skip to Main Content

Perché in Enav volano le vertenze

Tutti i subbugli sindacali in casa Enav. Fatti, ricostruzioni e approfondimenti

Nuove vertenze per vecchi problemi. Ugl Trasporto Aereo e Unica, Unione italiana controllo e assistenza al volo, hanno avviato una vertenza contro Enav per il mancato rispetto da parte di quest’ultima degli accordi nazionali presi e per una grave carenza di personale, protestano i sindacati. Ecco tutti i dettagli

LA VERTENZA

Le due organizzazioni sindacali “nel rispetto della legge 146/90 e successive modificazioni; nel rispetto della regolamentazione provvisoria emanata dalla commissione di garanzia per il settore del trasporto aereo-delibera n.14/387 del 13/10,2014 pubblicata nella G.U. n. 250 del 27/10/2014, aprono formale vertenza per le seguenti motivazione:

  • Grave carenza organici Personale Operativo;
  • Mancato rispetto accordi nazionali e locali;
  • Definizione di ammortizzatori aziendali di accompagnamento alle finestre pensionistiche.

Con la presente si formula altresì, contestuale richiesta di convocazione per esperimento del primo livello di raffreddamento e conciliazione”, si legge nel comunicato congiunto di UGL trasporto aereo e Unica.

LE MOTIVAZIONI

“Ugl si è vista costretta ad aprire formalmente vertenza nei confronti di Enav per la grave carenza degli organici di personale operativo attualmente in servizio. Ormai da molto tempo Ugl ribadisce la necessità di assumere nuovo personale, visti anche i numerosi pensionamenti previsti per i prossimi anni e il forte aumento di traffico che si sta registrando negli aeroporti e nello spazio aereo italiano”, dice a Start Magazine Adriano Angelillo, responsabile nazionale del dipartimento tecnico trasporto aereo Ugl.

VECCHI COMPROMESSI

“Già lo scorso luglio le organizzazioni sindacali di Enav erano state costrette, al fine di evitare ritardi per migliaia di voli, a siglare un accordo che prevedeva il superamento dell’orario massimo di impiego del personale operativo e tale necessità si sta ripresentando identica anche per la prossima estate”, ha aggiunto Angelillo.

ACCORDI DISATTESI

“Peraltro, il 17 luglio 2018 siglammo un accordo presso il Ministero dei Trasporti, in cui ENAV garantiva l’assunzione di almeno 80 nuovi dipendenti nei profili di controllore del traffico aereo ed esperto assistenza al volo, entro la fine del 2019. Accordo nei fatti disatteso se si considera che l’iter formativo preliminare all’assunzione in azienda ha una durata complessiva di poco meno di un anno. Pertanto, senza investimenti economici importanti sulle risorse umane già in servizio e su nuove assunzioni, difficilmente la vertenza potrà essere chiusa positivamente”, ha sottolineato Angelillo.

PERCHE’ LA VERTENZA PARTE SOLO DA UGL E UNICA?

Ad avviare la vertenza sono, appunto, solo Ugl trasporto aereo e Unica, mentre solo qualche giorno fa è stato pubblicato un comunicato congiunto, proprio sulla questione, a firma anche di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ultratrasporti. Nasce spontanea, dunque, una domanda: come mai le altre sigle sindacali si sono tirate indietro?

“In realtà nessuno si è tirato indietro e tutti chiedono un aumento del personale e il rispetto degli accordi presi. E’ per questo che FILT-CGIL/FIT-CISL/UILT-UIL hanno indetto uno sciopero del personale per il 3 maggio prossimo. Tra le motivazioni dello sciopero ci sarebbe anche il Piano industriale. Noi di UGL trasporto aereo non parteciperemo dal momento che il Governo è intervento per fermare l’attuazione dello stesso ed Enav, per ora, sembra rispettare la richiesta”, ha detto Adriano Angelillo.

IL PIANO INDUSTRIALE

I subbugli in casa Enav non sono dunque una novità. E oltre al problema della carenza di personale, preoccupa anche il nuovo piano industriale, come si legge in un articolo di Start Magazine.

Il piano prevede il trasferimento delle attività svolte nei due impianti di Brindisi e Padova rispettivamente a Roma e Milano. La cosa, ovviamente, avrebbe un impatto diretto su circa un centinaio di controllori di volo, con riprofessionalizzazione di alcune figure, indennizzi e incentivi all’esodo e trasferimenti.

LA POSTA IN GIOCO

Il vero nodo del contendere si evince da una recente analisi del Sole 24 Ore sul piano di Enav: “Il nuovo modello operativo, cui la società punta, prevede anche il consolidamento delle aree di controllo in cui è diviso il nostro spazio aereo. Queste attualmente sono quattro: Milano, Roma, Padova e Brindisi. Entro il 2022 Brindisi verrà consolidata con la Capitale; poi sarà la volta di Padova con Milano (oltre la fine del piano). La razionalizzazione riguarderà l’attività di rotta oltre che quella cosiddetta di avvicinamento agli aeroporti. Non solo. Le sedi di Brindisi e di Padova diverranno, a loro volta, gli hub per la gestione in remoto dell’attività di terminale in diversi scali. Si tratta di un progetto che, sfruttando la stessa innovazione tecnologica, vuole, nelle intenzioni di Enav, realizzare un’infrastruttura più efficiente e flessibile anche a fronte della prevista crescita del traffico aereo”.

LA RICHIESTA DI SOSPENSIONE DEL PIANO

Il ministero dei trasporti ha chiesto alla società che gestisce il traffico aereo di “sospendere temporaneamente l’attuazione del piano industriale”. Il dicastero “si rende garante delle necessità espresse dalle organizzazioni sindacali e confermate dall’azienda di sospendere temporaneamente l’attuazione del piano industriale, dei suoi effetti e di tutte le attività e le implementazioni riconducibili allo stesso piano al fine di consentire alle parti il raggiungimento di un’intesa complessiva”.

TUTTI GLI ULTIMI APPROFONDIMENTI DI START SU ENAV:

ECCO I SUBBUGLI SINDACALI CHE DECOLANNO IN ENAV

CHE COSA FARA’ ENAV CON LEONARDO-FINMECCANICA

IL GOVERNO AZZOPPA ALCUNE MOSSE DI ENAV

CHI E’ IL NUOVO PRESIDENTE DI ENAV VICINO AL PREMIER CONTE

CHE COSA SUCCEDE AI VERTICI DI ENAV? RUMORS

PERCHE’ SCARAMELLA E’ USCITO DA ENAV?

Back To Top