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Vaccino Sanofi Gsk

Perché il vaccino di Sanofi e Gsk può ancora essere utile?

I benefici, i risultati degli studi e i commenti degli esperti sul vaccino di Sanofi e Gsk. Tutti i dettagli

 

Un vaccino anti Covid efficace al 100% nel prevenire ospedalizzazioni e forme gravi della malattia è nato dalla collaborazione franco-britannica tra le case farmaceutiche Sanofi e Gsk. Dopo che il loro progetto di un vaccino a mRna si era arenato hanno scelto di virare su un approccio scientifico più tradizionale raggiungendo ottimi risultati.

L’ANNUNCIO

Sanofi e Gsk hanno annunciato che intendono presentare i dati sia degli studi sul loro vaccino anti Covid come dose booster che di efficacia di fase 3 al fine di avviare la richiesta di autorizzazione.

CHE TIPO DI VACCINO È

Il vaccino Sanofi-Gsk è di tipo proteico adiuvato. A differenza dei vaccini a mRna che contengono le istruzioni genetiche per produrre la proteina spike, questo utilizza una versione leggermente modificata della proteina stessa per stimolare una risposta immunitaria.

“Il nostro candidato vaccino proteico adiuvato utilizza un approccio ben consolidato che è stato ampiamente applicato per prevenire l’infezione da altri virus, compresa l’influenza”, ha dichiarato Roger Connor, Presidente di Gsk, divisione vaccini.

I VANTAGGI

I vaccini a base di proteine hanno diversi vantaggi rispetto a quelli a mRna: ​​produrli costa poco e non richiedono temperature particolarmente fredde, infatti, è sufficiente un semplice frigorifero per conservarli.

I RISULTATI

Sanofi e Gsk hanno fatto sapere che il vaccino ha evidenziato robuste risposte immunitarie e un profilo di sicurezza favorevole in molteplici contesti.

Il vaccino, si legge nella nota, ha fornito il 100% di protezione contro la malattia grave e le ospedalizzazioni e il 75% di efficacia contro la malattia moderata-grave nei gruppi sieronegativi.

Mentre il sequenziamento è ancora in corso, i primi dati indicano un’efficacia del 77% contro qualsiasi malattia sintomatica Covid-19 associata alla variante Delta.

“Siamo molto soddisfatti di questi dati, che confermano il nostro approccio scientifico e i benefici del nostro vaccino anti Covid”, ha detto Thomas Triomphe, vicepresidente esecutivo Sanofi, divisione vaccini.

LA RISPOSTA COME BOOSTER

Nei partecipanti che avevano ricevuto un’immunizzazione primaria con un vaccino a mRna o adenovirus già autorizzato, il richiamo con Sanofi-Gsk ha indotto un aumento significativo degli anticorpi neutralizzanti da 18 a 30 volte.

LA RISPOSTA COME CICLO PRIMARIO

Quando il vaccino Sanofi-Gsk è stato usato per il ciclo primario di due dosi seguita più una dose di richiamo, gli anticorpi neutralizzanti sono aumentati da 84 a 153 volte rispetto ai livelli pre-richiamo.

“Abbiamo anche osservato una solida efficacia del vaccino utilizzato come vaccino per il ciclo primario, nonostante il complesso contesto epidemiologico attuale. Nessun altro studio globale di efficacia di fase 3 – ha aggiunto Triomphe – è stato intrapreso in questo periodo in cui ci sono così tante varianti circolanti (tra cui Omicron). I dati di efficacia sono molto simili ai recenti dati clinici dei vaccini già autorizzati”.

MA SARÀ ANCORA UTILE?

Sanofi e Gsk, che a settembre avevano rinunciato a proseguire nel loro iniziale progetto di un vaccino a mRna perché, aveva detto Triomphe, “se fossimo arrivati ​​sul mercato alla fine del 2022 o all’inizio del 2023, saremmo arrivati ​​in ritardo e senza differenziazione”, sperano che ora questo nuovo farmaco “possa giocare un ruolo importante mentre continuiamo ad affrontare questa pandemia e ci prepariamo per il periodo post-pandemico”, ha dichiarato Connor.

Anche Nicola Magrini, direttore dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), ha commentato così l’annuncio di Sanofi e Gsk: “Ci sono ancora diversi vaccini allo studio, in fase avanzata di sviluppo clinico. La logica è quella di prepararsi a tutte le evenienze, avere vaccini in abbondanza ed eventualmente donare dosi agli altri Paesi”.

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