Anche la Google Car ha il suo conducente: è l’intelligenza artificiale. Lo sostiene in una lettera inviata questo mese a Google, Paul Hemmersbaugh, capo della National Highway Traffic Safety Administration, che ha deciso che i computer che controllano un’auto senza guidatore abbiano le stesse funzionalità di un pilota umano. In pratica, con il termine “conducente” da ora in poi si deve intendere il sistema di intelligenza artificiale che guida il veicolo e non la presenza di esseri umani a bordo dell’auto.
La lettera dell’agenzia non rappresenta un via libera immediato per l’auto di Mountain View, ma ha come obiettivo quello di dare delle linee guida al dibattito sulla regolamentazione delle driveless car.
‘Se l’auto senza conducente può ridurre drasticamente gli incidenti, come sembra che sia, è cosa buona accelerare la loro adozione’ ha commentato Wendall Wallach, professore a Yale, al New York Times.
L’intelligenza artificiale della Google Car
Quello che è stato eguagliato alla presenza umana è un software che elabora le centinaia di informazioni che arrivano da radar, videocamere e sensori e una laser che controlla a 360° l’ambiente circostante. La driveless car è senza volante, freno e acceleratore, può ospitare fino ad un paio di persone e viaggia a una velocità massima di 40 km l’ora.
Google ha iniziato a testare la sua flotta di vetture senza conducente nel 2010, con due piloti professionisti per supervisionare le operazioni dei sistemi di computer che controllavano la navigazione stradale. Negli anni la flotta e la sicurezza delle Google car aumentano, ma l’intelligenza artificiale di queste auto pone problemi legali complessi: in un incidente per esempio su chi ricadrebbe la colpa? Ma è solo uno dei tanti interrogativi possibili.
Non solo Google e Google Car
Non solo Google è impegnata alla realizzazione dell’auto senza conducente. Gran parte delle case automobilistiche vorrebbero far la loro parte in questo settore. L’anno scorso, Toyota ha annunciato l’investimento di 1 miliardo di dollari nella ricerca. General Motors ha annunciato che intende investire 500 milioni di dollari (462 milioni di euro) in Lyft per assicurarsi un ruolo dal protagonista nel settore. Anche Apple si dice interessata alla realizzazione di un auto elettrica e potrebbe, coma fa con i suoi Iphone, affidarsi all’outsorcing di un produttore esterno. Bmw, Daimler e la divisione Audi di Volkswagen hanno acquistato ‘Here’, un servizio di mappatura, da Nokia, perché le auto senza conducente a cui stanno lavorando possano vantare un provider indipendente per le proprie auto driverless, senza dover dipendere da Google. Mentre qualche settimana fa si parlava di un accordo tra Ford e Google, mai confermato allo stato attuale.