Il caso Diamanti squassa i vertici del gruppo Banco Bpm. Ecco tutti i dettagli.
CHE COSA HA DECISO IL DIRETTORE GENERALE DI BANCO BPM
Ieri in serata il cda di Banco Bpm ha preso atto delle dimissioni del direttore generale della Banca, Maurizio Faroni, rassegnate in data odierna “per giusta causa essendo venuto meno da parte mia il rapporto di fiducia”. Faroni era già stato sospeso dal gruppo creditizio dopo il caso Diamanti.
ECCO LE DECISIONI DEL CDA DI BANCO BPM
Il consiglio di amministrazione del gruppo Banco Bpm ha inoltre deliberato la risoluzione del rapporto di lavoro dell’ex responsabile Pianificazione e Marketing Retail, Pietro Gaspardo, e ha preso atto delle intervenute dimissioni dell’ex responsabile Compliance, Angelo Lo Giudice, per pensionamento e con decorrenza 1 maggio.
GLI EFFETTI DELLE DELIBERE DEL CDA DI BANCO BPM
Il consiglio di Banco Bpm non ha riconosciuto la sussistenza dell’asserita giusta causa e ha deliberato di formulare le opportune riserve in ordine all’applicazione delle previsioni di malus e di claw-back previste nelle politiche di remunerazione nei confronti del direttore generale e degli altri due dirigenti.
LE TENSIONI SU DG E DIRIGENTI
Secondo i vertici della banca, per queste ragioni sia la risoluzione del rapporto di lavoro del direttore generale che quella degli altri due dirigenti (Gaspardo e Lo Giudice) non comportano l’erogazione di specifiche indennità o compensi.
LE DELEGHE DI FARONI VANNO A CASTAGNA
Le deleghe attribuite al direttore generale vengono esercitate, a partire dalla data di efficacia del provvedimento di sospensione cautelare, dall’amministratore delegato della banca, Giuseppe Castagna.
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