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Erdogan

Tutte le mosse di Erdogan su Egitto e Siria

Come si muove la Turchia di Erdogan. L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

Nelle prime settimane di aprile fonti di intelligence francese hanno rivelato che vi sarebbe stato un incontro al vertice tra il direttore dell’intelligence turca e quello di Damasco, e cioè l’ufficio di sicurezza nazionale siriano con lo scopo di arrivare a una normalizzazione dei rapporti tra la Turchia e la Siria.

È evidente che il presidente turco cerca di approfittare della debolezza della Russia per ritagliarsi un ruolo sempre più importante nel contesto siriano.

Questo incontro tra il vertice dei servizi di sicurezza, d’altronde, non deve sorprendere, se consideriamo che il ministro degli Esteri turco ha dichiarato che la Turchia è pronta ad impegnarsi con la Siria per arrivare a un normalizzazione.

Concretamente la Turchia intende negoziare con la Siria per quanto riguarda una zona specifica del territorio siriano e cioè il nord-est. Inoltre, non dimentichiamoci che esistono ben 3 milioni di rifugiati siriani presenti in Turchia e la loro presenza contribuisce a pesare in modo rilevante a livello economico.

In terzo luogo, la debolezza della posizione russa ha consentito alla Turchia verso la fine di aprile di intensificare l’operazione dell’intelligence turca nei confronti di alcuni leader del YPG con l’eliminazione di Rodin Abdulkadir Mohammed e Ranya Henan.

Parallelamente la Turchia sta rafforzando i suoi legami con l’Egitto come dimostra il fatto che Erdogan abbia deciso di nominare un ambasciatore al Cairo, e cioè Salih Mutlu Sen.

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