Le auto senza conducente di Baidu sbarcano in America per i test su strada. Il motore di ricerca cinese sfida le Google car
Le auto senza conducente di Baidu, il social network più utilizzato in Cina (una sorta di Google orientale, per intenderci) sbarcano anche negli Stati Uniti. Obiettivo testare le auto su diverse strade e in diverse situazioni per arrivare ad una prima commercializzazione entro il 2018. Ad annunciarlo è il Wall Street Journal, riportando le dichiarazioni di Andrew Ng, manager di Baidu: si tratta di “un passo significativo della compagnia”. Baidu, in queste settimane, sta cercando di coordinarsi con le istituzioni americane, “per la buona riuscita del test”.
Non sono questi i primi test per le auto di Baidu: i veicoli hanno già superato un test a Pechino, su un percorso di 30 chilometri su strade secondarie e autostrade, con svolte, inversioni a U, cambi di corsia e sorpassi. Raggiungendo anche una velocita’ di 100 chilometri orari.
Lo sbarco in America fa della compagnia cinese il principale competitor per le auto a guida autonoma: la Cina sfida in modo diretto Google, pioniere nel settore delle driverless car. Il motore di ricerca Californiano ha lanciato il primo prototipo di auto con queste caratteristiche già nel 2014.
Le auto senza conducente fanno gola anche alle case automobilistiche
Non solo Baidu e Google sono impegnate alla realizzazione dell’auto senza conducente. Gran parte delle case automobilistiche vorrebbero far la loro parte in questo settore. L’anno scorso, Toyota ha annunciato l’investimento di 1 miliardo di dollari nella ricerca. General Motors ha annunciato che intende investire 500 milioni di dollari (462 milioni di euro) in Lyft per assicurarsi un ruolo dal protagonista nel settore. Anche Apple si dice interessata alla realizzazione di un auto elettrica e potrebbe, coma fa con i suoi Iphone, affidarsi all’outsorcing di un produttore esterno. Bmw,Daimler e la divisione Audi di Volkswagen hanno acquistato ‘Here’, un servizio di mappatura, daNokia, perché le auto senza conducente a cui stanno lavorando possano vantare un provider indipendente per le proprie auto driverless, senza dover dipendere da Google. Mentre qualche settimana fa si parlava di un accordo tra Ford e Google, mai confermato allo stato attuale.