L’accordo tra Fca e Google è stato firmato: l’auto senza conducente sarà una Chrysler. Tutti gli altri accordi di Google
E’ ufficiale, l’accordo tra Fca e Google per l’auto senza conducente è stato firmato. Le due Big si alleano per costruire insieme la vettura. Si tratta di una alleanza strategica, che lancia la casa automobilistica italiana in nuovi mercati: Sergio Marchionne, il CEO di Fiat Chrysler, vorrebbe impegnarsi nella ricerca e nello sviluppo delle nuove tecnologie. L’accordo è una vittoria anche per Google, che da anni è al lavoro per migliorare la tecnologia e renderla più affidabile e per stringere accordi con partner interessati ad acquistare i sistemi che fanno funzionare le sue auto che si guidano da sole (pensate che Alphabet ha anche assunto John Krafcik, ex CEO di Hyundai, con l’obiettivo di siglare nuovi accordi con le case automobilistiche).
Cosa prevede l’accordo Fca – Google per l’auto senza conducente?
Secondo quanto pattuito, Fca fornirà a Google un centinaio di minivan della Chrysler (si tratta della vettura presentata al salone di Detroit con il nome di Pacifica) adattati per essere trasformati in una vettura a guida senza conducente. In pratica, se la fase sperimentale di Google, avviata 7 anni e che durerà ancora un anno, si concluderà in modo positivo, la vettura che sarà commercializzata come auto senza conducente sarà una Chrysler. “Lavorare con Google offre a Fca la possibilità di collaborare con una delle maggiori società tecnologiche al mondo per accelerare l’innovazione nell’industria automobilistica. L’esperienza che tutte e due le aziende acquisteranno sarà fondamentale per offrire soluzioni tecnologiche” per il settore, ha commentato Sergio Marchionne. “L’obiettivo finale – si precisa nel comunicato diramato in serata – è aiutare la gente ad andare da un posto A ad un posto B spingendo un pulsante”.
Fiat, Google e la rivoluzione della mobilità
Le due big intendono rivoluzionare il modo stesso di concepire la mobilità e le auto. “La scommessa è di arrivare un giorno all’auto intelligente che si sposta da sola”, ha affermato ieri una fonte vicina al dossier. Quello che si intende è che, un giorno (forse non molto lontano) potremo vedere le auto circolare in completa autonomia mentre vanno a prendere qualcuno da accompagnare al lavoro.
I tempi sono relativi. Perchè le auto senza conducente possano circolare su strada è necessario anche che queste possano dialogare anche con il sistema di infrastrutture che circonda l’auto stessa, in modo che la vettura possa fare le scelte migliori. Sarà compito di Google fornire il know-how.
Strade più sicure grazie all’auto senza conducente
Immaginare un futuro in cui le Chrysler a guida autonoma circoleranno su strada significa pensare ad un futuro più sicuro. I veicoli a guida autonoma “hanno il potenziale di prevenire parte delle 33mila morti che accadono ogni anno sulle strade americane, di cui il 94% causate da errori umani. Le auto senza guidatore di Google sono attualmente testate in quattro città americane”, si legge in una nota di Fca.
Google e (tutti) gli altri accordi
Sono state settimane davvero intense per Google e per il futuro dell’auto senza conducente. Nei giorni scorsi, infatti, Google, Ford, Uber, Volvo cars e Lyft si sono alleate, per portare prima l’auto senza conducente sul mercato. I cinque, che hanno dato vita alla Self-Driving Coalition for Safer Streets (Coalizione dell’auto senza guidatore per strade più sicure) vorrebbero accelerare la regolamentazione, e quindi la commercializzazione delle driverles car. “Lavoreremo con i legislatori, i regolatori e il pubblico per realizzare benefici sociali e di sicurezza dei veicoli senza conducente. (…) Il percorso migliore per questa innovazione è avere una serie ben definita di norme federali; e la coalizione lavorerà con i politici per trovare le giuste soluzioni che faciliteranno la diffusione delle auto senza conducente”, ha commentato David Strickland, ex funzionario della National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), l’ente per la sicurezza stradale del dipartimento dei Trasporti Usa.
L’accordo potrebbe avere anche importanti risvolti commerciali. Google, Ford e Volvo potrebbero accelerare la produzione di auto senza conducente, mentre Uber e Lyft potrebbero pensare ad una App dedicata che ci permetterebbe di prenotare l’auto che ci porterebbe ovunque (a prezzi contenuti).