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Ecco perché Bruxelles vuole abbattere Ita-Lufthansa

La Commissione europea teme che l'operazione Mef-Lufthansa per il controllo congiunto di Ita Airways porterà a un aumento dei prezzi per i clienti e a una diminuzione della qualità dei servizi. Le critiche dell'esperto Spazzali

La Commissione europea ha presentato al ministero dell’Economia e a Lufthansa le sue comunicazioni preliminare sul progetto di acquisizione del controllo congiunto su Ita Airways: Bruxelles teme ripercussioni sulla concorrenza sulle rotte sia transatlantiche che a corto raggio, oltre che un rafforzamento della posizione dominante di Ita a Linate.

Intanto, la commissaria Vestager replica e Giorgetti, sostenendo che sia possibile “approvare una fusione preservando allo stesso tempo la concorrenza”.

Tutti i dettagli.

LE CONCLUSIONI DELLA COMMISSIONE EUROPEA SU ITA-LUFTHANSA

La Commissione Ue ha formalizzato a Lufthansa e al Ministero italiano dell’Economia le conclusioni preliminari sul progetto di acquisizione del controllo congiunto di Ita. Il timore, annuncia, è che porti a un aumento dei prezzi per i clienti e a una diminuzione della qualità dei servizi.

Nel dettaglio, la Commissione afferma che potrebbe ridurre la concorrenza su un certo numero di rotte a corto raggio che collegano l’Italia con i paesi dell’Europa centrale; ridurre la concorrenza su un alcune rotte a lungo raggio tra Italia e Stati Uniti, Canada e Giappone; o creare o rafforzare la posizione dominante di Ita presso l’aeroporto di Milano-Linate.

IL RISCHIO PER LA CONCORRENZA SULLE ROTTE

Lufthansa e Ita gestiscono un’ampia rete di rotte dai rispettivi hub in Austria, Belgio, Germania, Svizzera e Italia, ricorda palazzo Berlaymont. Lufthansa ha joint venture con United Airlines e Air Canada per le rotte transatlantiche e con All Nippon Airways per le rotte verso il Giappone. I partner della joint venture si coordinano su prezzo, capacità, programmazione e condivisione dei ricavi.

Sul rischio che l’operazione possa ridurre la concorrenza su un certo numero di rotte a corto raggio che collegano l’Italia con i paesi dell’Europa centrale, la Commissione ricorda che su tali rotte Lufthansa e Ita competono o competeranno testa a testa principalmente con voli diretti, ma anche con voli indiretti. La concorrenza su tali rotte appare limitata e proviene principalmente da vettori low cost, come Ryanair, che in molti casi operano da aeroporti più remoti.

Sull’impatto sulle rotte a lungo raggio tra Italia e Stati Uniti, Canada e Giappone, Bruxelles segnala che su tali tratte Ita e Lufthansa e i suoi partner della joint venture dall’altro competono testa a testa con voli diretti o indiretti. Su tali rotte la concorrenza di altre compagnie aeree appare insufficiente.

Nella valutazione, viene ricordato, la Commissione considera le attività di Ita, Lufthansa e dei suoi partner della joint venture come quelle di un’unica entità dopo la fusione.

LA POSIZIONE DOMINANTE DI ITA A MILANO-LINATE

Rispetto poi all’ipotesi che si rafforzi la posizione dominante di Ita a Linate, viene segnalato che questo potrebbe rendere più difficile per i concorrenti fornire servizi di trasporto aereo passeggeri da e per Milano-Linate. Ogni anno milioni di passeggeri viaggiano su quelle rotte per una spesa annua complessiva di oltre 3 miliardi di euro.

Ita ha avuto un inizio positivo delle sue operazioni, segnala anche la Commissione europea sottolineando di temere che, in assenza di soluzioni adeguate, l’eliminazione di Ita come compagnia aerea indipendente possa avere effetti negativi sulla concorrenza in questi mercati già concentrati.

LE OPZIONI PER LUFTHANSA E IL MEF

La comunicazione degli addebiti inviata oggi è un passo formale: Lufthansa e il Mef potranno rispondere sugli addebiti, consultare il fascicolo della Commissione, richiedere un’audizione orale. Lufthansa e il Mef hanno anche la possibilità di proporre soluzioni per affrontare le preoccupazioni preliminari sulla concorrenza individuate dalla Commissione, presentando rimedi fino al termine del ricorso attualmente indicato per il 26 aprile.

L’indagine approfondita è stata aperta dalla Commissione il 23 gennaio e il termine per una decisione finale è attualmente previsto per il 6 giugno.

LA POSIZIONE DI LUFTHANSA

Lufthansa sta analizzando le obiezioni presentate dalla Commissione Ue sull’aggregazione con Ita Airways e si dice pronta “a proporre soluzioni costruttive compatibili con una realtà economica dell’aviazione così competitiva come quella italiana”. Lo afferma la compagnia aerea tedesca che evidenzia la propria volontà di collaborare e sottolinea: “rimaniamo fiduciosi che l’operazione verrà approvata – anche perché siamo convinti che la concorrenza in Europa, specialmente in Italia, potrà essere rafforzata da una Ita Airways parte del gruppo Lufthansa”.

“Stiamo facendo ulteriori progressi con il nostro investimento pianificato in Ita Airways – afferma Lufthansa – Analizzeremo le obiezioni presentate oggi dalla Commissione Ue, discuteremo ogni singolo punto in dettaglio con l’autorità Antitrust e, nelle fasi successive, continueremo a cooperare in modo costruttivo con la Commissione Ue. Come suggerito dal vicepresidente esecutivo Margrethe Vestager, presenteremo una proposta di rimedi all’autorità al fine di affrontare le restanti preoccupazioni. Rimaniamo fiduciosi che l’operazione verrà approvata, anche perché siamo convinti che la concorrenza in Europa, specialmente in Italia, potrà essere rafforzata da una Ita Airways parte del Gruppo Lufthansa”.

La compagnia tedesca evidenzia che “come parte della nostra struttura multi-hub e multi-brand, Ita Airways beneficerà delle stesse sinergie del nostro gruppo che hanno già reso Swiss, Austrian Airlines o Brussels Airlines compagnie aeree di successo. La partecipazione del gruppo Lufthansa in Ita Airways crea valore aggiunto per entrambi i partner attraverso la combinazione dei nostri marchi e modelli di business, nonché attraverso l’interazione dei nostri hub e reti di collegamento diverse”.

“Non commenteremo i dettagli dei procedimenti confidenziali o le obiezioni presentate oggi – conclude la compagnia – ma possiamo dire di essere pronti a proporre soluzioni costruttive compatibili con una realtà economica dell’aviazione così competitiva come quella italiana e di essere fiduciosi del fatto che Ita diventerà parte della famiglia del gruppo Lufthansa entro la fine di quest’anno”.

VESTAGER REPLICA A GIORGETTI

“Se ripercorrete la storia dell’approvazione delle fusioni nei miei dieci anni” alla Commissione europea, “vedrete che numerose grandi aziende sono nate attraverso le fusioni, e questo accade perché molto spesso è possibile approvare una fusione preservando allo stesso tempo la concorrenza”. Lo ha detto la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, rispondendo a una domanda sulle parole pronunciate sabato del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che aveva detto che l’Ue ostacolerebbe la creazione di un campione europeo bloccando la fusione tra Ita e Lufthansa.

LA LETTERA A MEF E LUFTHANSA “È DEL TUTTO NORMALE”

La lettera di richiamo inviata oggi dalla Commissione europea al Mef e a Lufthansa “è del tutto normale” come parte “della nostra procedura” d’indagine, al fine di presentare “per iscritto ciò che abbiamo riscontrato. È molto importante il modo in cui” le due parti “risolveranno i problemi di concorrenza”, secondo Vestager.

“Abbiamo riscontrato rischi reali per la concorrenza su alcune rotte di corto raggio che collegano l’Italia con alcuni paesi dell’Europa centrale, su rotte di lungo raggio tra l’Italia e Stati Uniti, Canada e Giappone, e abbiamo anche riscontrato che potrebbe essere difficile per gli altri competere nell’aeroporto di Milano-Linate”, ha ricordato Vestager, evidenziando che il lavoro dell’antitrust Ue si concentra sui nodi che potrebbero portare a un aumento dei prezzi e a una minore disponibilità di servizi, con il rischio che a pagare siano “i consumatori”.

Ora entrambe, Ita e Lufthansa, sono chiamate a rispondere ai rilievi e “soprattutto a trovare modi per risolvere i problemi di concorrenza”, ha ribadito.

L’ANALISI DI SPAZZALI

“I rilievi posti dalla DG Comp sulle rotte da Roma Fiumicino e Linate in particolare per Monaco, Francoforte, Bruxelles e London City dove al momento non c’è concorrenza mi sembrano abbastanza coerenti con l’impostazione di cercare di mantenere un equilibro verso i consumatori”, ha detto a Startmag Cristiano Spazzali, esperto di trasporto aereo.

“Secondo alcune analisi ITA al momento su Linate farebbe bene a cedere slot. Basterebbe mettere aerei più capienti e ridurre le frequenze e l’impatto sarebbe ridotto al minimo. La mia idea”, ha spiegato l’esperto, “è che su queste rotte per ridurre l’impatto che la commissione pensa possa ricadere sui consumatori, si possa invece presentare un pacchetto di proposte che prevedano di mantenere per un periodo limitato di tempo dei prezzi in linea con le media degli ulti 4-5 anni. Questo potrebbe garantire una sana concorrenza e un giusto equilibrio tra i prezzi offerti e i diritti dei consumatori”.

“Diverso è il mio pensiero sulle rotte di lungo raggio dove vengono coinvolte compagnie aeree che non hanno nulla a che vedere con l’assetto societario di ITA e di Lufthansa”, prosegue l’esperto. “Penso a United, Air Canada e All Nippon Airways che stando a quanto chiede la commissione dovrebbero ridurre drasticamente i voli, anche indiretti, verso molte destinazioni che attualmente sono estremamente profittevoli per i vari vettori. Se la Commissione pensa di trattare la Joint Venture Star Alliance come un tutt’uno questo a mio avviso è un grave errore tecnico e mi piacerebbe sapere chi è che si è inventato questa obiezione che è del tutto infondata”.

“Infatti”, conclude Spazzali, “anche se alcune tariffazioni talvolta risultano essere allineate, il sistema tra le varie compagnie che partecipano all’alleanza, è finalizzato affinché si possa consentire ai vettori di poter effettuare prenotazioni all’interno dei rispettivi sistemi, in realtà la tariffazione non è univoca e ogni compagnia ha il suo sistema di prenotazione”.

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