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Che cosa combina Stellantis a Mirafiori?

Nei primi sei mesi dell'anno Mirafiori ha prodotto il 63% in meno rispetto al 2023 e la situazione rischia di aggravarsi ancora se fossero confermate le voci che parlano di un ulteriore stop per tutto dicembre. Molti addetti passeranno dalle ferie estive alle feste natalizie senza essere rientrati in fabbrica. E tra i sindacalisti c'è chi vaticina una maxi serrata fino a febbraio. Ma Stellantis non vuol sentir parlare di allontanamento dal nostro Paese

Nelle stesse ore in cui Enrico Mentana leggeva al Tg de La7 delle 20 la nota con la quale Stellantis, in risposta all’ultimo Data Room di Milena Gabanelli (titolo eloquente: “Industria dell’auto: in Italia a rischio 50 mila posti di lavoro. E non è tutta colpa dei cinesi”), respingeva ogni accusa di disimpegno dal nostro Paese ed esattamente due giorni dopo la pubblicazione su Repubblica (controllata da Exor che è pure primo azionista del gruppo italo-franco-statunitense) dell’articolo “Stellantis, a Mirafiori cresce la produzione dei cambi per le auto ibride”, il Messaggero pubblica “Stellantis, iniziano i tagli: a casa 31 addetti alle pulizie”, mentre Il Fatto Quotidiano “Stellantis richiude Mirafiori a dicembre e voci su un inizio difficile di 2025. Ammortizzatori sociali in scadenza: sindacati chiamano l’azienda”.

MIRAFIORI RESTA CHIUSO?

Non sembra insomma esserci pace per lo storico stabilimento Fiat che ha di fatto smesso di produrre sia le 500 elettriche sia le poche Maserati che il gruppo presieduto da John Elkann sforna ancora. E, com’è ormai noto, non è neppure il solo impianto italiano bloccato dalla crisi in cui è piombata Stellantis.

Ma di certo è l’hub italiano che, un po’ per la sua storia un po’ per i continui stop & go, meglio rappresenta l’italico pantano in cui annaspa l’industria automobilistica del nostro Paese: “Tutti a casa dal 30 novembre, arrivederci al 7 gennaio 2025. O forse anche un po’ più in là: c’è addirittura chi dice che se ne riparlerà almeno a febbraio. Speculazioni? Chissà – scrivono sul sito del Fatto.

“La previsione fornita dalla Fiom-Cgil a Ilfattoquotidiano.it a fine settembre si sta trasformando in realtà: la fabbrica di Mirafiori lavorerà pochissimo fino al termine dell’anno. Secondo voci sempre più insistenti – prosegue l’articolo – lo stabilimento torinese di Stellantis chiuderà i battenti a fine mese per riaprire il giorno seguente all’Epifania. La serrata quindi riguarderebbe tutto dicembre, quando il cronoprogramma delle ferie avrebbe previsto lo stop alla produzione dal 19.”

L’IMPIANTO TORINESE PRODUCE SOLO 170 VETTURE AL Dì

Una beffa per tutti quei lavoratori che, di fatto, non sono più riusciti a tornare dalle ferie estive e che ora vi collegheranno direttamente quelle natalizie, se si considera che il ritorno alle linee di montaggio di inizio novembre è comunque avvenuto a ranghi ridotti.

Attualmente Mirafiori produrrebbe appena 170 vetture al giorno. E se quanto preannunciato prima da MF quindi dal Fatto si concretizzasse, chiaro che ormai non solo l’obiettivo indicato dal governo del milione di vetture annue prodotte in Italia sarà clamorosamente mancato, ma si fa sempre più concreta persino l’ipotesi che Stellantis nel 2024 non riuscirà a sfornare dalle linee italiane nemmeno la cifra simbolica – e psicologica – delle 500mila auto.

LE FIAT E LE ALFA PRODOTTE ALTROVE

Stellantis ha reclamato spazio nel TG di Mentana per ribadire che il gruppo non si sta allontanando dal Paese e che la produzione è rallentata in tutta Europa. Sarà, ma intanto nei mesi scorsi si è fatto un gran parlare di modelli del gruppo che, anziché essere prodotti in Italia, sono stati delocalizzati in altri Paesi, come la 500 algerina, la Panda serba, la Topolino marocchina. E, su tutte, l’Alfa Romeo Milano fatta in Polonia, rinominata Junior a seguito di una querelle con l’esecutivo.

TUTTI I NUMERI DELLA CRISI DI MIRAFIORI

Tutto questo mentre nel polo torinese il lancio della futura Maserati berlina luxury E veniva spostato dal 2025 al 2028 come pure il nuovo large E-UV BEV nel 2027. Secondo i dati Fim-Cisl al primo semestre la produzione di vetture in quel di Mirafiori era già sotto di 63 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
In numeri vuol dire che mentre da gennaio a giugno 2023 Stellantis aveva sfornato 53.330 automobili, quest’anno è riuscita a produrne nemmeno ventimila, ovvero 19.510 unità. E se si considera che con le ferie estive il lavoro non è mai ripreso per davvero e già si vociferano interruzioni fino a febbraio, la situazione appare persino più preoccupante di quanto gli stessi sindacati avessero paventato.
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