazione e lo scambio di conoscenze nell’industria marittima globale. Questa partnership incarna il nostro impegno verso l’innovazione, facendo leva sull’incomparabile expertise di Fincantieri per esplorare opportunità nel mercato globale. Questa joint venture rappresenta una testimonianza della nostra visione strategica di crescita attraverso la collaborazione, promettendo un futuro di avanzamenti tecnologici e soluzioni di difesa navale migliorate” ha commentato Hamad Al Marar, ceo e Direttore Generale di Edge Group.

E QUELLA DI FINCANTIERI NEGLI EMIRATI ARABI UNITI

Da parte sua, l’ad di Fincantieri, Pierroberto Folgiero,  ha dichiarato: “Siamo onorati ed entusiasti di unire le forze con EDGE Group con l’obiettivo di creare una piattaforma industriale unica nel suo genere in grado di cogliere con massimo spirito imprenditoriale e competenze distintive le notevoli opportunità di mercato che hanno origine negli Emirati Arabi Uniti e si estendono dagli Emirati ai mercati internazionali”.

D’altronde gli Emirati sono il primo mercato di destinazione dell’export italiano nell’area Nord Africa e Medio Oriente. La Marina emiratina dispone di una corvetta classe Abu Dhabi di 90 metri di lunghezza e due pattugliatori classe Falaj 2, consegnate nel 2013. Nel dicembre 2021, poi, Fincantieri ha firmato con il Fondo sovrano emiratino Mubadala Investment Company un memorandum di intesa volto ad “avviare potenziali collaborazioni nel campo delle tecnologie avanzate e dei servizi nei settori navale, marittimo e industriale”.

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