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Trattato Quirinale

Trattato del Quirinale, che cosa hanno detto Macron, Mattarella e Draghi

Tutte le dichiarazioni di Draghi, Macron e Mattarella sul trattato del Quirinale firmato venerdì 26 novembre

 

Oggi il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron hanno firmato, alla presenza di Sergio Mattarella, il “Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica francese per una cooperazione bilaterale rafforzata“, informalmente noto come “trattato del Quirinale”.

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Si tratta di un accordo (qui il testo integrale) sul potenziamento dei contatti e l’allineamento politico-economico tra Roma e Parigi, e che potrebbe ricalibrare i rapporti di forza interni all’Unione europea, storicamente guidata da Francia e Germania.

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I negoziati sul trattato italo-francese iniziarono nel 2018 quando Paolo Gentiloni era presidente del consiglio; si sono interrotti durante il governo Conte, assieme al deterioramento dei rapporti Roma-Parigi; e sono ripresi recentemente con Mario Draghi. All’interno del centrodestra, il patto è stato criticato soprattutto da Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, mentre la Lega e Forza Italia si sono mostrate più aperte.

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Quello siglato al Quirinale “è un trattato che unisce due paesi fondatori dell’Unione europea che condividono l’impegno per la costruzione del grande progetto europeo. Un rapporto più forte tra Italia e Francia contribuisce a costruire un’UE più forte, tanto più necessaria oggi di fronte a sfide che solo un’Europa più integrata può affrontare”, ha detto Sergio Mattarella a Emmanuel Macron, come riportato dall’ANSA.

“La dimensione europea”, ha proseguito il presidente italiano, “è l’elemento chiave” per “superare la crisi legata alla pandemia e a ripartire con rinnovato slancio per affrontare con successo le grandi sfide della transizione ecologica e digitale. Le molte misure previste per rafforzare la cooperazione e stimolare iniziative comuni sono un investimento nel comune futuro di Italia e Francia”.

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Per Draghi, la firma del trattato “segna un momento storico nelle relazioni” tra Italia e Francia, che condividono gli “stessi valori repubblicani” e ora “consolidano ulteriormente la loro vicinanza, i loro legami diplomatici, commerciali, politici, culturali”.

“In questi mesi”, ha detto Draghi, “i rapporti tra i nostri paesi si sono ulteriormente intensificati. Mi riferisco all’impegno comune contro il terrorismo” o a quello “a favore della stabilità in Libia, grazie anche alla conferenza internazionale di Parigi di questo mese”. “Siamo alleati nelle grandi sfide mondiali, dalla gestione della pandemia alla lotta al cambiamento climatico”, ha proseguito Draghi.

Il presidente del Consiglio ha affermato che “la Francia può contare sul pieno sostegno dell’Italia nell’imminente semestre di presidenza dell’Unione europea” e che il trattato “nasce proprio dalla consapevolezza della profondità dei nostri legami. Rafforziamo la cooperazione tra i nostri due stati, creiamo strumenti istituzionali per renderla più strutturale” e “interveniamo nei settori cruciali per i nostri paesi, dalla sicurezza alla giustizia, dalla ricerca all’industria”. A questo punto, Draghi ha annunciato la conclusione, oggi, di un accordo di cooperazione bilaterale sullo spazio.

Tra le “iniziative concrete” presenti nel trattato del Quirinale, Draghi ha citato “l’istituzione di un servizio civile italo-francese”, una “unità condivisa a sostegno delle forze dell’ordine”, un “comitato di cooperazione transfrontaliera”, maggiore “cooperazione in campo energetico e tecnologico” e il riconoscimento di una politica di gestione dei flussi migratori e delle richieste di asilo “condivisa” a livello dell’Unione europea.

Draghi ha annunciato anche la creazione di un “meccanismo per cui, almeno una volta ogni trimestre, un ministro italiano parteciperà a un consiglio dei ministri del governo francese, e viceversa”.

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Draghi ha poi spiegato che “il senso più profondo di questo trattato è che la nostra sovranità, intesa come la nostra capacità di indirizzare il futuro come vogliamo noi, può rafforzarsi solo attraverso una gestione condivisa delle sfide comuni”. L’accordo, ha detto, “vuole infatti favorire e accelerare il processo di integrazione europea” e favorire un rilancio degli investimenti sui semiconduttori, sulle transizioni digitale ed energetica, sulla “costituzione di una vera difesa europea”.

“Dobbiamo dotare l’Unione europea di strumenti che siano compatibili con le nostre ambizioni e le aspettative dei nostri cittadini”, ha concluso. “Il trattato segna l’inizio di questo percorso”.

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Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato di una “comunanza di talenti, di destini, di culture” tra Roma e Parigi: “noi siamo entrambi paesi che hanno dato al commercio, all’industria, il secondo partner commerciale l’uno per l’altro”. “Questo trattato viene a suggellare un nuovo capitolo e consentirà di costruire su queste basi solide […] questa casa italo-francese in cui noi, i nostri ministri, le nostre aziende, i nostri intellettuali e i nostri posteri potranno parlarsi liberamente”.

L’accordo, ha proseguito Macron, va a sostenere la “ambizione comune per il progetto europeo” di Italia e Francia. “Creeremo una visione geopolitica comune”.

Tra i progetti industriali in cui ci sarà maggiore cooperazione, il presidente francese ha menzionato l’idrogeno, il cloud e lo spazio.

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